David Bowie: innovatore del Pop
Ricordo dell'originale cantante londinese
Oggi è il 10 Gennaio ed in questo giorno, nel 2016, a New York, U.S.A., moriva per cancro il cantante David Bowie. Era nato nel 1947 a Londra ed Il suo vero nome era David Robert Jones. Ma Davy Jones era già un noto cantautore, frontman dei Monkees, celebre gruppo rock fondato nel 1965 a Los Angeles, e l’idea di non essere subito riconosciuto dal grande pubblico, era inaccettabile per Bowie, decidendo quindi di cambiare il suo vero nome in “David Bowie“. Bowie in realtà è il nome di un tipico coltello americano, e, proprio come fosse una lama, la sua figura ha lasciato un solco indelebile nella storia della musica. Bowie costruì intorno alla sua immagine una serie di alter ego e di personaggi che, in un modo o in un altro, lo accompagnarono lungo tutta la sua carriera. Tra i vari pseudonimi utilizzati dal cantante troviamo: Ziggy Stardust, Alladin Sane, Halloween Jack, Nathan Adler e, soprattutto, The White Duke (il Duca Bianco). Bowie non cambiava solo nome, ma anche e soprattutto aspetto e personalità, atteggiamento e modo di approcciare al pubblico. Fu cantautore, attore e pittore ed è stato considerato una delle figure più importanti del Pop/Rock mondiale per le sue capacità inventive ed interpretative. Iniziò da giovanissimo la sua passione musicale imparando a suonare il sassofono per poi diventare cantante, arrivando al successo negli anni '70, riuscendo sempre a reinventarsi artisticamente per decenni diventando un'icona Pop mondiale tra le più innovative e vendendo circa 150 milioni di dischi in vita. Bowie si dedicò anche al cinema, lavorando come attore con registi come Martin Scorsese, David Linch e Christopher Nolan, e tra i vari film in cui recitò, possiamo ricordare L'uomo che cadde sulla Terra, Furyo, Miriam si sveglia a mezzanotte, Absolute Beginners, Labyrinth, Basquiat, The Prestige e Il mio West. Nel 2008 fu inserito dalla rivista “Rolling Stone” al 23º posto nella lista dei cento migliori cantanti del '900. Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa