Divorzio congiunto e divorzio giudiziale: cosa sapere
Differenze tra divorzio congiunto e divorzio giudiziale.
Divorzio Giudiziale e Consensuale: Cosa Sapere
La normativa vigente stabilisce che è possibile richiedere il divorzio giudiziale dopo dodici mesi dall'udienza di separazione contenziosa o, in alternativa, optare per il divorzio congiunto trascorsi sei mesi dalla separazione consensuale. Durante questi periodi, i coniugi restano legalmente sposati, esclusi dalla possibilità di nuove nozze. Al termine di tale intervallo, è ammessa la domanda di divorzio da parte di entrambi i coniugi o di uno solo di essi.
Nel caso del divorzio congiunto, le parti raggiungono un accordo che viene poi sottoposto al tribunale per l'approvazione attraverso un ricorso. In questa procedura, è sufficiente l'intervento di un unico avvocato divorzista che si assume la responsabilità di tutelare gli interessi di entrambi i coniugi e, se presenti, quelli dei figli. Al contrario, il divorzio giudiziale può essere avviato anche unilateralmente e implica un processo civile con un confronto tra le parti, finalizzato a stabilire responsabilità e condizioni, valutando testimonianze e prove. Questo tipo di divorzio tende a richiedere tempi più lunghi.
È chiaro che il divorzio consensuale si adatta a situazioni in cui il conflitto tra le parti è minimo o assente, mentre il divorzio giudiziale diventa essenziale quando sussiste disaccordo su questioni cruciali post-matrimoniali, come il sostegno economico, l'assegnazione dell'abitazione, i diritti di custodia e visita dei figli e i correlati obblighi di mantenimento. Anche la questione dell'addebito del divorzio assume rilevanza: se dimostrato, può limitare i diritti economici del coniuge responsabile al solo supporto alimentare. In questo contesto, l'intervento di un avvocato diritto di famiglia a Torino può risultare determinante.
Nonostante la rapidità sia un punto di forza del divorzio congiunto, il divorzio giudiziale offre vantaggi significativi, specialmente quando i coniugi hanno disparità economica e psicologica. La parte più vulnerabile può subire la pressione di accettare condizioni svantaggiose, senza valutarne appieno le conseguenze a lungo termine. Questo rischio è mitigato nel divorzio giudiziale, grazie a un'analisi approfondita delle circostanze che hanno portato alla dissoluzione del matrimonio e delle posizioni dei coniugi. Il giudice, considerando fatti e prove, può anche ascoltare i figli maggiori di 12 anni o di età inferiore se capaci di discernimento e di avvalersi di esperti per i minori in difficoltà. Il divorzio giudiziale consente quindi uno scrutinio completo della situazione familiare, assicurando una tutela integrale di tutti gli interessati.
Il giudice valuta, inoltre, la situazione riguardante eventuali figli, stabilendo residenza, visite e assegni di mantenimento. Sebbene l'affido condiviso sia la norma prevalente, l'affido esclusivo diventa un'opzione quando si ritiene che possa danneggiare l'interesse del minore. È importante sottolineare che un divorzio giudiziale può trasformarsi in consensuale qualora si raggiunga un accordo. Per affrontare al meglio queste complesse dinamiche legali, è fondamentale farsi assistere da un esperto avvocato divorzio a Torino.