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Comunicato Stampa

Affido esclusivo ed affido condiviso: differenze e presupposti

16/01/24 Piemonte (Torino)

Quando una coppia di genitori si separa, indipendentemente dal fatto che siano sposati o meno, devono affrontare la questione delicata dell'affidamento dei loro figli.

FotoPrima del 2006, il diritto di custodia dei figli minori era spesso assegnato esclusivamente alla madre. Tuttavia, con l'introduzione della legge 54/2006, che regolamenta la separazione dei genitori e la condivisione della custodia dei figli, si è iniziato a parlare di 'bigenitorialità'. L'affido condiviso, introdotto dalla riforma del 2006, favorisce un rapporto equilibrato dei figli con entrambi i genitori, evitando una brusca interruzione del legame affettivo con uno dei due. Questo modello è preferito dai tribunali in quanto permette ai minori di mantenere legami affettivi ed educativi significativi con entrambi i genitori, nonché di mantenere legami significativi con i parenti di entrambi i lati familiari. Di conseguenza, la condivisione della custodia è diventata la norma, sostituendo il precedente affidamento esclusivo, salvo in situazioni in cui sia considerato dannoso per il benessere del minore.

Infatti, il giudice può optare per l'affido esclusivo quando la conflittualità estrema tra i genitori impedisce una collaborazione costruttiva nell'interesse dei figli. In queste situazioni, se l'affido condiviso è dannoso per il benessere psico-fisico del minore, la potestà genitoriale esclusiva viene assegnata a un solo genitore, mentre l'altro ottiene il diritto di visita secondo le disposizioni del giudice.

In circostanze eccezionali, come gravi inadempienze genitoriali o comportamenti pregiudizievoli, il giudice può disporre un affido esclusivo super-esclusivo, negando ogni forma decisionale al genitore ritenuto dannoso per l'equilibrio del minore.

Ma quali sono le differenze tra affido condiviso, affido esclusivo e super esclusivo?

Queste forme di affidamento presentano differenze significative nelle responsabilità genitoriali e nella gestione della vita quotidiana del minore.

Affido condiviso:

i genitori devono condividere e esercitare la responsabilità genitoriale, fornendo al figlio supporto materiale e emotivo e prendendo decisioni cruciali per il suo benessere di comune accordo

Caratteristiche Principali:

Entrambi i genitori partecipano attivamente alla vita quotidiana del figlio, condividendo le responsabilità e prendendo decisioni insieme riguardanti la salute, l'istruzione e il benessere generale.
Si basa sull'idea che il minore possa mantenere un rapporto equilibrato e salutare con entrambi i genitori, indipendentemente dalla separazione.
Affido Esclusivo:

L'affido esclusivo si verifica quando uno dei genitori assume nel quotidiano la responsabilità principale per la cura, l'educazione e lo sviluppo del figlio. In questa situazione, uno dei genitori ha il diritto di prendere decisioni importanti per il bambino senza dover consultare l'altro genitore.

Caratteristiche Principali:

Uno dei genitori ottiene la maggior parte delle responsabilità decisionali, ma restano di comune accordo le decisioni riguardanti la salute e l’istruzione, cioè il genitore non affidatario mantiene la responsabilità genitoriale nelle “decisioni di maggiore interesse” del minore, tra cui le questioni di salute.
Il genitore affidatario prende decisioni cruciali senza necessariamente coinvolgere l'altro genitore.
· Il genitore non affidatario conserva il diritto di visita e il dovere giuridico e morale di mantenerlo fino alla maggiore età.

Questo modello viene adottato quando il tribunale giudica che l'affido condiviso potrebbe essere dannoso per il benessere del minore come ad es:.
- Il genitore non provvede alla cura e all’educazione del minore e non soddisfa i suoi bisogni

- Uno dei due genitori viene condannato per reati gravi

- Uno dei due genitori ha dipendenze da alcol o droga

- Uno dei due genitori esercita qualsiasi tipo di violenza (fisica e verbale) verso l’altro coniuge in presenza del minore e ai suoi danni

- Violazione dell’obbligo di versamento dell’assegno di mantenimento per il minore

Affido Superesclusivo:

L'affido superesclusivo rappresenta una forma estrema di affidamento, in cui uno dei genitori assume tutte le responsabilità decisionali per il figlio, comprese quelle che normalmente richiederebbero il consenso dell'altro genitore. In altri termini anche le “decisioni di maggiore interesse” del minore vengono prese esclusivamente dal genitore affidatario senza bisogno di interpellare l’altro genitore. L’affido super esclusivo viene deciso solo nei casi in cui il genitore è totalmente inadeguato a svolgere il proprio ruolo.
Tuttavia, l’altro genitore mantiene la responsabilità genitoriale, ed è obbligato a diversi doveri verso il figlio, tra cui il versamento del mantenimento.

Quando è possibile chiederlo?

Uno dei possibili casi a titolo di esempio può essere la madre violenta, padre che non versa il mantenimento al bambino, abuso di alcol, etc. L’affido super esclusivo può essere richiesto anche quando il figlio rifiuta qualsiasi tipo di rapporto e contatto con l’altro genitore, oppure, nel caso in cui quest’ultimo viva lontano per motivi lavorativi o versi in uno stato di salute precario.

Caratteristiche Principali:

Un genitore ottiene il pieno controllo e l'autorità decisionale su tutte le questioni riguardanti il figlio, senza dover consultare o coinvolgere l'altro genitore.
Questa forma di affidamento viene applicata in situazioni in cui il tribunale considera che l'affido condiviso possa essere dannoso per il benessere del minore e che uno dei genitori sia incapace o inadatto a partecipare alle decisioni riguardanti il bambino.


Nella mia lunga esperienza come avvocato divorzista a Torino, ho notato che la scelta dell'affido più adeguato richiede una valutazione accurata da parte del giudice, considerando vari fattori come la collaborazione tra i genitori, il livello di conflittualità, la priorità dei bisogni dei figli rispetto alle rivendicazioni personali.
Il giudice considera anche la situazione economica dei genitori, la presenza di altri figli minori, la residenza familiare, l'età e le esigenze specifiche dei minori coinvolti. Elementi esterni come l'ambiente scolastico o la vicinanza dei nonni possono influenzare la decisione.
Come avvocato divorzista a Torino, il mio obiettivo è offrire assistenza legale alle famiglie in queste situazioni difficili, supportando entrambi i genitori nell'individuare la soluzione migliore per i loro figli.








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