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Comunicato Stampa

L'era Trump: Un Periodo tutt'altro che Pacifico per il mondo e per gli Stati Uniti

La presidenza di Donald Trump, dal gennaio 2017 al gennaio 2021, è spesso ricordata per il suo stile controverso, il nazionalismo economico e le dichiarazioni di voler evitare nuovi conflitti. Ma tra quanto dichiarato e quanto in realtà ha poi fatto l'allora presidente, recentemente rieletto, le differenze sono davvero molte.

foto miaAl di là della retorica, il mandato di Trump non è stato un periodo di pace globale. Gli Stati Uniti, sotto la sua guida, sono rimasti profondamente coinvolti in numerosi conflitti in tutto il mondo, attraverso azioni dirette, supporto indiretto, e la fornitura di armamenti a diversi alleati. L'epoca di Trump non si è contraddistinta per una riduzione del coinvolgimento militare, ma piuttosto per una riconfigurazione del modo in cui gli USA hanno esteso la loro influenza in alcuni dei più complessi scenari di conflitto contemporaneo.

### Conflitti in Corso tra il 2017 e il 2021

Durante la presidenza Trump, il mondo è stato afflitto da molti conflitti armati, sia di natura internazionale che interna. Di seguito un elenco dei principali conflitti in corso in quel periodo:

1. Conflitto in Siria (Guerra Civile Siriana): Continuato con intensità devastante dal 2011, con coinvolgimento di vari gruppi ribelli, il governo siriano, ISIS, e potenze esterne come Russia e Turchia.

2. Guerra in Afghanistan: La lunga guerra iniziata nel 2001 ha visto gli Stati Uniti impegnati nella lotta contro i talebani, fino al progressivo disimpegno e all'accordo di pace del 2020.

3. Guerra Civile in Yemen: Iniziata nel 2014, coinvolgendo ribelli Houthi e la coalizione saudita supportata dagli USA.

4. Conflitto in Ucraina (Guerra del Donbass): Dal 2014, un conflitto tra il governo ucraino e separatisti filo-russi.

5. Conflitto in Libia (Seconda Guerra Civile Libica): Una lotta per il potere tra il Governo di Accordo Nazionale e l’Esercito Nazionale Libico, con diversi attori internazionali coinvolti.

6. Conflitto nella regione del Sahel (Mali, Burkina Faso, Niger): L'insurrezione jihadista nella regione ha creato gravi problemi di sicurezza.

7. Conflitto in Nigeria (Boko Haram e ISIS West Africa): Un'insurrezione sanguinosa che ha destabilizzato il nord-est della Nigeria.

8. Conflitto in Myanmar (Crisi dei Rohingya e Insurrezioni etniche): La crisi umanitaria dei Rohingya e il conflitto tra il governo e i gruppi etnici.

9. Guerra del Nagorno-Karabakh (2020): Conflitto tra Armenia e Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh.

10. Conflitto Tigray in Etiopia: Iniziato nel novembre 2020, tra il governo etiope e il Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray.

11. Conflitti in Colombia (Dissidenti delle FARC e ELN): Violenza persistente nonostante l'accordo di pace con le FARC.

12. Guerra Civile in Sudan del Sud: Conflitto che ha continuato a infiammare il paese, nonostante un accordo di pace parziale nel 2018.

13. Conflitto tra Israele e Hamas (Striscia di Gaza): Con tensioni e attacchi periodici tra Israele e gruppi armati palestinesi, culminati in offensive militari nel 2018 e 2021.

Il Coinvolgimento degli Stati Uniti nei Conflitti sotto Trump

Sebbene Donald Trump avesse affermato di voler "porre fine alle guerre senza fine", gli Stati Uniti sono rimasti impegnati in numerosi conflitti attraverso mezzi diretti e indiretti. Il coinvolgimento americano si è realizzato sia con azioni militari, sia tramite la vendita e fornitura di armamenti agli alleati.

- 1. Siria

- Gli Stati Uniti hanno sostenuto le Forze Democratiche Siriane (SDF), principalmente composte da combattenti curdi, nella lotta contro l'ISIS. Hanno anche effettuato operazioni dirette tramite attacchi aerei e droni, in collaborazione con alleati internazionali. Il supporto americano è stato mirato a contrastare l'influenza di ISIS e limitare il potere del regime di Assad, ma spesso si è scontrato con la complessità delle relazioni con altri attori come la Russia e la Turchia.

