Cistite: simbologia del proprio confine territoriale
Molte sono le simbologie legate a questa infiammazione; per alcuni è legata al “non poter segnare il proprio territorio con l’urina”, ossia quando si vive in una realtà ....
Molte sono le simbologie legate a questa infiammazione; per alcuni è legata al “non poter segnare il proprio territorio con l’urina”, ossia quando si vive in una realtà (in casa o al lavoro) ove ci si senta invasi da altre presenze, quindi quando noi non riusciamo a delineare e far rispettare il confine del nostro Io. Ricordo il caso di una collega, la quale soffrire cronicamente di cistite; aveva sempre avuto un ottimo rapporto con suo padre ma, crescendo, egli invadeva spazi che per lei essenziali. Il soffrire di cistite le stava ad indicare simbilicamente la sua fatica inconscia a delineare “con la propria urina il suo territorio”. Può sembrare bislacco visto che oggi giorno si urina in appositi luoghi (w.c.) ma bisogna sempre ricordare le nostre origini sono e rimangono animali ed anche il fatto che per la nostra mente più profonda sempre e ancora lo siamo! Un’altra causa simbolica che si antepone inconsapevolmente alla comparsa della cistite è, per una donna, “il non voler esser toccata” a livello sessuale, quindi sempre un’invasione del limite sacro individuale, in questo caso “la vagina”. I motivi possono essere svariati, per esempio non si vuole esser toccati solo dal proprio compagno perché non ci si sente amati da esso, o perché si teme un’altra gravidanza; oppure non si vuole esser toccati dagli uomini in generale perché in precedenza si è subito abusi, ecc. C’è anche la possibilità di associare l’atto sessuale ad un atto impuro e soggetto alla vergogna collegata al piacere… Al di sotto dei 20 anni difficilmente si soffre di cistite e questo dato si sposa bene con l’attività sessuale ancora solitamente in equilibrio, inibito e libero da problemi , anche se essa si è abbassata di molto! In complesso il 25% delle donne ne soffre almeno una volta all’anno.
Quel che mi concerne dire come professionista degli stati d’animo che possono esser la causa energetica scatenante questo disturbo infiammatorio sono vari e vanno dalla difficoltà di scambio e vicinanza relazionale ed intima, alla credenza che l’atto sessuale sia un atto vergognoso; dalla paura di rimanere in cinta, all’aver subito un trauma ( una o più violenze); dal non riuscire ad imporsi nel delineare il proprio confine dell’Io e territoriale, al rifiuto di concederesi a quella persona o in determinae condizioni… Impensabile sarebbe esser più specifici senza aver di fronte a sé la persona che ne soffre, quindi mi astengo dal pronunciare fiori di Bach che approssimativamente potrebbero andar bene ma in modo nettamente generico. “La malattia insorge quando c’è un conflitto inconsapevole tra la volontà dell’Ego e quella dell’Anima” .
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