PRODOTTI
Comunicato Stampa

Contrastare la formazione di varici nelle gambe

Le vene varicose o varici sono vene superficiali gonfie e dilatate che compaiono in particolar modo su gambe e piedi. Si presentano come dei vasi dall’aspetto tortuoso e di colore bluastro-violaceo in rilievo sulla cute e visibili a occhio nudo.

FotoSi stima che la percentuale di insorgenza delle vene varicose tra la popolazione sia del 40%, con un tasso del 15-30% solo per la varicosi della vena safena, il vaso venoso più lungo del corpo umano, che dal piede risale lungo l’arto inferiore fino all’inguine.

Le vene varicose si manifestano quando vi è un malfunzionamento delle valvole presenti all’interno delle vene, che in condizioni normali dovrebbero aprirsi per far defluire il sangue dalla periferia al cuore e chiudersi per impedirne il reflusso. Quando le pareti delle vene si estendono possono perdere elasticità e danneggiare così le valvole. In questi casi, si produce un ristagno di sangue all’interno dei vasi sanguigni, che si gonfiano e si ingrossano.

I fattori di rischio che contribuiscono maggiormente all’insorgenza di questo disturbo sono:

• Sesso femminile: la maggiore tendenza nelle donne a sviluppare vene varicose sembrerebbe dovuta agli ormoni femminili che hanno l’effetto di rilassare le pareti venose e facilitare l’insorgenza della patologia
• Presenza di familiari stretti con vene varicose: la genetica sembra avere un ruolo nella comparsa della varicosi
• Sovrappeso e obesità: un peso corporeo sopra la soglia raccomandata esercita una maggiore pressione sulle vene, portandole a uno sforzo per far defluire il sangue verso il cuore e dunque a un affaticamento e indebolimento delle valvole
• Gravidanza: durante i mesi di gestazione, concorrono a un indebolimento delle vene diversi fattori. Il sistema circolatorio della madre è messo sotto sforzo per permettere il corretto sviluppo del feto. L'aumento dei livelli ormonali provoca il rilassamento delle pareti vasali, l'utero cresce aumentando la pressione sulle vene della zona pelvica che possono diventare così varicose
• Età avanzata: l’invecchiamento causa una perdita di elasticità delle vene, che compromette la funzionalità delle valvole
• Attività lavorativa che richiede di stare per lungo tempo in piedi: la postura eretta prolungata facilita l’accumulo del sangue nelle vene

E', in ogni caso, nella stazione eretta propria dell'uomo, che va cercata la causa della debolezza strutturale che espone la specie umana al rischio di contrarre questa malattia. Le vene costituiscono un sistema di vasi con la funzione di trasportare il sangue verso i polmoni per arricchirlo d'ossigeno. Il cuore, successivamente, spinge il sangue verso tutti gli organi, attraverso le arterie, con una pressione che è in grado di mandarlo nei punti più lontani del corpo. Nelle vene, la forza propulsiva trasmessa dalla contrazione cardiaca, si è quasi del tutto esaurita, e per questa ragione il sangue fa fatica a continuare il proprio cammino.

Negli arti inferiori, poi, questo percorso è particolarmente difficoltoso, poiché il sangue deve "salire" contro la forza di gravità. Nell'uomo, infatti, a differenza degli altri mammiferi quadrupedi il cuore si trova ad un livello più alto delle gambe. La progressione del sangue è, di conseguenza, difficoltosa e lenta ed è resa possibile solo dall'azione dei muscoli del polpaccio che, contraendosi durante la marcia, spremono le vene. Il sangue è poi obbligato ad andare verso l'alto da valvole disseminate lungo le vene.

Questo meccanismo è molto efficace, ma interessa solo il sistema venoso profondo. Negli arti inferiori ci sono, infatti, due sistemi venosi, formati da complessi intrecci di vasi, localizzati rispettivamente nella profondità dell'arto e in superficie. Il sistema profondo è circondato da muscoli e, perciò, il sangue vi scorre agevolmente, mentre in quello superficiale, costituito dalla vena grande e piccola safena che si trovano subito sotto la pelle, il flusso ematico ha gran difficoltà ad avanzare per la mancanza dell'azione di spremitura muscolare.

