Jackson Pollock: "Action Painting", l'energia della gestualità
Ricordo di uno degli artisti più originali del '900
Oggi è il 28 Gennaio, ed in questo giorno, nel 1912, a Cody, nel Wyoming, U.S.A., nasceva il pittore Jackson Pollock, che fù tra i massimi esponenti della pittura astratta del '900. Dopo essere stato espulso dalla “Manual Arts High School” di Los Angeles per indisciplina, frequentò la “Art Students League” di New York ma con scarso interesse. Fu solo dal 1936, dopo aver ricevuto particolari stimoli dalla partecipazione ad un seminario sull'uso del colore puro tenuto dal grande pittore muralista messicano David Alfaro Siqueiros tenutosi a New York, che Pollock iniziò a sperimentare il versamento diretto del colore sulla tela posta stesa a terra e l'utilizzo di bastoncini, pennelli induriti e siringhe per la movimentazione gestuale dello stesso, diventando protagonista di primo piano dell'”Action Painting” e del “Dripping” (sgocciolatura). Arrivò al successo tra il 1947 ed il 1950 e la rivista “Life” nel 1949 gli dedicò un articolo con una domanda: “E' il più grande pittore vivente degli Stati Uniti?”. Dal 1951 , al vertice del successo, lasciò il “dripping” usando colori molto scuri fino al nero totale e con elementi figurativi. Alcolizzato fin dalla gioventù, morì in un incidente stradale a 44 anni, nel 1956 a Long Island.
Questa è una mia opera realizzata con la tecnica della “Computer Art” in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa