Amica Chips: innovazione, acquisizioni e crescita sostenibile nel settore degli snack
Sinonimo di qualità e innovazione nel settore degli snack, Amica Chips ha conquistato una posizione di rilievo a livello internazionale, investendo in tecnologie sostenibili e iniziative ambientali, tra cui la collaborazione con Treebu per la piantumazione di foreste e la realizzazione di packaging eco-friendly.
Qualità, sostenibilità e attenzione per il cliente: queste sono le caratteristiche che hanno consentito ad Amica Chips di emergere tra i leader del settore patatine e snack.
Amica Chips: la nascita, l’espansione e le acquisizioni strategiche
Società italiana leader nel settore patatine e snack, Amica Chips è nata il 22 maggio 1990 a Castiglione delle Stiviere. Fin dalla sua fondazione, l’azienda ha basato il proprio successo sull'alta qualità dei suoi prodotti e sull'innovazione continua, elementi che l'hanno portata a diventare un punto di riferimento nell'industria alimentare. Negli anni '90, Amica Chips ha attraversato una fase di forte espansione, iniziando a rifornire la grande distribuzione e ampliando la propria gamma di prodotti. Una delle tappe più significative è stata l'acquisizione di Dorita nel 1996, un marchio di snack locale che ha permesso al Gruppo di consolidare la sua presenza nel mercato italiano. A questi primi successi hanno fatto seguito ulteriori acquisizioni strategiche, come quella di Pandal nel 1998, specializzata nella produzione di chips, e quella di Mia nel 2004, operazioni che hanno portato la società a gestire una superficie operativa che si estende in circa 80.000 metri quadri.
Amica Chips: sostenibilità nel settore degli snack
Oltre ai successi commerciali, Amica Chips si distingue per l'attenzione verso l'ambiente. Il Gruppo ha adottato diverse misure volte a ridurre l'impatto ambientale della produzione, come l'introduzione di packaging realizzati con plastica riciclata al 30%. Nel 2023, Amica Chips ha collaborato con la start-up Treebu per la creazione di una foresta di 500 alberi di pawlonia in Italia, contribuendo attivamente alla riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre, i ricavi della linea di patatine “Eldorada” sono stati destinati alla piantumazione di nuovi alberi, rafforzando così il legame tra innovazione di prodotto e responsabilità ambientale. Con una presenza consolidata in oltre 22 Paesi e un fatturato che supera i 140 milioni di euro, la società prosegue il suo percorso verso la conquista dei mercati globali.
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