I due sistemi si collegano, tramite vene, dette perforanti, che, in condizioni normali, portano il sangue dalla superficie in profondità, cioè verso il sistema più efficiente. Inoltre, la grande safena s'immette, poco sotto la piega inguinale, nel sistema profondo, all'altezza della cosiddetta cross safeno-femorale, provvista di valvola, che consente il passaggio del sangue dalla superficie alla profondità.

Il cedimento della parete venosa, che è alla base della comparsa delle varici, provoca la dilatazione della vena e, in queste condizioni, le valvole non si chiudono più in modo regolare, perdono, perciò, la loro funzione. Accade, allora, che il sangue anziché andare dalla superficie in profondità, inverte il senso del flusso e va dal sistema profondo a quello superficiale.

Questo fenomeno, chiamato reflusso, porta ad un ingorgo delle vene superficiali che si dilatano ulteriormente. Le safene, allora, diventano serpiginose e, in più, si dilatano anche dei rami venosi che non appartenendo né alla grande, né alla piccola safena sono chiamati extrasafenici e sono responsabili delle cosiddette varici reticolari.

Siamo così giunti alla formazione delle varici. Il ristagno di sangue provoca l'imbibizione acquosa dei tessuti, l'edema, con infiammazione e dolore. Gli scambi tra il sangue ed i tessuti si alterano e, col tempo, la pelle e il sottocute vanno incontro a fenomeni regressivi con indurimento, assottigliamento pigmentazione, lezioni eczematose ed ulcere.

La paziente lamenta irrequietezza e dolore alle gambe, crampi muscolari e senso di gonfiore. Le varici si definiscono quindi come dilatazioni permanenti delle vene degli arti inferiori e costituiscono un problema sintomatologico (pesantezza, dolori, crampi, irrequietezza, prurito, edema) ma anche un serio pericolo per le complicanze legate alla loro presenza (flebiti, trombosi, embolie polmonari, emorragie, ulcere). Anche i capillari si dilatano, fino a formare grosse ragnatele che spesso sono sede di dolori e bruciori.

Le vene varicose si formano soprattutto dopo i quarant'anni, sono molto diffuse tra le donne e spesso i fattori ereditari giocano un ruolo importante nella comparsa di quest'inestetismo. I soggetti più a rischio sono coloro che passano molte ore in piedi, dato che le gambe di queste persone devono sopportare una pressione sanguigna molto alta, ma possono essere causate anche dall'eccessiva obesità, da disturbi circolatori e dalla gravidanza. I sintomi premonitori delle vene varicose sono la comparsa di macchie bluastre ed una sensazione di stanchezza e pesantezza degli arti inferiori che talvolta, nei casi più gravi e dopo alcuni anni, possono degenerare in flebiti o emorragie.

Nei casi meno gravi, gli inestetismi causati dalla comparsa delle varici possono essere eliminati attraverso alcune precauzioni o cure naturali. Per quanto riguarda l'alimentazione, va ridotto drasticamente l'apporto di grassi a vantaggio del consumo di frutta e verdura e andrebbe incrementato il tempo da dedicare ad attività fisiche come il nuoto e le passeggiate (a piedi ed in bicicletta). Altri rimedi utili per cura delle varici sono i bagni alternati d'acqua calda e successivamente d'acqua fredda ed un massaggio delicato degli arti inferiori (consigliato dopo i bagni).

È importante prevenire e intervenire sulla problematica alla comparsa dei primi segnali, andando a correggere lo stile di vita e fornendo all’organismo una corretta integrazione di Sali minerali e Vitamine. Applicare dei piccoli accorgimenti quotidiani aiuta a ridurre efficacemente il rischio di insufficienza venosa, evitando anche tutti i sintomi collegati.

Ecco una lista di consigli utili.

1. Fare attività fisica e camminare molto (almeno un’ora al giorno).
2. Alzarsi spesso sulle punte dei piedi: questo esercizio stimola la pompa muscolare del polpaccio, favorendo il flusso ematico verso l’alto.
3. Evitare di stare a lungo in piedi, nella stessa posizione.
4. Dormire con le gambe leggermente sollevate, facendo attenzione a non lasciare il ginocchio sospeso: questa posizione bloccherebbe la vena poplitea e ne ridurrebbe il flusso.
5. Non posizionare calore diretto sulle gambe: il calore dilata e pertanto aumenta la stasi venosa.
6. Usare scarpe comode, a pianta larga e con un tacco basso.
7. Evitare tabacco e caffè, sostanze che svolgono un’azione vasocostrittrice sulle arterie.
8. Se necessario, correggere la postura con l’ausilio di un plantare specifico.
9. Durante lunghi viaggi in automobile non indossare indumenti stretti e fare una breve pausa ogni ora per sgranchirsi le gambe.
10. Se costretti a letto, muovere frequentemente le gambe.
11. Ridurre il peso corporeo in eccesso.

I principi attivi che possono essere utilizzati per il trattamento delle varici sono diversi e includono in particolare:

• Centella asiatica, le cui proprietà vasoprotettive e flebotoniche aiutano a stimolare il microcircolo venoso
• Rusco (estratto del pungitopo), dotato di azione antinfiammatoria e astringente, indicato sia per contrastare l’insufficienza venosa e linfatica sia per rinforzare il tono vasale e il flusso sanguigno
• Ippocastano, efficace per combattere la perdita di elasticità venosa, rafforzare le pareti vasali, favorire il microcircolo e il drenaggio linfatico
• Vite rossa, dalle spiccate capacità antinfiammatorie e flebotoniche, in grado di favorire il circolo venoso e linfatico
• Mirtillo, capace di limitare la fragilità capillare e di prevenire la comparsa di vene varicose
• Ginkgo, una pianta di origine asiatica dall’azione flebotonica, utile per migliorare la circolazione venosa ed evitare il ristagno di sangue

Questi elementi naturali possono essere assunti in diverse formulazioni, a seconda della preferenza di utilizzo: sotto forma di creme, impacchi, pastiglie o compresse.

La natura ci mette a disposizione estratti vegetali specifici che, adeguatamente veicolati in formulazioni ad uso topico (come creme e oli) rappresentano dei preziosi alleati in caso di pesantezza o gonfiore alle gambe; invece, in formulazioni ad uso sistemico, contribuiscono a migliorare l’elasticità e la tenuta dei vasi sanguigni, rallentando la degenerazione del tessuto e la comparsa della sintomatologia collegata.

La linea Waven proposta dall'ERBORISTERIA ARCOBALENO è una linea innovativa che sfrutta tutta l’efficacia naturale dei fitocomplessi per un approccio completo, mirato al benessere del sistema venoso. Si compone di un integratore che, agendo a livello sistemico, favorisce il ripristino della funzionalità venosa e di due cosmetici funzionali che, a livello locale, mediante un’azione complementare e sinergica, aiutano a dare sollievo dai sintomi e a ripristinare la normale fisiologia circolatoria.

BIBLIOGRAFIA
- Panahi Y, et al. Chlorella vulgaris: A Multifunctional Dietary Supplement with Diverse Medicinal Properties. Curr Pharm Des. 2016; 22:164-73
- Miller VM, et al. Interactions of Ruscus-extract with endothelin-receptors in human varicose veins. Clin Hemorheol 1994, 14: S37-S45
- Maffei Faccino R, et al. Free radicals scavenging action and anti-enzyme activities of procyanidines from Vitis vinifera. A mechanism for their capillary protective action. Arzneimittelforschung 1994; 44:592-601
- Masaki H, Atsumi T, Sakurai H. Hamamelitannin as a new potent active oxygen scavenger. Phytochemistry. 1994; 37:337-343
- Annoni F, Mauri A, Marincola F, Resele LF. Venotonic activity of escin on the human saphenous vein. Arzneimittelforschung. 1979; 29:672-675
- Khedir SB, et al. Pistacia lentiscus fruit oil reduces oxidative stress in human skin explants caused by hydrogen peroxide. H Biotech Histochem. 2016; 91: 480-49
- Miller VM, et al. Interactions of Ruscus-extract with endothelin-receptors in human varicose veins. Clin Hemorheol 1994, 14: S37-S45.
- Smith, R.K. et al. (2016): Serum homocysteine is associated with the severity of primary chronic venous disease. Phlebology 2016
- F. B. Collares, S. Faintuch. Varicose Veins. Practical Guides in Interventional Radiology. Thieme Medical Publishers 2017. Italian journal of vascular and endovascular surgery. Minerva Medica 2016. Vol. 23 Suppl. 2 N. 4.




Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Erboristeria Arcobaleno
Responsabile account:
Gentilin Maria Cristina (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere