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Ascorbato di potassio con d-ribosio (Nike RCK): la molecola intelligente a difesa dell’organismo

Nell'organismo umano, i processi metabolici di base a livello cellulare sono di tipo bio-chimico-fisico. Il corretto funzionamento cellulare è regolato da quattro cationi: Sodio, Calcio, Potassio e Magnesio, attraverso i processi di legami reversibili che influenzano le reazioni di ossido-riduzione. In particolare il Potassio è considerato il catione guida (cofattore) dei processi metabolici intracellulari. L’organismo sano si contraddistingue per il corretto funzionamento della pompa Sodio-Potassio.

FotoL’ascorbato di potassio è un composto formato dalla combinazione di vitamina C (acido ascorbico) e bicarbonato di potassio, noto per i suoi potenziali benefici per la salute. Questa forma di vitamina C è stata studiata per le sue proprietà antiossidanti e per il ruolo cruciale che può svolgere nel mantenimento della salute cellulare.

L’acido ascorbico, che è un fortissimo antiossidante, si comporta come “veicolo trasportatore” per il Potassio, mantenendo o riportando la sua concentrazione intracellulare ai valori corretti. Infatti uno squilibrio di questo catione è il segnale che l’organismo è a rischio di processi degenerativi e porta come conseguenza lo sbilanciamento degli altri cationi.

Il ribosio svolge un ruolo importantissimo nel metabolismo cellulare ed è precursore fondamentale dell’RNA (Acido RiboNucleico) e dell’adenosina (componente di base per la produzione di ATP). La sua assunzione orale viene metabolizzata e non va ad interferire con la glicolisi (almeno ai dosaggi che la Fondazione utilizza) .

Il nostro corpo è in grado di produrre o, come si dice più precisamente, sintetizzare il ribosio (cosa che invece non è possibile per l’acido ascorbico, che deve quindi essere assimilato con la dieta alimentare o con integratori di vario tipo) ma in determinate condizioni questo processo di sintesi può essere limitato o, peggio, danneggiato (questo fatto era già stato messo in evidenza in lavori scientifici pubblicati negli Stati Uniti negli anni ‘50).

COME FUNZIONA
I processi ossidativi, legati alla presenza dei radicali liberi, sono coinvolti nella promozione e nello sviluppo del cancro. La causa principale del meccanismo di stress ossidativo sono i radicali liberi, cioè sostanze con elevata reattività chimica la cui concretazione nei organismi viventi deve essere constante per garantire i normali processi biologici In condizioni normali la cellula presenta un eccesso di potassio e una carenza di sodio, invece, diversi studi hanno evidenziato che nella cellula cancerogena succede al contrario, presenta una carenza di potassio e un eccesso di sodio.

Il meccanismo descritto risulta molto pericoloso per la cellula, in quanto:

• Permette un trasporto rilevante di glucosio nel interno delle cellule, per il sinporto con il sodio. L’incremento del glucosio cellulare beneficia le cellule cancerogene già che è il suo principale nutrimento.
• Divisione incontrollata delle cellule a causa di eliminazione di punti di controllo della mitosi cellulare, spingendo la cellula ad una proliferazione incontrollata.

Dall’esperienza e dai dati del Dott. Pantellini prima e della Fondazione adesso, deduciamo che l’ascorbato di potassio e anche l’ascorbato di potassio con ribosio, sembrano interferire in modo importante con questo processo, già che le sue proprietà antiossidanti proteggono la cellula contro lo stress ossidativo. Da un altra parte l’acido ascorbico ha la proprietà di carrier per il potassio, il che favorisce la sua entrata dentro le cellule. L’immisione di potassio all’interno di una cellula cancerogena può indurre la fuoriuscita di sodio dall’ambiente intracellulare, producendo un calo delle riserve nutritive e l’inibizione del processo di proliferazione incontrollata.

L’impiego del ribosio nel trattamento è legato alla sua potenziale attività catalitica per velocizzare il processo di assorbimento di potassio da parte dalle cellule. Dopo poche ore dall’assunzione, l’acido ascorbico si trasforma in acido ossalico e se ne va dall’organismo per via renale. In oltre, il ribosio gioca un ruolo molto importante nel metabolismo cellulare dato che è coinvolto nella sintesi di materiale genetico (DNA e RNA). A livello di prevenzione, l’ascorbato di potassio e l’ascorbato di potassio con ribosio servono per mantenere costanti i livelli intracellulari di potassio. L’assunzione preventiva di ascorbato di potassio ha quindi l’obiettivo di “proteggere” la cellula dal rischio di degenerazione.

