Integrare la dieta per invecchiare più lentamente
I primi segni dell'invecchiamento si manifestano sulla pelle, ma il processo prende origine all'interno della cellula costretta a combattere 2 nemici importanti: lo stress e l’ossidazione.
Sappiamo tutti ormai che è lo stress che accelera il processo di invecchiamento. Diversi studi dimostrano che lo stress cronico porta all’invecchiamento precoce. Lo stress cronico e continuo aumenta il rischio di malattie cardiache, ridotta funzione immunitaria e declino cognitivo. E la ricerca ci dice che ha a che fare con i telomeri e la telomerasi e come sono correlati all’invecchiamento cellulare.
Telomeri più lunghi significano cellule più giovani. Più corti sono i tuoi telomeri, più sei suscettibile alle malattie e alla “vecchiaia”. I telomeri sono proteine del DNA che ricoprono l’estremità dei cromosomi su ciascun filamento di DNA. È il tuo orologio biologico per il conto alla rovescia che determina la velocità con cui invecchi.
Ogni volta che una cellula del tuo corpo o del tuo cervello si divide e crea una nuova cellula, i telomeri perdono un po’ della loro lunghezza. Questo normale accorciamento dei telomeri è prevedibile quando invecchiamo un po’ ogni giorno. Ma lo stress cronico e continuo accelera l’accorciamento dei telomeri e finisci per invecchiare prima del tempo. In uno studio, i ricercatori hanno misurato la lunghezza dei telomeri in 647 volontari di età compresa tra 35 e 74 anni. Quindi il team ha chiesto ai partecipanti allo studio di completare un questionario per scoprire quanto stress hanno vissuto nella loro vita quotidiana.
Lo studio ha concluso che lo stress cronico ha accelerato l’accorciamento dei telomeri.
Un altro studio ha monitorato 250 stagisti (residenti al primo anno) in 55 ospedali statunitensi durante un anno accademico. I ricercatori volevano scoprire come la formazione in residenza ha influenzato la lunghezza dei telomeri. Lo studio ha concluso che un anno di lunghe ore e di forte stress ha provocato una perdita di telomeri 6 volte maggiore di quella che sarebbe stata in normali condizioni di lavoro. Quindi, come puoi evitare che lo stress cronico distrugga la tua vita e ti faccia invecchiare più velocemente di quanto dovresti?
IL PRIMO PASSO È TENERE SOTTO CONTROLLO LO STRESS USANDO GLI ADATTOGENI
- L’ACIDO LIPOICO – 100 mg due volte al giorno – gli scienziati della Emory University School of Medicine hanno scoperto che l’acido alfa lipoico aumenta la produzione di PGC1-alfa, la telomerasi che allunga i telomeri.
- DHA (Omega-3) 1.000 mg al giorno: uno studio ha rilevato che le persone con i livelli più bassi di Omega-3 hanno avuto un accorciamento dei telomeri più rapido nell’arco di 5 anni.
- ESTRATTO DI GOTU KOLA – 250 mg due volte al giorno – uno studio pubblicato nell’ottobre 2019 ha mostrato che l’estratto di Gotu Kola fornisce un aumento di 8,8 volte dell’attività della telomerasi.
- BERBERINA – 500 mg 3 volte al giorno – la ricerca mostra che la berberina aumenta l’attività della telomerasi.
- L-CARNOSINA – 500 mg due volte al giorno – gli studi dimostrano che la L-Carnosina rallenta il tasso di accorciamento dei telomeri.
- VITAMINA D – 5.000 UI al giorno – uno studio australiano ha dimostrato che l’integrazione di vitamina D aiuta a prevenire l’accorciamento dei telomeri.
Anche l'accumulo di RADICALI LIBERI induce alterazioni cellulari che portano all’invecchiamento cellulare.
A queste si aggiungono inoltre le malattie associate con l'avanzare dell'età, come le cataratte o le patologie cardiovascolari. Quando questi disturbi, accanto ad altri segni tipici della senilità, si manifestano prematuramente, si parla di invecchiamento precoce. Prendersi cura di sé tempestivamente, adottando uno stile di vita attivo, abbandonando le abitudini nocive e seguendo una dieta salutare, è l'arma più efficace per prevenirlo.
I radicali liberi ossidano le nostre cellule, provocando danni che colpiscono i nostri tessuti. Con il passare del tempo, questi danni diventano visibili sulla pelle, ma in realtà si producono anche in tutti gli altri organi, dando così origine ad alcune delle malattie croniche associate alla vecchiaia.
Fortunatamente il nostro organismo può contare su meccanismi che tengono a bada i radicali liberi: gli antiossidanti catturano e neutralizzano queste sostanze, rendendole innocue. Durante l'infanzia e la giovinezza, questo sistema si mantiene in equilibrio. Tuttavia, oltrepassata la soglia dell'età matura, i radicali liberi cominciano ad accumularsi all'interno delle cellule. Ha così inizio il processo denominato "stress ossidativo", causa di danni cellulari che possono diventare irreversibili.
Gli ANTIOSSIDANTI, presenti negli alimenti, ci apportano gli strumenti necessari per tenere sotto controllo lo stress ossidativo. Difatti, le vitamine e i minerali contenuti negli alimenti antiossidanti neutralizzano l'ossidazione cellulare, arrestano il danneggiamento dei tessuti e contribuiscono a prevenire l'insorgenza delle malattie legate all'età.
Quali sono i principali integratori anti-invecchiamento: ecco spiegati i benefici degli antiossidanti e dove trovarli
I principali agenti antiossidanti derivano da minerali, vitamine, micronutrienti, enzimi e pigmenti vegetali. Vediamo i principali e quali funzioni benefiche e protettive svolgono:
VITAMINE
• Vitamina A. È coinvolta nella vista, nella protezione del sistema immunitario e nella salute di organi importanti come il cuore e i reni.
• Vitamina C. Contribuisce a innalzare le difese immunitarie e ha un’azione protettiva delle cellule dai danni dei radicali liberi.
• Vitamina E. Svolge un’azione antinfiammatoria, riducendo gli effetti dello stress ossidativo.
SALI MINERALI
• Rame. Concorre alla formazione dei globuli rossi insieme al ferro, mantiene in salute il sistema immunitario, vasi sanguigni, sistema nervoso e ossa.
• Zinco. Sostiene il sistema immunitario, contribuisce alla formazione delle proteine.
• Selenio. La sua assunzione è associata a una riduzione del rischio del declino cognitivo, di malattie cardiovascolari e problemi alla tiroide.
• Manganese. Oltre all’azione antiossidante, è importante per il funzionamento del sistema nervoso, per il metabolismo del colesterolo, delle proteine e dei carboidrati.
FITONUTRIENTI
• Carotenoidi, come ad esempio il beta-carotene, luteina, licopene. Sono pigmenti vegetali rossi, arancioni, gialli, dal noto potenziale antiossidante.
• Polifenoli, tra cui i flavonoidi, antociani, flavanoli, resveratrolo, quercetina. Sono composti bioattivi con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, fondamentali nella prevenzione di alcune malattie croniche.
ALTRI AGENTI ANTIOSSIDANTI
• Acidi grassi Omega 3. Svolgono un'azione fondamentale nella gestione di tanti processi biochimici legati all’infiammazione, per esempio in caso di infiammazioni che interessano il tessuto nervoso e che possono portare a patologie neurodegenerative.
• Coenzima q10. Svolge un’azione importante nella protezione del cuore e nella regolazione dei livelli di zucchero nel sangue; inoltre, contribuisce alla salute del cervello e dei muscoli.
Indicazione particolare va riconosciuta ai FUNGHI TERAPICI che, oltre ad avere un alto potere degradativo, producono molecole bioattive che inducono effetti benefici sulla salute umana, quali attività antiossidanti, antinfiammatorie, neuroprotettive e immunostimolanti. Tra le biomolecole estratte vi sono soprattutto i polisaccaridi (in particolare i beta-glucani), noti per le proprietà immunostimolanti, e i triterpeni e i polifenoli noti per le loro proprietà antiossidanti e/o antinfiammatorie. Inoltre, tali funghi sono ricchi di sali minerali (es. potassio, magnesio, calcio, fosforo, rame) e aminoacidi, compresi quelli essenziali.
Un altro aspetto importante dei funghi medicinali è il loro basso contenuto di grassi e carboidrati, quindi hanno un basso apporto calorico. Data la vasta gamma di molecole bioattive, la loro applicazione si sta quindi allargando in diversi ambiti come quello alimentare, nutraceutico e cosmetico.
Sulla rivista Nutrients è stato pubblicato un suo lavoro sulle proprietà antietà e neuroprotettive degli estratti di Grifola frondosa e Hericium erinaceus.
Nel lavoro pubblicato sulla rivista Nutrients (5) (doi: 10.3390/nu14204368) è stato dimostrato che estratti acquosi di due funghi commestibili, Grifola frondosa e Hericium erinaceus, rappresentano una preziosa fonte di β-glucani ed esercitano effetti anti-invecchiamento nel sistema modello Saccharomyces cerevisiae (un lievito unicellulare molto usato nell’ambito della ricerca di laboratorio). I loro effetti benefici sono determinati dall'inibizione di specifici pathway cellulari coinvolti nella senescenza cellulare e di quei processi di aggregazione proteica che causano le malattie neurodegenerative.
L'attività neuroprotettiva dell'estratto di G. frondosa è stata confermata anche in un modello di malattia di Parkinson di Drosophila melanogaster (il moscerino della frutta, un altro organismo modello molto usato negli studi sull’invecchiamento). Questi dati quindi suggeriscono l'uso di G. frondosa e H. erinaceus come alimento funzionale per prevenire l'invecchiamento e i disturbi legati all'età, supportando ulteriormente le proprietà di questi funghi medicinali. Attualmente gli studi sono rivolti ad approfondire i meccanismi molecolari attraverso cui essi svolgono la loro funzione neuroprotettiva.
Questo studio fortemente multidisciplinare, nato da una collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca (laboratorio della Prof.ssa Paola Coccetti (6)) e l’Università di Pavia (laboratorio della Prof.ssa Elena Savino), ha poi coinvolto numerosi altri gruppi di ricerca sia nazionali che internazionali.
Riferimenti bibliografici:
1. Gil-Hernández A, et ál. Tratado de Nutrición. Tomo I: Bases fisiológicas y bioquímicas de la nutrición. 2ª Ed. Madrid: Médica Panamericana; 2013
2. Gil-Hernández A, et ál. Tratado de Nutrición. Tomo III: Nutrición humana en el estado de salud. 2ª Ed. Madrid: Médica Panamericana; 2013
3. Zhang YJ, Gan RY, Li S, et ál. Antioxidant Phytochemicals for the prevention and treatment of Chronic Diseases. Molecules. 2015 Nov 27;20(12):21138-56
4. Zorrilla-García AE. El envejecimiento y el estrés oxidativo. Rev Cubana Invest Bioméd v.21 n.3 Jul-Sep 2002
5. Proprietà anti-invecchiamento e neuroprotettive degli estratti di Grifola frondosa e Hericium erinaceus (https://www.mdpi.com/2072-6643/14/20/4368)
6. https://www.btbs.unimib.it/it/ricerca/linee-ricerca/health
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