Il green, cuore delle trasformazioni in edilizia. E in futuro lo sarà ancora di più
Interviene Franco Villa, Country Manager di Derbigum Italia, azienda che pone al centro le strategie di sostenibilità. «Grazie al Green Deal europeo recepito dai singoli Stati, i prodotti a basso impatto ambientale sono sempre più richiesti, se non obbligatori. Investire risorse in tecnologie, soprattutto sulla produzione di materiali ad elevato contenuto di riciclato, è oggi strategico, se non prioritario».
Franco Villa, 62 anni, Country Manager di Derbigum Italia, azienda punto di riferimento per l’impermeabilizzazione di coperture sostenibili e di alta qualità. Da 25 anni in Derbigum, da 38 nel settore delle coperture edili, interviene sul tema fornendo uno sguardo privilegiato per comprendere lo stato di salute del settore e per capire se sostenibilità ed edilizia green continueranno ad essere sempre più centrali anche nel prossimo futuro.
Come è andato il 2024 per l'edilizia?
«Direi abbastanza bene, anche se l'interruzione dei bonus 110 e facciate hanno creato un po'di confusione. Però, nonostante le difficoltà di alcuni, osservo anche un crescente virtuosismo nel settore: al di là dei timori post Covid e guerra in Ucraina, sono sempre meno i mancati pagamenti e si stanno anche riducendo i tempi di incasso, il che significa che, in media, rispetto, al passato, le imprese sono più solide».
Previsioni sul 2025?
«Come sappiamo le prospettive non sono rosee, l'economia sta rallentando. Dopodiché se guardo al nostro interno, abbiamo iniziato l'anno con un gran numero di commesse maggiore rispetto agli altri anni: a oggi vantiamo già un acquisito di ordini che è circa il 30% degli obiettivi dell'intero anno. E partire bene dà una certa tranquillità, questo grazie al nostro modello di business, orientato alla ricerca di progetti, cosa che ci ha permesso di rimanere agganciati a tutte le opportunità che si sono presentate. Infatti, operiamo proponendo soluzioni tecniche sostenibili e durevoli agli studi di progettazione, da cui si genera la domanda che giunge direttamente agli installatori formati da Derbigum (DAC – Derbigum Approved Contractor) in grado di realizzarle correttamente: progetto, prodotto e posa lavorano insieme per realizzare opera di qualità».
Mai come in questi anni l'edilizia è andata a braccetto con il green, concorda?
«Sì, l'attenzione per la sostenibilità è cresciuta e grazie al Green Deal europeo recepito dai singoli Stati i prodotti a basso impatto ambientale sono sempre più richiesti, talvolta addirittura obbligatori. Per Derbigum ovviamente questo è un vantaggio, dal momento che energie rinnovabili nei processi, materiali con elevato contenuto di riciclato e durabilità dei prodotti sono temi che cavalchiamo da oramai trent'anni. Non per caso, nel 2022, Kingspan ha deciso di acquisirci guardando non solo ai nostri conti ma anche al nostro approccio verso un'economia sostenibile».
In Italia e in Europa sembra che qualcuno voglia tirare il freno sulla sostenibilità, è vero?
«La direzione è segnata, ma negli Stati Uniti alcune banche stanno alleggerendo il protocollo ESG, che è quello che ha determinato l'orientamento e il modo di procedere dei grandi gruppi industriali negli ultimi anni. È possibile che questo cambiamento di approccio da parte delle banche USA possa avere degli effetti anche in Europa. Questo non significa che si cambierà direzione, la sostenibilità ambientale e la riduzione della nostra impronta sono inevitabili, anche se bisogna riconoscere che inizialmente incide sui costi di produzione».
Quindi, transizione sì, ma con sostegno e risorse adeguate?
«Il green rappresenta ancora una grande opportunità, ci mancherebbe. Peraltro, la consapevolezza sul tema è cresciuta parecchio in questi anni, oramai possiamo tranquillamente parlare di cultura diffusa della sostenibilità. Questo facilita anche il nostro lavoro, perché se penso a quindici anni fa, quando abbiamo introdotto il manto bianco riflettente, allora non lo conosceva nessuno mentre adesso è obbligatorio in diversi progetti».
Un consiglio alle aziende del settore?
«Sembra banale ma è l'unica strada da percorrere se si desidera restare al passo con i mercati. Che, in questo momento, significa investire in tecnologie a basso impatto ambientale, in particolare nel riciclo delle materie prime. Le opportunità sono tante e con l'aumento dei costi dei materiali abbiamo osservato un mutamento di approccio importante: in passato la ricerca della convenienza era prioritaria, oggi - con i prezzi più alti - si guarda maggiormente alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti. Come se l'acquirente pensasse: costa tutto di più, a questo punto prendo un prodotto di qualità, sostenibile e che mi dura nel tempo».
La digitalizzazione sta invadendo quasi ogni ambito dell'economia: vale anche per l'edilizia?
«Ancora non molto. L'edilizia è forse un po' più elefantiaca, vive di competenze e conoscenze acquisite nel tempo, e di prodotti che durano decine di anni. Detto questo i cambiamenti che hanno interessato il settore sono stati comunque enormi: quel che si sta facendo sull'efficienza energetica, sulla coibentazione e la riduzione dei consumi è molto importante per il settore e per l'ambiente in generale. E su questo, tecnologia, ricerca e innovazione giocano parecchio per ottenere dei buoni risultati».
About DERBIGUM
DERBIGUM è oggi partner e punto di riferimento per l’impermeabilizzazione di coperture attraverso soluzioni di altissima qualità, ad alto contenuto tecnologico e innovativo, a basso impatto ambientale, sostenibili e sicure, semplici nell’applicazione, in grado di proteggere gli edifici dagli agenti naturali e da qualsiasi condizione climatica, garantendone la tenuta e la durata nel tempo. Attiva in diversi paesi europei, l'azienda ha la sua unità produttiva e di riciclo nel suo stabilimento di Perwez, in Belgio, con filiali in Olanda, Francia, Italia, Svezia, Norvegia. La società è rappresentata anche in Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo e Romania. Conta ad oggi 350 addetti e una produzione annua di 10,6 milioni di m2 di membrane impermeabili e oltre a 3,2 milioni di kg di prodotti liquidi. Dal giugno 2022 è parte del gruppo Kingspan, leader mondiale nel settore dell’involucro edilizio con oltre 22.500 dipendenti e 224 stabilimenti in più di 80 paesi nel mondo. Il programma "#NoRoofToWaste" di Derbigum è oggi parte integrante di 'Planet Passionate' di Kingspan, programma decennale di sviluppo sostenibile attivo in quattro aree strategiche principali (Energia, Carbonio, Circolarità, Acqua) con l'obiettivo di raggiungere un futuro a zero emissioni nette.