- 2. Afghanistan

- Gli Stati Uniti hanno continuato le operazioni militari in Afghanistan fino al 2020, fornendo supporto al governo afghano contro i talebani. La presidenza Trump è stata caratterizzata dall'accordo di pace con i talebani, siglato nel febbraio 2020, che ha previsto il ritiro graduale delle truppe statunitensi entro il 2021.

- 3. Yemen

- Sebbene gli Stati Uniti non fossero direttamente coinvolti nei combattimenti, hanno fornito un supporto cruciale alla coalizione guidata dall'Arabia Saudita, inclusi rifornimenti, addestramento e intelligence. Hanno anche venduto armamenti avanzati a sauditi e Emirati Arabi Uniti, usati nel conflitto contro i ribelli Houthi.

- 4. Ucraina (Guerra del Donbass)

- Gli Stati Uniti hanno sostenuto l'Ucraina con aiuti economici e militari per respingere l'aggressione dei separatisti filo-russi e la pressione indiretta della Russia. Tra il supporto fornito ci sono stati anche sistemi missilistici come i Javelin, destinati a difendere il territorio ucraino.

- 5. Libia

- Pur non partecipando direttamente al conflitto libico durante la presidenza Trump, gli Stati Uniti hanno continuato a sostenere le operazioni contro gruppi terroristi come l'ISIS. Il sostegno americano si è concretizzato principalmente tramite attacchi mirati e operazioni di controterrorismo.

- 6. Sahel

- Gli Stati Uniti hanno collaborato con la Francia e le forze locali per contrastare l'espansione dei gruppi jihadisti nella regione del Sahel. Hanno fornito supporto logistico, intelligence e addestramento alle forze regionali, cercando di stabilizzare una delle aree più instabili del mondo.

- 7. Nigeria

- Gli Stati Uniti hanno sostenuto il governo nigeriano nella lotta contro Boko Haram e l'ISIS-West Africa. Questo sostegno si è concretizzato con la fornitura di equipaggiamenti militari, tra cui droni ed elicotteri, e l'addestramento delle truppe nigeriane.

- 8. Etiopia (Tigray)

- Gli Stati Uniti non hanno partecipato militarmente, ma hanno cercato di mediare attraverso pressioni diplomatiche e forniture di aiuti umanitari. Gli USA erano preoccupati per l'intervento militare dell'Eritrea e per le violazioni dei diritti umani nella regione del Tigray.

- 9. Israele e Hamas (Striscia di Gaza)

- Gli Stati Uniti hanno fornito un costante supporto a Israele, sia economicamente che militarmente. La difesa antimissilistica Iron Dome, utilizzata per intercettare i missili lanciati da Gaza, è stata ampiamente finanziata dagli USA, e l'amministrazione Trump ha rafforzato le relazioni con Israele, supportando la sua politica di difesa contro Hamas.

Conclusioni:

Contrariamente all'intenzione dichiarata di ridurre il coinvolgimento degli Stati Uniti nei conflitti internazionali, l'amministrazione Trump ha mantenuto e, in alcuni casi, intensificato il coinvolgimento americano in numerosi teatri di guerra. Questo coinvolgimento ha spesso assunto forme indirette, come la fornitura di armamenti e il supporto logistico, senza il dispiegamento massiccio di truppe sul terreno, mantenendo così viva la promessa di "evitare nuove guerre" in senso convenzionale, ma continuando a proiettare la potenza statunitense in tutto il mondo.

L'epoca di Trump ha segnato una nuova fase del coinvolgimento americano: una riduzione delle operazioni sul campo combinate con un rafforzamento del sostegno agli alleati e la vendita di armi. L'industria della difesa americana è rimasta al centro della politica estera, e molti conflitti hanno visto l'impiego di armamenti prodotti negli Stati Uniti. Questo approccio non ha portato a un'era di pace, ma piuttosto a una ristrutturazione della presenza americana nei teatri di guerra globali, proiettando la potenza del paese in maniera meno visibile ma altrettanto influente.





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