Al Palazzo dei Congressi di Riccione (per La Bella Stagione 2024/25),, "Toccando il vuoto",ell'adattamento di David Greig e traduzione di Monica Capuani
Per la prima volta in Italia il testo del drammaturgo scozzese Joe Simpson, con Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta, regia di Silvio Peroni
Al Palazzo dei Congressi di Riccione (per La Bella Stagione 2024/25), "Toccando il vuoto", per la prima volta in Italia il testo del drammaturgo scozzese Joe Simpson, nell'adattamento di David Greig e traduzione di Monica Capuani, con Lodo Guenzi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta, regia di Silvio Peroni
"Touching the Void", opera teatrale scritta da David Greig e basata sull'omonimo libro di Joe Simpson, incentrata sulla vera storia dello stesso Simpson e di Simon Yates, scalatori della parete ovest di oltre 6.3004 metri del Siula Grande nella Ande del Perù, nel 1985
Sono i primi scalatori a raggiungere la vetta utilizzando la parete occidentale ma, scendendo lungo la cresta nord, Simpson scivola da una parete di ghiaccio, rompendosi la gamba destra. Yates lo cala dalla cresta nord legando insieme due lunghezze di corda da 150 piedi per creare una corda. Con il peggioramento delle condizioni, con il congelamento e le complicazioni con i nodi, Yates ha inavvertitamente calato Simpson da una parete e Simpson ha accidentalmente lasciato cadere una delle corde necessarie per risalire la corda
"Le mie unghie sanguinavano lungo i bordi e sembravano allentarsi. Mi sentivo la faccia come se qualcuno l'avesse strofinata con una levigatrice a nastro. Le mie labbra erano spaccate come un paio di pomodori troppo maturi. Ogni passo che facevo mi lasciava senza fiato".
Tra paura e leggerezza: la storia ha una forza quasi mitologica che i quattro attori vivono in scena e ci trasmettono, accompagnati da un crescendo di rumori e di luci, dalle note di "Love wiil tear us apart" di Joy Division ("L'amore, l'amore ci farà a pezzi di nuovo"), di "Space Oddity" di David Bowie e di "Train in Vain" di The Clash.
Lo spettacolo colpisce, spaventa e mette di fronte a una serie di enigmi morali e paragoni. Yates ha fatto bene a tagliare la corda? Perché non ha controllato se Simpson era morto?
Sarei sopravvissuto se mi fossi trovato nella stessa situazione di Simpson? O mi sarei semplicemente rannicchiato e sarei morto?
Simpson, tuttavia, sopravvive alla caduta e ora è intrappolato nel grande crepaccio, riusce a calarsi ulteriormente nell'abisso oscuro e trova un'uscita che conduce alla superficie del ghiacciaio. Trascorsi tre giorni strisciando e saltando per tornare al campo base attraverso il ghiacciaio e le morene nonostante la gamba rotta, il congelamento e la grave disidratazione. Esausto e delirante, Simpson raggiunge il campo solo poche ore prima che Yates e Richard Hawking (un non scalatore che era il terzo membro della spedizione) intendessero partire.
In questa avventura tremenda del ritorno lo accompagna, idealmente e teatralmente, la sorella.
Il dialogo tra i quattro personaggi ci presenta anche alcuni grandi temi: come la fredda solitudine di un universo senza Dio, la natura del perdono e l' importanza della compagnia umana, nonostante tutto.
In definitiva, "Toccando il Vuoto" è una storia sul trionfo dello spirito umano, della volontà di vivere e di raccontare.
Toccando il vuoto
dal testo di Joe Simpson
adattamento di David Greig
traduzione Monica Capuani
con Lodo Guenzi
e con Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta
regia di Silvio Peroni
scene Eleonora De Leo
disegno luci Gianni Bertoli
musiche originali Oliviero Forni
aiuto regia Alessia Cappello
una produzione
Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito,
Argot Produzioni e Accademia Perduta Romagna Teatri
in collaborazione con AMAT
con il contributo di Regione Toscana