SOCIETA
Comunicato Stampa

L'Associazione Transdolomitess organizza una serata pubblica sul tema: “Muoversi nelle valli tra opportunità, sicurezza, e consapevoli dei costi sociali"

Il 24 ottobre 2024 ore 20.30, nell’Aula Magna della Scuola Ladina di Fassa, Sèn Jan-San Giovanni di Fassa.

L'associazione Transdolomite prosegue il suo progetto su mobilità e ambiente, dopo la positiva serata che ebbe luogo a Cavalese il 14 maggio sul medesimo tema, ora tocca alla Val di Fassa.

I fatti di cronaca raccontano della quotidiana strage che avviene sulle strade in Italia. La Val di Fassa non è immune da questo fenomeno per quanto riguarda l’incidentalità ma, nemmeno è immune rispetto ai tanti comportamenti scorretti legati al modo in cui pedoni, ciclisti, guidatori di veicoli motorizzati si muovono negli abitati ed extraurbano. Argomento che puntualmente compare sulle cronache locali ma che puntualmente va in collisione con la diffusa indifferenza della società civile probabilmente anestetizzata da un fenomeno che pare essere metabolizzato come “normale” come il prezzo inevitabile da mettere sul conto della libertà al muoversi sempre più senza il rispetto delle regole. Alta velocità, distrazione, uso diffuso del cellulare trasversale dai pedoni ai ciclisti e tra chi guida veicoli motorizzati, guida sotto effetto dell’alcol. E pio che dire delle luci indicatori di direzione, in breve “ frecce”, ormai nel dimenticatoio nella guida di buona parte degli automobilisti.

La maggiore indifferenza e imprudenza paradossalmente si nota nell’utenza della strada più debole, quella che in caso di sinistro è totalmente esposta ai traumi derivanti dai contatti e che per saggezza e opportunismo dovrebbe adottare quelle precauzioni in più nella convivenza con il traffico motorizzato, e nel rendersi visibili nelle ore serali e notturne.

Ecco allora quasi del tutto assenti i sistemi di illuminazione attiva e passiva, indumenti adeguati al muoversi in condizioni di scarsa o assente visibilità, caschetti inesistenti, regole del codice che pare essere fatte per gli altri e non per l’educazione civica di ognuno di noi.

Una riflessione va anche rivolta alle famiglie che troppo poco vigilano sulle condizioni con le quali figlie e figli spesso minorenni si mettono in strada. Ed è nelle sere della buona stagione che molti di loro diventano ombre che si muovono nel percorsi urbani ed extraurbani del tutto inconsapevoli dei rischi che corrono. Eh sì perché la colpa non è sempre dell’automobilista e viaggiare in queste situazioni di anarchia significa anche guidare a momenti con una grande ansia. Ciò vale anche per chi conduce i mezzi pubblici.

E poi nel contesto mobilità si inserisce il tema del servizio pubblico come alternativa all’uso dell’automobile. Riguardo il TPL, l’occasione potrebbe sollecitare alcune riflessioni che mettano in luce punti di forza e criticità riguardo l’offerta di servizio pubblico in valle. Più servizio pubblico 365 giorni all’anno, maggiori opportunità vengono offerte ai territori per limitare l’uso dell’automobile.

Con la presente sono lieto di rivolgere un pubblico invito a partecipare attivamente su un tema che ha grande rilevanza sociale.

La serata da San Giovanni di Fassa entrerà nel merito delle tematiche citate ma grazie alla partecipazione dei soccorritori, forze dell’ordine, amministratori pubblici, Associazioni vittime della strada, ACI Trento, ci si impegna a far comprendere che ciò che si muove sulle strade è un mondo variegato, complesso, e che il sinistro stradale non è solo un fatto di cronaca ma un’onda lunga che si sviluppa per anni e che più o meno tocca direttamente o indirettamente ognuno di noi con dei costi umani, sociali, economici enormi. E chi si perde per strada è perso per sempre e che il prezzo più pesante lo pagano proprio i giovani.

E per scalfire la coscienza dei singoli in sala è prevista la proiezione di brevi spot video il cui scopo non sarà quello di incutere terrore ma creare, si spera, una scossa emotiva positiva che porti a far riflettere.

Per questo motivo, in un mondo, in una valle ove la velocità pare essere ragione di vita, il rallentare, fermarsi e ragionare sarà certamente utile a dare alla vita un senso diverso ed una maggiore probabilità di vita.

Certamente fornire dei numeri ha anche il suo senso.

Secondo le stime dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i trasporti) contenute nel Rapporto sulla mobilità degli italiani, gli abitanti hanno ripreso a muoversi a ritmi sostenuti. Passata la criticità pandemica, nel primo semestre del 2022 la ripresa della domanda di mobilità ha avuto una significativa accelerazione: quasi 100 milioni di spostamenti giornalieri (solo giorni feriali), un volume molto vicino alla soglia pre-pandemica (-6% rispetto al 2019). In Italia, ogni giorno, si muovono circa 50 milioni di persone mentre gli spostamenti medi giornalieri si attestano abbondantemente sopra i 100 milioni.

Gli incidenti stradali sono stati nel 2021 poco più di 150.000, con un incremento di quasi il 30% rispetto al 2020, le vittime sono state 2.875, il 20% in più del 2020, e i feriti 204.728 (+28,6%). Sono numeri inferiori a quelli registrati nel 2019 ma che di fatto debbono comunque farci riflettere su quanto ogni giorno avviene sulle strade e sulle ricadute che ogni evento sinistro provoca sulle famiglie, e sulla società civile.

Della dinamicità del fenomeno è prova il bollettino dell’Istituto di Statistica della Provincia Autonoma di Bolzano che nella comunicazione del 26 giugno 2024 recita che nella provincia di Bolzano nel 2023 sono stati registrati 1.768 incidenti che di fatto hanno fatto registrare il record di persone ferite negli ultimi 20 anni (2.312) e 36 vittime. La comunicazione mette in evidenza il raddoppio delle vittime in moto, l’aumento delle persone ferite in monopattino.

Quando parliamo del costo della mobilità non intendiamo solo le infrastrutture, la gestione dei servizi pubblici ma anche il prezzo che la società paga per via dei sinistri stradali. Si pensi al peso enorme sul sistema sanitario nazionale. Un costo che per l’Italia è stato stimato in 18 miliardi di Euro/anno.

Dunque un sentito invito alla comunità di Fassa a cogliere la serata del 24 ottobre come momento di ascolto, di confronto, di crescita collettiva. Nessuna fascia di età è esclusa dal tema.



INFO

Massimo Girardi, Presidente di Transdolomites
Cell. 320.4039769

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