X Times n° 25 dall'8 Novembre in tutte le edicole italiane!
E' appena uscito X TIMES in tutte le edicole, tra i tanti e interessanti articoli da leggere troverete anche quello di Federico Bellini dedicato agli “Alieni dal Pianeta Blu”. La razza degli Umanoidi, il loro luogo d’origine e i diversi livelli di interferenza con la specie umana.
Il 26 Settembre scorso un comunicato Ansa divulgava la notizia che l’ONU aveva nominato un ambasciatore incaricato di accogliere gli alieni, qualora si fossero palesati sul nostro pianeta. La notizia ha fatto il giro dei media internazionali. L’ambasciatore sarebbe stato l’astrofisica malese Mazlan Othman, direttore dello UN Office for Outsider Space Affair. Naturalmente non si ammetteva che esseri di altri mondi fossero già qui, o che ci fossero le prove della loro esistenza, ma si valutavano gli approcci da adottare nel caso. Due giorni dopo la smentita della stessa Othman, che negava di aver ricevuto l’incarico, e spiegava che si era trattato di un fraintendimento dovuto alla sua partecipazione a un importante convegno della Royal Society sulla ricerca di vita nello spazio. Come si può leggere in un recente articolo di Nick Pope, “What to do if we found an extraterrestrial”, che è una sorta di report ragionato su tale convegno, «Al meeting, Othman ha chiarito che la storia era falsa e conseguente a un’errata interpretazione di un’osservazione avanzata da lei, ovvero che il suo UN Office e lo UN Committee on the Peaceful Uses of Outer Space, o COPUS, potrebbero essere i forum adatti per gestire la risposta globale della scoperta di vita extraterrestre». In parole povere, la Othman non sarebbe stata nominata ambasciatrice del contatto, però le piacerebbe. Dopo la smentita sono partite le “solite” accuse ai teorici della cospirazione, che avrebbero gridato al cover-up: l’ambasciata ci sarebbe ma non ce lo vogliono dire. Questo viene riportato anche nell’articolo di Nick Pope che, pur non trovandomi d’accordo, credo valga la lettura se si è interessati a sapere cosa si sono detti al meeting della Royal Society “sulle quinte”, anche se spesso nei convegni le notizie più interessanti passano dietro le quinte. Su questo, come su molto altro, gli “anti-cospirazionisti” si sbagliano: le accuse mosse da gran parte del mondo dei “believer negli UFO” non sono state quelle di voler coprire l’ambasciata ET, bensì di aver divulgato volontariamente una notizia distorta, per far passare un’idea senza però sconvolgere anni di cover-up. C’è anche da aggiungere che l’ONU ha dimostrato ben poca indipendenza in questi anni di sottomissione all’aggressiva politica statunitense, e quindi trovo difficile credere che la questione extraterrestre possa venire affidata davvero a un ambasciatore pacifista al di sopra degli interessi dei militari USA e delle Corporation. Mi viene in mente il film “Mars Attacks” di Tim Burton, capolavoro di ironia provocatoria in cui la delegazione peace&love americana si fa incenerire dai visitatori alieni con disarmante ingenuità. Ma chi ci crede? Soprattutto, chi ha diramato la notizia ampiamente ripresa dai media? Le agenzie di stampa, va bene, ma chi ha “misinterpretato” il ruolo della Othman? I media ultimamente sembrano più ben disposti verso notizie ufologiche, in un gioco di cerchiobottismo, “lo dico e poi lo nego”. Una volta lo si negava e basta. Per quanto mi riguarda, non penso che i giornalisti siano tutti dei burloni, che prima riportano una notizia che potrebbe cambiare il mondo e poi, alla smentita, non fanno una piega. A mio parere, chi ha messo in giro “la voce” sapeva quello che faceva e forse ha ottenuto il suo scopo. Seminare il concetto che non siamo soli. Di Lavinia Pallotta
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