James Ensor: il graffio del grottesco simbolico
Ricordo del grande artista belga espressionista
Oggi è il 19 Novembre ed in questo giorno, nel 1949, ad Ostenda, in Belgio, moriva il grande pittore ed incisore James Ensor (nome effettivo James Sidney Edouard, Barone di Ensor). Era nato ad Ostenda nel 1860, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Bruxelles, città nella quale frequentò ambienti anarchici ed intellettuali e dove tenne la sua prima mostra personale, nel 1881. Dopo un primo periodo scuro e romantico, anche con vaghi riferimenti al post impressionismo, rompendo con la tradizione la sua pittura fu caratterizzata da drammatiche figure fortemente grottesche e simboliche, realizzate con pennellate vigorose, mosse e dagli accenti espressivi, in ambientazioni cromatiche dai colori accesi. Non veniva quasi mai accolto nelle varie rassegne ufficiali del tempo per la sua verve anticonformista e rivoluzionaria. Nonostante venga considerato uno dei padri ed una delle figure più prestigiose e rappresentative dell'Espressionismo non partecipò mai in modo attivo alla vita contemporanea artistica ed ai vari gruppi d'avanguardia che fiorirono tra la fine dell'800 e soprattutto nei primi anni del '900. Scrisse articoli molto polemici verso la critica ufficiale e si limitò ad unirsi ai due gruppi belgi d'avanguardia “La Chrysalide” e “Les XX” che crearono Saloni espositivi alternativi a quelli ufficiali per dare voce agli artisti che venivano rifiutati nei grandi Salon Parigini e non solo per la loro eccentricità. In seguito Ensor venne considerato tra i più grandi artisti del '900.
Questa mia opera a carboncino, che è stata esposta nella mia mostra personale al “Museo della Grafica” di Pisa nel 2021, è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa