Colletti bianchi a Milano in un 'giallo' mozzafiato
Il libro è di Silvia Cibelli, 26 anni, scrittrice esordiente. Trama sullo sfruttamento del petrolio e delle risorse energetiche che ricorda oscuri intrighi realmente accaduti
Colletti bianchi, petrolio e risorse energetiche sono gli ingredienti di un libro sorprendente di Silvia Cibelli, “L’ultima volta che vidi Milano”, pubblicato in questi giorni da Gruppo Edicom. Si tratta di un racconto di spionaggio industriale - secondo l’autrice inventato - che riporta alla mente intrighi internazionali e fatti realmente accaduti legati allo sfruttamento del petrolio, come il caso del fondatore dell’Eni Enrico Mattei, schiantatosi misteriosamente nel 1962 a Bascapé in provincia di Pavia con l’aereo privato decollato dall’aeroporto di Catania.
Silvia Cibelli è una studentessa universitaria, ha 26 anni e vive in Lombardia. Protagonista del “giallo” è apparentemente una ragazza che vive a Milano e in una notte innevata assiste a un omicidio, ma al centro della trama c’è in effetti un’organizzazione che fa capo a personaggi insospettabili che tentano di carpirle un segreto e per raggiungere il loro obiettivo commissionano alcuni delitti. L’azione trasporta anche nella Costiera Amalfitana. Un poliziotto comincerà a svolgere indagini, che dopo vari colpi di scena gli permetteranno di smascherare l’organizzazione, arrestando a Como i responsabili.