ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Jacques Prevert: poeta ironico, simbolico ed impegnato

Ricordo del grande poeta francese

Bruno PollacciOggi è l'11 Aprile ed in questo giorno, nel 1977, ad Omonville-la-petite, in Normandia, Francia, moriva il grande poeta Jacques Prévert. Era nato nel 1900 a Neuilly-sur-Seinee fin da piccolo sviluppò un forte legame con il fratello Pierre, che durerà tutta la vita e porterà anche a numerose collaborazioni artistiche. A causa delle difficoltà economiche della famiglia, il padre trovò impiego all’Ufficio dei poveri di Parigi, dove Jacques lo accompagnò spesso. Queste esperienze influenzeranno profondamente la sua sensibilità e il suo lavoro, come nel film "Les enfants du paradis". Ragazzo poco incline alla scuola, lasciò gli studi a 15 anni e svolse vari lavori. Nel 1920 partì per il servizio militare a Istanbul, dove si avvicinò alla politica e strinse amicizia con il pittore surrealista Yves Tanguy e lo scrittore Marcel Duhamel. Quest’ultimo lo introdusse nell’ambiente artistico parigino. Nel 1922 entrò in contatto con il movimento surrealista, frequentando artisti come André Breton e Louis Aragon, ma si allontanò dal gruppo nel 1929 dopo una polemica con Breton. Iniziò a pubblicare i suoi testi nel 1930 sulla rivista “De Famille” e l'anno dopo su “Commerce”, nella quale lavorava come redattore Giuseppe Ungaretti. Tra il 1932 e il 1936 collaborò con il Gruppo Ottobre, scrivendo testi teatrali impegnati politicamente, e iniziò una carriera come sceneggiatore, soprattutto con il regista Marcel Carné. Scrisse celebri film come: “Quai des brumes” (1938), “Le jour se lève” (1939), “Les enfants du paradis” (1943), “Les portes de la nuit” (1946) Collaborò anche con il fratello Pierre e scrisse testi per bambini. Nel 1945 pubblicò la sua prima raccolta poetica, "Paroles", accolta con entusiasmo. Seguirono altre raccolte di successo come: “Spectacle” (1949), “La pluie et le beau temps” (1955), “Choses et autres” (1972). Definito poeta anarchico, visse il suo percorso poetico con varie evoluzioni. Ironico, simbolico, ma mai distante dal linguaggio comune, spesso caratterizzò la sua poesia con il concetto di amore come unica salvezza del mondo. Nel 1948 fu vittima di un grave incidente e dopo la convalescenza si trasferì a Saint-Paul-de-Vence. Continuò però a scrivere, tra cui il soggetto per il film Les Amants de Vérone. Negli anni '50 si appassionò al collage e pubblicò un libro su Mirò (1956) e la raccolta di collage "Fratras" (1966). Trascorse gli ultimi anni a Omonville-la-Petite, in Normandia, in una vita piuttosto riservata ma in contatto con amici come Yves Montand e Juliette Gréco. Morì l’11 aprile 1977 per un tumore ai polmoni. Viene considerato tra i più importanti poeti del '900. Questa mia opera realizzata a pastello seppia è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa

Licenza di distribuzione:
FONTE ARTICOLO
Photo credits: Bruno Pollacci
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Bruno Pollacci
Responsabile account:
Bruno Pollacci (libero professionista)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere