TURISMO
Comunicato Stampa

L’apertura dello “Sportello Europa” della Comunità Alta Valsugana

In analogia con la proposta di Transdolomites di uno Sportello Europa in Val di Fassa e di Fiemme.

Come testimonia l’allegato alla presente, nel 2016 l'Associazione Transdolomites lanciò pubblicamente la stessa la proposta per uno Sportello Europa in Val di Fassa e di Fiemme. Invito caduto nel vuoto.

Da qui la soddisfazione nel leggere che l’iniziativa con lo stesso spirito ha messo radici in qualche altra zona del Trentino

L’Unione Europea vive un momento storico molto delicato. Gli equilibri politici mondiali sono radicalmente mutati dal 2016 ad oggi e saranno destinati a farlo anche nei prossimi anni.

Siamo letteralmente schiacciati tra la pressione espansionistica delle ambizioni di Putin, le pericolose bizze del neoeletto presidente degli U.S.A, Donald Trump, la Cina che lavora con veemenza sottotraccia, la crescita economica di Stati come India, Brasile. All’interno dell’U.E. le forze nazionaliste e xenofobe anche di pensieri politici che con la fine della seconda guerra mondiale sembravano sepolti raccolgono crescenti consensi.

Tutto ciò mentre a casa nostra la necessità di una profonda riforma delle Istituzioni europee, la necessità sempre più impellente di dare forma a vere politiche europee finalmente libere dai ricatti degli singoli interessi nazionali stentano a fare parte della agenda politica quotidiana dal livello comunale a quello nazionale.

Sparare a zero contro l’U.E mettendo anche a rischio la sua esistenza è diventata quasi la parola d’ordine e tanti modi di dire il più delle volte banali trovano terreno fertile sul diffuso terreno dell’ignoranza.

Quando parliamo di ignoranza sulle questioni europee non è un’offesa ma la constatazione di quanto basso sia il livello di conoscenza del tema Europa dopo che da oltre 60 anni il percorso di integrazione europea a preso avvio e di quante ricadute positive esso ha generato sulla quotidianità dei cittadini e sulla stessa stabilità politica tra gli Stati membri dell’U.E.

Si ascolta o si legge la frase “L’Europa impone”. A parte la falsità di una simile battuta, nella realtà dei fatti quanti sono coloro che sanno quali sono le Istituzioni sui cui di fonda l’Unione Europea, con quale procedura vengono prese le decisioni?

Cos’è la Banca Centrale Europea, i vari fondi dell’U.E come ad es. Fondo Sociale europeo, come si redige il bilancio europeo, le linee guida che in maniera collegiale e non imposta indicano la direzione nella quale dall’economia, ambiente, energie, trasporti etc. guidano il nostro futuro?

Quanti progetti, programmi che riguardano aziende, pubbliche istituzioni, giovani e lavoratori sono attivi ma non godibili per mancanza di una informazione capillare anche nelle valli periferiche?

Pensare ad una rete diffusa di sportelli Europa dalle città alle periferie non significa avviare un metodo per far cambiare le opinioni dei cittadini ma , promuovere conoscenza perché è dalla conoscenza che i giudizi si possono formare da una rete d’informazione competente.

La mancanza di conoscenza è un prezzo sociale che le comunità pagano a caro prezzo e da cui la mia proposta di dare un seguito anche in altre valli sull’esempio di quanto avviato dalla Comunità Alta Valsugana.



Info:
Massimo Girardi, Cell. 320.4039769

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