LA PREVENZIONE
L’Ascorbato di Potassio con Ribosio interviene per riequilibrare i meccanismi che sono all’origine dei processi degenerativi ed agisce anche per potenziare la risposta immunitaria dell’organismo alle aggressioni di “agenti esterni”. La presenza del ribosio aumenta l’efficacia del composto in virtù della sua potenziale attività catalitica. Si capisce quindi l’importanza di una corretta prevenzione basata sull’impiego di Ascorbato di Potassio con Ribosio, la cui efficacia preventiva potrebbe essere indagata attraverso un’indagine epidemiologica adeguata. Per l’assenza di tossicità e di effetti collaterali (a meno di intolleranza alla vitamina C) l’assunzione del composto può essere protratta a tempo indeterminato.

LA RICERCA
La ricerca sull’Ascorbato di Potassio con Ribosio viene condotta dalla Fondazione Internazionale Valsé Pantellini insieme con il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Parma, con il Dipartimento di Pediatria, Ostestricia e Medicina della Riproduzione dell’Università di Siena e con il Dipartimento di Anatomia dell’Università di Malta. I risultati di queste collaborazioni sono stati presentati al Congresso che la stessa Fondazione Pantellini ha organizzato presso la propria sede spagnola nell’Aprile 2006. Le caratteristiche antiossidanti e non tossiche del composto sono state evidenziate dal lavoro sviluppato fra il 2000 ed il 2001 con l’Istituto di Mutagenesi e Differenziamento del C.N.R. di Pisa. La stessa Fondazione Pantellini è stata invitata, nel Giugno 2003, a presentare una relazione negli Stati Uniti all’Università del Connecticut in occasione della Conferenza Internazionale NPA su tali sviluppi della ricerca.

COS’È E COME SI ASSUME
L’Ascorbato di Potassio con Ribosio è un sale ottenuto dall’acido ascorbico, facilmente solubile in acqua, che si ottiene mettendo insieme acido L-ascorbico (vitamina C), D-ribosio e bicarbonato di potassio in forma cristallizzata purissima. I componenti, già dosati, devono essere protetti dall’umidità e dalla luce, essendo igroscopici e fotosensibili (particolarmente l’acido ascorbico). Inoltre l’acido ascorbico ed il ribosio devono essere mantenuti separati dal bicarbonato di potassio. L’Ascorbato di Potassio con Ribosio si ottiene sciogliendo i componenti in 20 cc di acqua. Per evitare possibili fenomeni di tipo ossidativo, si consiglia di non utilizzare cucchiaini metallici per miscelare la soluzione. In linea di principio, l’assunzione in senso preventivo può essere fatta tutti i giorni la mattina a digiuno (10-15 minuti prima di colazione) oppure 45 minuti prima di uno dei pasti principali.

PERCHÉ L’ASCORBATO DI POTASSIO NON È RICONOSCIUTO UFFICIALMENTE
Gli “addetti ai lavori” in ambito medico-scientifico spesso non conoscono i presupposti della metodica Pantellini (alcune pubblicazioni risalgono a 40 anni fa e più e le poche pubblicazioni recenti sono quasi esclusivamente a cura della Fondazione Pantellini), al punto che altrettanto spesso si tende a confondere l’ascorbato di potassio, con o senza ribosio, come “semplice” vitamina C (spesso viene ripetuto: basta prendere una spremuta d’arancia ed una banana!). In realtà si tratta di un sale derivato dalla vitamina C che svolge funzioni completamente diverse. È un po’ come pensare di salare l’acqua della pasta o l’insalata con il cloro, mentre invece si tratta del sale derivato noto come cloruro di sodio.

Inoltre, parlare di “semplice” vitamina C richiama alla mente i lavori di Pauling, Cameron e Wilson che, negli anni ‘60-70 del secolo scorso hanno ottenuto risultati apparentemente contraddittori utilizzando alte dosi (alcune decine di grammi) di acido ascorbico somministrate per via endovenosa. Anche in questo caso è da rilevare che in realtà tale procedura porta alla formazione di un sale derivato noto come ascorbato di sodio. Spesso si riscontra anche la tendenza a collocare la metodica basata sull’ascorbato di potassio, con o senza ribosio, nell’ambito delle cosiddette “terapie alternative”, che induce tendenzialmente un atteggiamento difensivo ed anche di marcato ostracismo da parte delle strutture sanitarie.

D’altra parte molti medici e ricercatori, non solo in Italia ma anche in altre parti dell’Europa e del Mondo sono consapevoli degli studi del Dott. Pantellini ed hanno potuto fare esperienza diretta dei potenziali effetti benefici sui propri pazienti. Purtroppo, a causa dell’attuale atmosfera ancora predominante di ostracismo professionale e difficoltà burocratiche, l’argomento spesso (ma per fortuna non sempre!) passa “sotto silenzio” o, nella migliore delle ipotesi, viene veicolato attraverso contatti diretti informali e sulla base del “passa-parola”. C’è anche la convinzione diffusa, ma a nostro modo di vedere decisamente poco scientifica, che un problema così complesso come la degenerazione cellulare richieda soluzioni altrettando complesse e dispendiose (per esempio: la ricerca di particolari enzimi di controllo, come pure l’attivazione o lo spegnimento di geni opportuni o la sintesi di nuove classi di farmaci altamente selettivi, sono metodologie che richiedono ingenti spese e laboratori altamente specializzati).

Pertanto si tende ad escludere che del bicarbonato di potassio ed un po’ di succo di limone possano dare significativi benefici visto che nel Mondo vengono investite quantità inimmaginabili di denaro (decine di milioni di euro) per trovare soluzioni putroppo ancora lontane dall’essere tali. Anche l’eccessiva specializzazione può portare a perdere di vista la “visione globale” di un problema, concentrandosi troppo su questioni particolari. È un po’ come guardare una foresta così da vicino da vedere solo la corteccia di un singolo albero. Questo può limitare la nostra capacità di identificare altre strade da seguire.

Un altro aspetto da non trascurare è che la metodica con ascorbato di potassio, con e senza ribosio, ha dei costi estremamente contenuti rispetto a qualsiasi farmaco utilizzato.

RUOLO FISIOLOGICO DI POTASSIO, SODIO E D-RIBOSIO
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Il potassio, in condizioni fisiologiche di base, è il principale ione intracellulare e il regolatore critico del metabolismo, in quanto permette una corretta attività delle proteine enzimatiche, tra le quali le nucleasi (enzimi che frammentano il DNA) e le caspasi (coinvolte nell'innesco di un programma di morte detto “apoptosi”). Nell'ambiente extracellulare la sua concentrazione è bassa.

Il sodio, che svolge una funzione importantissima per il bilancio idro-salino dell’organismo e per il trasporto del glucosio nelle cellule, ha un’elevata affinità chimica con il potassio ed è presente in concentrazioni superiori nell'ambiente extracellulare e molto basse nel citoplasma delle cellule.

Questo fatto si traduce in un gradiente di concentrazione dei due ioni fra l’interno e l’esterno della cellula, che ha un ruolo cruciale nei meccanismi di percezione sensoriale e nel mantenimento di una “carica” sulla superficie delle cellule. Infatti, in base alla teoria di Cone, la depolarizzazione della membrana cellulare è coinvolta nella regolazione e nel controllo della divisione cellulare sia durante la crescita e lo sviluppo dei tessuti normali che di una massa tumorale.

Il D-Ribosio è uno zucchero con un ruolo chiave nel metabolismo energetico delle cellule ed è coinvolto nella sintesi di glicogeno (una lunga catena di più molecole di glucosio). Attraverso la glicolisi il glicogeno viene degradato per produrre energia; un'eccessiva glicolisi è tipica delle cellule tumorali che sfruttano questa reazione per sopravvivere e replicarsi senza controllo.

STRESS OSSIDATIVI E PROCESSI DEGENERATIVI
Un danno a livello della membrana cellulare, ed in particolare della cosiddetta pompa sodio-potassio (che regola il trasporto attivo fra i due ioni) determina un processo di diffusione dalle regioni con maggiore concentrazione a quelle con minore concentrazione, con il risultato di una perdita di potassio dal citoplasma ed una sua sostituzione con il sodio. Evidenze epidemiologiche mostrano come un'alta concentrazione intracellulare di potassio (come accade nelle normali condizioni fisiologiche) impedisce lo sviluppo dei tumori mentre alte concentrazioni di sodio nel citoplasma cellulare incrementano l'incidenza di tumori maligni, soprattutto a livello gastro-intestinale.

L’eccesso di sodio intracellulare modifica i siti di legame per il potassio negli enzimi. Si verifica pertanto un radicale cambiamento delle funzioni enzimatiche e proteiche, con informazioni distorte che arrivano al DNA che, quindi, potrebbe “adeguare” la sua funzione in risposta ai cambiamenti che avvengono nel citoplasma. Inoltre, l’incremento di sodio dentro la cellula porta quantità sempre più elevate di glucosio nel citoplasma. In questo modo si alterano i processi di respirazione cellulare con un incremento della glicolisi, che può spingere la cellula ad una duplicazione incontrollata.

L'ASCORBATO E IL RIBOSATO DI POTASSIO
Lo studio pubblicato dalla Dott.ssa Simonetta Croci e il Dottor Luca Bruni, presso Dipartimento di Neuroscienze (Unità di Biofisica e Fisica Medica) dell'università di Parma, ha voluto mettere in evidenza l'azione sinergica dell'ascorbato di potassio ed il D-ribosio (K:D-Rib) sulla proliferazione di cellule di tumore al seno. I risultati ottenuti evidenziano una forte attività antiossidante del K:D-Rib con rallentamenti della proliferazione (ed inibizione molto alta della crescita cellulare) e cambiamenti morfologici delle cellule tumorali, che le predispongono alla morte. Tali effetti sembrano la conseguenza dell'azione del D-Ribosio, che funge da “cavallo di Troia”, veicolando il potassio dentro le cellule. Questo promuove la fuoriuscita di sodio (e di glucosio) con:

a) una modificazione del pH intracellulare;
b) una rapida riduzione delle riserve nutritive, riducendo la glicolisi e reintroducendo i sistemi di controllo sulla mitosi cellulare.

Per confronto, la linea cellulare “sana” di epitelio mammario, trattata con lo stesso composto, non ha evidenziato problemi ed ha continuato a crescere regolarmente. In questo modo, attraverso l'utilizzo del K:D-Rib si può operare sia a livello preventivo, mantenendo le corrette concentrazioni degli elettroliti e regolando il metabolismo cellulare, sia in presenza di patologia degenerativa, per tentare di inibire i processi metabolici alterati e la duplicazione incontrollata.

Questi dati, supportano anche l'ipotesi generale che la degenerazione cellulare non sia innescata da un danno diretto sul DNA ma piuttosto da una mancata regolazione di normali processi di comunicazione e informazione cellulare sia a breve che a lunga distanza.

ALTRI BENEFICI

SUPPORTO ALLA SALUTE CARDIOVASCOLARE
Studi suggeriscono che l’ascorbato di potassio può aiutare a mantenere la salute cardiovascolare. La vitamina C è nota per contribuire alla sintesi del collagene, una proteina essenziale per la struttura dei vasi sanguigni. Inoltre, il potassio gioca un ruolo chiave nella regolazione della pressione sanguigna. Insieme, questi componenti possono supportare la funzione dei vasi sanguigni e ridurre il rischio di malattie cardiache.

POTENZIALE RUOLO NELLA PREVENZIONE DEL CANCRO
Alcune ricerche preliminari indicano che l’ascorbato di potassio potrebbe avere un effetto protettivo contro alcuni tipi di cancro. La capacità di questo composto di contrastare lo stress ossidativo e promuovere la salute cellulare è al centro di questi studi. Tuttavia, è importante notare che la ricerca è ancora in fase iniziale e ulteriori studi sono necessari per confermare questi effetti.

SOSTEGNO AL SISTEMA IMMUNITARIO
Come forma di vitamina C, l’ascorbato di potassio supporta il sistema immunitario aiutando a stimolare la produzione di globuli bianchi, che sono essenziali per combattere infezioni e malattie. La vitamina C è anche coinvolta nella produzione di interferoni, proteine che proteggono le cellule dall’invasione di virus.

PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLA PELLE
L’ascorbato di potassio è spesso utilizzato in integratori e prodotti di bellezza grazie ai suoi effetti benefici sulla pelle. La vitamina C stimola la produzione di collagene, migliorando l’elasticità e riducendo i segni dell’invecchiamento come rughe e linee sottili.

Fonte: Dott. Guido Paoli Fondazione Pantellini




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