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Comunicato Stampa

HEALTY PETS: benessere a quattro zampe

Gli animali domestici, che siano cani, gatti o altri amici pelosi, possono soffrire di stress e ansia proprio come noi umani. Questi stati d’animo possono avere molteplici cause, dalle esperienze traumatiche all’ambiente circostante, e possono influenzare notevolmente la loro salute e il loro benessere.

FotoIl benessere animale consiste nell’assicurare lo “stare bene del singolo animale” dal punto di vista dell’animale stesso. Include la salute dell’animale e comprende sia il suo stato psicologico che quello fisico. La tutela del benessere degli animali, soprattutto di quelli che vivono a stretto contatto con l’essere umano, va affrontata tenendo presente la loro soggettività e, tramite un approccio olistico, il contesto in cui sono inseriti e il legame esistente tra il benessere dell’animale, dell’uomo e dell’ambiente in cui vivono. In quest’ottica, non si tratta solo di prevenire qualsiasi forma di disagio e di sofferenza da parte dell’animale, ma di curare la relazione tra uomo e animale in modo da promuovere emozioni positive e benessere per entrambi.

Il benessere degli animali da compagnia è il punto cardine della guida pubblicata dal World Small Animal Veterinary Associazion (Wsava), durante l’ultimo congresso mondiale - https://wsava.org/

Anche gli animali domestici, come gli esseri umani, possono soffrire di stress e ansia caratterizzati da un corteo di sintomi specifici. Le cause possono essere molteplici, dalle esperienze traumatiche con i proprietari (attuali o passati) all'ambiente circostante, e possono influenzare profondamente il loro benessere.

Le cause comuni di ansia e stress nei cani includono:

• Cambiamenti ambientali: traslochi, l'introduzione di nuovi animali domestici o membri della famiglia, e persino cambiamenti nell'arredamento possono turbare i cani.
• Esperienze negative passate: cani che hanno avuto esperienze traumatiche, come abbandoni o maltrattamenti, possono essere particolarmente inclini all'ansia.
• Separazione dai proprietari: l'ansia da separazione è comune nei cani e può causare comportamenti distruttivi quando sono lasciati soli.
• Fobie: come gli umani, anche i cani possono sviluppare fobie specifiche, come la paura dei tuoni, dei fuochi d'artificio o di altri suoni forti.

Per tutelare la loro salute è fondamentale saper riconoscere i segni di ansia e stress gestendoli in modo appropriato. Fermarsi ad osservare attentamente il proprio animale cercando di notare se ci sono dei cambiamenti nel suo comportamento è sicuramente il primo accorgimento da mettere in atto. Capire la causa del disagio è quindi indispensabile nella gestione dello stress, ma può non essere sufficiente. Talvolta, anche se compresa l'origine, questa non può essere eliminata per cause di forza maggiore e quindi la soluzione va ricercata altrove. Un trasloco, l'arrivo di un figlio o i cambiamenti degli orari di lavoro non possono infatti essere modificati a piacimento.

Se parliamo di cani, una fonte di stress comune e molto diffusa è legata alla solitudine. Ai cani, normalmente, non piace essere lasciati soli in quanto animali sociali per natura. Il disagio è frequentemente legato a noia e paura dell'abbandono.

Nei gatti, i segni di stress sono invece spesso correlati all'impossibilità di accedere al mondo esterno soddisfacendo così i propri istinti naturali di cacciatori così pure come la convivenza forzata con altri animali in un ambiente troppo ristretto o inadeguato.

Uno dei più evidenti segnali di stress negli animali domestici è legato al cambiamento nel loro comportamento. Un animale domestico dal carattere tranquillo in caso di stress può diventare agitato e inquieto così come se solitamente espansivo può divenire elusivo. E ancora, possono mostrare segni evidenti come tremori, sudorazione eccessiva o respiro accelerato. Anche la perdita o l'eccesso di appetito possono essere indicatori di una condizione di stress soprattutto se associato a vomito, diarrea e dimagrimento.

Nello specifico i cani possono esprimere stress attraverso il linguaggio del corpo come la coda bassa o raccolta tra le gambe, le orecchie e la testa abbassate, il corpo rigido o piegato. L'ansia eccessiva può manifestarsi come sbavatura eccessiva e tremori. Anche l'evitamento potrebbe essere un segno di stress: nascondersi o allontanarsi da qualcuno o qualcosa può essere segno di disagio così come il comportamento aggressivo che può manifestarsi con il ringhiare, mostrare i denti o addirittura mordere.

