Dieta Zona: come funziona e cosa promette
Zona è un termine appartenente al lessico farmaceutico e sta a significare la quantità precisa di un dato medicinale affinché questo assolva al suo effetto terapeutico.
Allo stesso modo Sears, il chimico che ha ideato tale programma nutrizionale, facendo idealmente del cibo un farmaco naturale, si è proposto di quantificare perfettamente le dosi e i tempi di consumo di specifici alimenti per controllare la produzione d’insulina nel corpo.
Tuttavia più che l’insulina punto chiave della teoria Zona sarebbe il cosiddetto ormone eicosanoide: un buon equilibrio nella sua produzione favorirebbe un perfezionamento dei processi metabolici e come effetto secondario promuoverebbe un sano ed effettivo processo di dimagrimento. Tale equilibrio può essere ottenuto solo avendo stabilmente sotto controllo la proporzione tra la produzione di insulina (promossa dall’assunzione di carboidrati) e quella di glucagone (indotta dai cibi proteici).
Di conseguenza calcolando la quantità di carboidrati e proteine consumati con la dieta è possibile influire in maniera positiva sulla produzione dell’ormone in questione.
Convertito in numeri l'alimentazione quotidiana, per auspicare il risultato sperato, dovrebbe essere costituita da:
30% di proteine;
40% di carboidrati;
30% di grassi.
Per rendere più semplice il calcolo del valore dei cibi è stato strutturato il "sistema a blocchi": ogni blocco rappresenta l’insieme di 9gr di carboidrati, 7 gr di proteine e 3gr di grassi di cui ognuno fornisce 100 kcal.
Sono disponibili poi degli efficaci calcolatori e delle specifiche schede che indicano la composizione perfetta dei cibi. Le regole prevedono anche l’assunzione quotidiana di integratori di Omega3, intervalli mai più lunghi di 5 ore tra i pasti, l’astensione dal cibo almeno mezz’ora prima di andare a dormire e mezz’ora al giorno di attività fisica moderata.
I sostenitori di questo particolare regime assicurano che il piano alimentare, oltre che far perde peso, migliorerebbe anche le prestazioni psichiche in quanto a concentrazione e memoria, ridurebbe lo stress ed il pericolo di malattie cardiovascolari, renderebbe più vigoroso il sistema immunitario e disciplinasse il ciclo sonno-veglia.
In conclusione riteniamo che il processo della scelta dei cibi e le loro porzioni è sicuramente un po’ ostico tuttavia nel tempo i calcoli dovrebbero risultare piuttosto rapidi.
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