Debiti e povertà estrema: come uscirne grazie all’esdebitazione dell’incapiente
Una possibilità concreta per chi vive sotto la soglia della povertà. La legge prevede l’azzeramento dei debiti per chi non ha reddito né beni.
Nella puntata del 21 marzo della trasmissione di TELE A (canale 13 del digitale terrestre) “Tre minuti con l’esperto”, Elvira Carpentieri, avvocato e presidente del Centro Studi sulla crisi economica delle famiglie italiane, ha illustrato un importante strumento giuridico: l’esdebitazione per incapienza.
Questa procedura offre una possibilità concreta a chi si trova in condizioni di assoluta indigenza, ovvero senza patrimonio e con un reddito nullo o quasi nullo. Si tratta di una previsione contenuta nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, pensata per chi, pur indebitato, non ha risorse da mettere sul piatto.
Il meccanismo è riservato a chi può dimostrare di essere meritevole, cioè che ha accumulato debiti senza comportamenti fraudolenti o irresponsabili, ma a causa di situazioni di necessità.
A differenza di altre procedure, non è richiesto alcun piano di rientro, poiché la persona non dispone né di entrate né di beni vendibili. Una volta accertate le condizioni, i debiti vengono cancellati, offrendo così una vera possibilità di ripartire.
Per attivare la procedura è necessario rivolgersi a un avvocato con competenze specifiche, che provvederà a coinvolgere un Organismo di Composizione della Crisi (OCC). Sarà poi nominato un gestore della crisi, incaricato di raccogliere la documentazione e predisporre l’istanza da presentare al tribunale. Sarà infine un giudice a decidere sull’esdebitazione.
Chi ottiene l’esdebitazione dovrà tenere conto di una clausola importante: se nei quattro anni successivi dovesse entrare in possesso di beni, eredità, vincite o un nuovo lavoro, è obbligato a destinare il 10% di quanto ricevuto al soddisfacimento dei creditori.
L’avvocato Carpentieri ha evidenziato che questa procedura è efficace solo per chi realmente non possiede nulla. È una risorsa preziosa, ma destinata a una fascia molto ristretta della popolazione: chi vive in condizioni di totale assenza di patrimonio e reddito.
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