Lo stress reiterato o cronico spesso si manifesta con comportamenti ossessivi come il continuo leccarsi, mordersi o camminare in cerchio senza una ragione apparente.

Anche nei gatti i segnali di stress sono codificati e spesso riconoscibili: le pupille frequentemente dilatate possono indicare paura o ansia così come le orecchie abbassate contro la testa possono manifestare disagio. Anche la coda gonfia può essere un segno di stress così come il manifestarsi di frequenti infezioni delle vie urinarie.

Un padrone in grado di riconoscere questi sintomi dovrà cercare di creare un ambiente sicuro dove il suo animale possa ritrovare protezione e comfort affettivo. Una routine regolare darà all'animale senso di sicurezza così come una alimentazione quali-quantitativa sufficiente sarà necessaria per garantire la salute.

Troppo spesso trascurata è anche una adeguata attività fisica che, come negli umani, viene frequentemente relegata ad attività accessoria. Un animale sano è sempre un animale attivo e solo attraverso il continuo movimento potrà rimanere in salute.

COME POSSO INTERVENIRE?
Va da se che l’eliminazione dei fattori che possono essere la causa scatenante dello stress è sicuramente la strada da seguire. È sicuramente molto importante provare a cambiare il nostro atteggiamento nei confronti dell’animale, cercando di rassicurarlo, dedicargli il tempo necessario, giocare con lui ma senza stimolarlo troppo lasciandogli gli spazi ed i tempi di cui ha bisogno.

Spesso è solo questione di tempo ed il nostro animale supererà senza grossi problemi il periodo di stress. Nel frattempo è consigliabile aiutarlo con prodotti, totalmente naturali, che aiutino a rilassarlo ripristinando in tempi più rapidi il suo naturale benessere psico-fisico. Integratori a base di piante (come Biancospino, Passiflora, Melissa, Escolzia), studiati appositamente per un uso veterinario, possono essere la soluzione ideale (priva di effetti collaterali) per far ritornare il sorriso anche ai nostri amici pet e, di conseguenza, anche a noi.

Negli ultimi anni, vi è stato un crescente interesse verso i metodi naturali per gestire l’ansia e lo stress negli animali domestici. Molti proprietari sono reticenti all’idea di usare farmaci tradizionali, spesso a causa dei possibili effetti collaterali. Le alternative naturali, come la musicoterapia, la fitoterapia, e l’uso di feromoni sintetici, stanno diventando sempre più popolari. Queste tecniche possono aiutare a calmare l’animale in modo gentile e non invasivo, offrendo soluzioni efficaci senza gli effetti collaterali dei farmaci convenzionali.

Segnali che indicano la necessità di supporto professionale:

• Comportamenti estremi o pericolosi: Se il vostro cane mostra aggressività non provocata, autodistruzione o altri comportamenti estremi, è fondamentale consultare un professionista.
• Ansia o stress cronici: Se i sintomi di ansia o stress persistono nonostante gli sforzi per mitigarli, potrebbe essere il segno di un problema più profondo.
• Cambiamenti drastici nel comportamento o nell'appetito: Variazioni significative nelle abitudini quotidiane del vostro cane, come rifiuto del cibo o ritiro sociale, richiedono attenzione professionale.
• Inefficacia delle strategie di gestione a casa: Quando le tecniche di addestramento e le modifiche ambientali non producono miglioramenti, potrebbe essere necessario un approccio diverso.
• Consultare un veterinario o un comportamentalista: Il primo passo dovrebbe essere una visita dal veterinario per escludere eventuali cause mediche sottostanti dei cambiamenti comportamentali. Una volta esclusi problemi di salute, il veterinario può indirizzarvi verso un comportamentalista animale o un addestratore professionista specializzato in problemi comportamentali.

Fonte: A-MAGAZINE-Estate 2024 pg.6

Approfondimenti:

- American Veterinary Medical Association (AVMA) (https://www.avma.org/).
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC) – Sezione Animali (https://www.cdc.gov/healthypets/).
- https://wsava.org/
- https://www.erboristeriarcobaleno.it/animali/
- https://www.avma.org/



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