MUSICA
Comunicato Stampa

Charles Mingus: la rabbia del genio Jazz

Ricordo del grande contrabbassista dell'Arizona

Bruno PollacciOggi è il 5 Gennaio ed in questo giorno, nel 1979, a Cuernavaca, in Messico, moriva il grande compositore, contrabbassista e pianista Jazz Charles Mingus. Era nato nel 1922 a Nogales, in Arizona, U.S.A. e fu presto ossessionato dai comportamenti di razzismo nei suoi confronti tenuti sia dai bianchi che dai neri a causa delle sue origini meticce. Questo stato d'animo lo accompagnò per tutta la vita facendolo sentire (da sua stessa autodefinizione) “pazzo e arrabbiato”. Sue fonti d'ispirazioni furono fin dall'infanzia il gospel, il Blues ed il Jazz, ma al contempo ascoltò e studiò anche Bach, Schonberg, Debussy e Ravel. Iniziò a studiare il trombone ed il violoncello, per poi passare al contrabbasso, che fu il suo strumento “principe” per tutta la sua carriera, dimostrando fin dagli inizi una forte spinta a primeggiare. Si formò studiando con validissimi contrabbassisti e nel giro di pochissimi anni divenne tra i migliori contrabbassisti Jazz dell'epoca. Nel 1947 entrò nell'orchestra di Lionel Hampton, ma era già leader di propri gruppi ed aveva già iniziato a comporre. Ben presto entrò in contatto con i più grandi “boppers”, come Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Miles Davis e Oscar Pettiford con i quali suonò a Toronto in un concerto storico del 1953. Praticando l'improvvisazione, dal 1955 iniziò a realizzare incisioni con proprie formazioni tra “Hard Bop” e “Free”. Nei suoi gruppi si avvicendarono molti grandi Jazzisti del tempo, come Benny Golson, Yusef Lateef, Roland Kirk, Don Ellis, Clark Terry, Mal Waldrom, Bill Evans, Eric Dolphy e Dannie Richmond. Dopo i successi negli Stati Uniti, negli anni '60 fece anche tour in Europa, toccando Amsterdam, Oslo, Stoccolma, Liegi, Bologna, Milano e Parigi. Nel 1977 gli venne diagnosticato il “morbo di Lou Gehrig” e nonostante i tentativi fatti da una leggendaria guaritrice messicana morì nel 1979, a 56 anni, mentre stava lavorando ad un progetto musicale insieme alla cantante canadese Joni Mitchell, alla quale Mingus aveva affidato sue composizioni affinchè la cantante ci potesse scrivere i testi. L'album fu in ogni caso pubblicato e la Mitchell lo intitolò proprio “Mingus”.Viene considerato tra i più importanti musicisti e compositori Jazz della storia della musica. La rivista “Rolling Stone” lo ha inserito al secondo posto tra i bassisti di tutti i tempi. Il Comitato UNESCO Jazz Day Livorno, promosso dal compositore e pianista Jazz Andrea Pellegrini e dal musicologo e docente Stefano Zenni, nel 2019 proclamarono il 22 Aprile (giorno di nascita di Mingus) come il “Charles Mingus Day”, in collaborazione con il “Museo di Storia Naturale del Mediterraneo” di Livorno.

Questa mia opera realizzata con la tecnica della “Computer Art” è in suo omaggio e memoria.

Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa

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