Allarme rifiuti tossici a Monte Urano
Codici Marche Odv chiede indagini approfondite
Ancona, 5.12.2024
Allarme rifiuti tossici a Monte Urano: Codici Marche Odv chiede indagini approfondite
Il Centro per i Diritti del Cittadino Codici Marche Odv esprime profonda preoccupazione per il recente episodio di abbandono di rifiuti tossici avvenuto a Monte Urano, in provincia di Fermo. L'incidente, che ha visto coinvolta una coppia di giovani coniugi sorpresi dai Carabinieri mentre gettavano illegalmente 36 latte metalliche contenenti residui tossici di collanti per il settore calzaturiero nel fosso della Luce, potrebbe essere solo la punta dell'iceberg di un problema ben più vasto.
Massimo Guido Conte, segretario di Codici Marche, dichiara: "Questo episodio non può e non deve essere considerato un caso isolato. Il fatto che il veicolo utilizzato per il trasporto dei rifiuti fosse regolarmente iscritto all'albo nazionale dei gestori ambientali solleva seri dubbi sulla possibile esistenza di una prassi consolidata di smaltimento illegale di rifiuti tossici. Ci troviamo di fronte a un potenziale sistema organizzato che potrebbe coinvolgere diverse aziende del territorio."
L'associazione sottolinea come la regolare procedura di smaltimento dei rifiuti speciali preveda la registrazione su appositi registri di carico e scarico. La mancata osservanza di queste norme non solo configura un reato ambientale, ma suggerisce anche possibili evasioni fiscali e complicità da parte di aziende colluse con l'impresa di smaltimento.
L'avvocato Alberto Binanti, componente della segreteria regionale di Codici Marche e incaricato di seguire la vicenda, aggiunge: "Siamo di fronte a un caso che potrebbe rivelare un sistema ben più complesso di quello che appare. Le implicazioni legali vanno oltre il semplice reato di inquinamento ambientale. Potremmo trovarci di fronte a un'associazione a delinquere finalizzata allo smaltimento illegale di rifiuti, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica e sull'ecosistema."
Codici Marche ha già presentato un'istanza alla Procura della Repubblica di Fermo per costituirsi parte civile nel procedimento penale relativo a questo grave episodio di inquinamento ambientale. L'associazione chiede che vengano condotte indagini approfondite per svelare l'eventuale rete di complicità e assicurare che tutti i responsabili siano chiamati a rispondere delle proprie azioni.
"È fondamentale che la magistratura indaghi a fondo su questa vicenda," conclude l'avvocato Binanti. "Non possiamo permettere che il nostro territorio diventi una discarica a cielo aperto di rifiuti tossici. La salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente devono essere la priorità assoluta."
Codici Marche invita i cittadini a segnalare tempestivamente alle autorità competenti qualsiasi attività sospetta di smaltimento illegale di rifiuti. Solo attraverso una collaborazione attiva tra istituzioni e società civile sarà possibile contrastare efficacemente questi gravi reati ambientali.
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