ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Benito Jacovitti: principe del fumetto italiano del '900

Ricordo del fumettista che caratterizzò un'epoca

Bruno PollacciOggi è il 9 Marzo ed in questo giorno (secondo l'”Enciclopedia Treccani”, “Biografie Online” ed “AccaddeOggi”), nel 1923, a Termoli, nasceva il fumettista Benito Jacovitti (nome completo Benito Franco Giuseppe Jacovitti) sul quale esistono però anche altre date di nascita controverse, come il 5, come riportato da “Wikipedia”, fino al 19, come riportato da “Arte.it”, l'“Archivio Storico Barilla” ed il “Museo della Pasta”. Fu autore di famosi personaggi dei fumetti, come “Cocco Bill”, “Zorry Kid”, “Pecor Bill”, “Jak Mandolino” e “Cip l'arcipoliziotto”, ed anche autore di romanzi grafici come “Kamasultra” e “Diario Vitt”, pubblicato dal 1949 e che tra gli anni sessanta e settanta superò i 3 milioni di copie all'anno, superando in totale i 100 milioni di copie. Viene considerato tra i più importanti autori di fumetti italiani del novecento, riconoscendogli uno stile spiccatamente personale e con particolari e dettagli dal tono surreale, come i salami ed i vermoni, che ne caratterizzano alcuni tra gli aspetti identificativi più noti. Esordì come autore di vignette umoristiche nel 1939, a sedici anni, pubblicando sulla rivista satirica fiorentina “Il Brivido”. Nel 1940 disegnò la storia a fumetti “Pippo e gli Inglesi”, che lo mise immediatamente in evidenza, procurandogli un contratto quasi trentennale con il settimanale “Il Vittorioso”, che lo fece conoscere in tutta Italia. Da giovane per la sua struttura esile veniva scherzosamente soprannominato “lisca di pesce” e questo lo portò a firmare spesso le sue tavole con una lisca di pesce. Dal 1949 iniziò a realizzare una serie di diari scolastici che divennero in seguito oggetto di culto e che come “Diario Vitt” furono realizzati per oltre trent'anni, con vignette, illustrazioni e fumetti interamente realizzati dall'autore.. Collaborò con varie testate giornalistiche come il “Corriere dei Piccoli”, “Il Giorno dei Ragazzi”, “Il Corriere dei Ragazzi”, “Il Travaso delle Idee” ed altri. Negli anni sessanta si impegnò anche in pubblicità televisive realizzando “caroselli” con alcuni suoi personaggi famosi come “Cocco Bill”, “Zorry Kid” e “Pecor Bill”.Negli anni '70 collaborò anche per un breve periodo con la rivista “Linus”, dove creò personaggi come “Gionni Beppe” e “Joe Balordo”. Nel 1978 iniziò a collaborare con la testata periodica “Il Giornalino”, sulla quale, anche dopo la sua morte, continuarono ad essere pubblicate storie del suo personaggio “Cocco Bill”, realizzate dal suo allievo Luca Salvagno. Nel 1994 il Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro gli conferì il titolo di “Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Morì a Roma nel 1997. Il Liceo Artistico di Termoli venne intitolato a suo nome e sul Corso Nazionale di Termoli è stata collocata una statua in suo onore.

Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.

Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa

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