SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

65° Congresso SIN (reni): l’intervento di Giorgio Mulé, primo firmatario della proposta di legge sulla MRC

Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati e primo firmatario della nuova proposta di legge sulla malattia renale cronica (MRC), è intervenuto oggi al 65° Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia (SIN) collegandosi da remoto. Nel suo discorso, Mulè ha sottolineato l'importanza di affrontare con urgenza la prevenzione e la diagnosi precoce della MRC, una patologia destinata a diventare la quinta causa di morte entro il 2040 a livello globale

fonte Aned OnlusLa proposta di legge, ora incardinata presso la Commissione Affari Sociali della Camera, mira a implementare programmi di screening nazionali per individuare precocemente i pazienti a rischio di malattie renali croniche. Durante il suo intervento, Mulè ha dichiarato: "Solo un paziente su dieci in Italia è consapevole della propria condizione renale, il che rende indispensabile uno screening mirato e tempestivo per prevenire l'evoluzione della malattia verso l'insufficienza renale".

Mulè ha fatto inoltre notare come esperienze internazionali, in particolare dagli Stati Uniti, abbiano dimostrato l'efficacia di programmi di screening che hanno coinvolto milioni di persone, contribuendo a individuare precocemente i pazienti a rischio. "Noi dovremmo seguire il loro esempio, soprattutto riguardo a diabete e celiachia, ma applicando queste misure anche alla MRC per tutelare i nostri cittadini", ha aggiunto.

Il vicepresidente della Camera ha inoltre ricordato i benefici della legge, da lui promossa nel 2021, relativa alla diffusione obbligatoria dei defibrillatori, che ha ridotto la mortalità cardiaca del 90% nei casi in cui l'intervento è avvenuto entro i primi minuti dall'evento. Ora, la grande sfida riguarda le malattie renali, che hanno un impatto economico notevole sul Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto per i costi della dialisi.

Mulè ha chiuso il suo intervento esprimendo l'auspicio che la legge sulla MRC possa essere approvata entro la prima metà del 2025, e che il Senato possa ratificarla in tempi brevi. "Il nostro obiettivo è anticipare le sfide future e garantire una diagnosi precoce per ridurre i decessi e i costi sanitari legati alla malattia renale cronica", ha concluso.

L’intervento è stato accolto positivamente dai soci SIN e Stefano Bianchi, Presidente uscente SIN, ha commentato: "Apprezziamo profondamente l'impegno dell'onorevole Mulè nel porre la prevenzione della malattia renale cronica al centro dell’agenda politica. Questa proposta di legge rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore consapevolezza e prevenzione di una patologia che colpisce ben 5 milioni di persone solo nel nostro Paese. Siamo pronti a collaborare per rafforzare ulteriormente questo impegno per un miglioramento della salute degli italiani”.

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