Tagete: anche l’occhio vuole la sua parte
Chissà quante volte l’abbiamo notato nei giardini, ne abbiamo ammirato il colore arancio intenso e il profumo fresco e agrumato senza però sapere che la pianta di Tagete, originaria dell’America latina e capace di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno e di clima, ha avuto e ha ancora un ruolo molto importante in alcune usi salutistici tradizionali.
Il Tagete, noto anche come “fiore dei morti”, è una pianta annuale originaria del Messico, ma diffusa in tutto il mondo per la sua bellezza e per le sue proprietà inaspettate. Questa pianta, dal fascino unico e misterioso, è molto più di un semplice ornamento per i nostri giardini.
Presso gli Aztechi era impiegata per trattare vari disturbi come diarrea, indigestione ecc. La famiglia delle Tagetes ha preso il nome dal semidio etrusco Tages. La Tagetes erecta è originaria del Messico dove viene utilizzata come aroma per insaporire le pietanze. Già gli aztechi aromatizzavano la loro bevanda al cacao Chocolatl con i fiori della Tagetes tenuifolia. Sebbene le prime informazioni su questa pianta risalgano a oltre 3000 anni fa, il Dragoncello messicano – questo è il nome con cui viene chiamato nel suo paese di origine – non ha mai avuto una grande rilevanza storica.
Oggi, in aromaterapia, il suo olio essenziale è apprezzato per il potere distensivo che aiuta a calmare i nervi, a tenere a bada le tensioni e anche a contrastare la tristezza e la malinconia. Non solo: l’olio essenziale di Tagete, che si ricava dalla distillazione in corrente di vapore, è utile per trattare l’aria, infondendole, grazie al contenuto di limonene, una piacevole fragranza agrumata. Ma le virtù del Tagete non si fermano qui. Infatti, il fi ore è un’importante fonte di Luteina, un pigmento appartenente alla famiglia dei carotenoidi, che si trova particolarmente concentrata nell’occhio a livello della macula che è la parte più sensibile agli stimoli luminosi.
La pianta di Tagete, conosciuta soprattutto per la sua bellezza ornamentale, racchiude in sé numerose proprietà benefiche che vanno ben oltre l'estetica. Grazie alla notevole quantità di specie differenti, tra le quali le più diffuse i tageti erecta, patula e minuta, trova impiego come antinfiammatorio, antiossidante e regolatore del sistema immunitari. Contribuisce infatti a mitigare l'infiammazione grazie alla presenza di particolari terpeni e flavonoidi, molecole in grado di inibire efficacemente i processi infiammatori e combattere i radicali liberi.
I fiori e le foglie del tagete vengono perciò largamente utilizzate e sono spesso impiegate in infusi e decotti, tradizionalmente in America Centrale e in Sud America. L’impiego degli estratti e oli per uso interno e topico è invece sconsigliato e da considerare con molta cautela, data la tossicità degli olii essenziali estratti dal tagete. L’olio essenziale diluito viene utilizzato come repellente per insetti. Le radici della pianta svolgono un’azione antinematodica e repellente nel terreno.
Un ulteriore aspetto distintivo è la sua capacità di produrre pigmenti naturali di colore giallo-arancione, derivati dai carotenoidi tra i quali luteina e zeaxantina, utili nell'industria tessile per creare tinture naturali ecologiche e nel settore nutraceutico per integratori. In particolare la luteina è la xantofilla che, in sinergia con altri carotenoidi, caratterizza le proprietà tintorie dei tageti, che consentono di ottenere calde tinte gialle, giallo arancio impiegando i fiori e sfumature verdi.
L’uso di Tagetes erecta è stato documentato nella fitomedicina del Guatemala per curare il sistema respiratorio contro la polmonite, l’asma e la tubercolosi, per far fronte alle coliche, per l’uso come antibiotico, analgesico e antileucemico, per la guarigione delle ferite e per stimolare il sistema immunitario, nonché contro il mal di testa, il tetano e parassiti vari (1).
L’infusione dei fiori di Tagetes erecta copre una vasta gamma di altre azioni contro influenza, febbre, dolori muscolari, eruzioni cutanee, mal di gola, infarto e artrite (2).
In India, si ritiene che i fiori di Tagetes erecta curino diverse malattie della pelle (piaghe, ferite, ustioni, ulcere, eczema, foruncoli e carbonchi), nonché mal d’orecchi, emorroidi e dolori muscolari (3). Il suo estratto (2 cucchiaini da tè 2 volte al giorno per 8-10 giorni, combinato con sale comune e minerali), tratta i problemi renali, rimuovendo in particolare "l’urina bloccata" ( 3,4). Le foglie vengono utilizzate per alleviare il dolore e rimuovere l’infiammazione (5).
La Tagetes erecta viene utilizzata nella fitoterapia spagnola e francese come detersivo esterno, risolutivo e vescicante (6). Gli abitanti del Madagascar riconoscono che la Tagetes erecta ha proprietà antimalariche, mentre gli abitanti dell’isola di Rodrigues curano la febbre dovuta a infezione bevendo una tazza al giorno di un infuso di tre fiori (7,8).
SALUTE DEGLI OCCHI
La luteina e la zeaxantina si accumulano nella retina dell’occhio, in particolare nella regione foveale. A questo livello, formano il pigmento maculare retinico che conferisce la colorazione gialla della macula lutea. Il pigmento maculare retinico aiuta a migliorare le prestazioni visive e a proteggere gli occhi dagli effetti dannosi della luce.
La zeaxantina è un pigmento presente in natura come costituente organico delle specie vegetali dei generi Tagete e calendula, piante erbacee annuali fra le quali parliamo principalmente della calendula e la tagetes erecta come specie più importanti in quanto alla loro composizione in questo pigmento.
La degenerazione maculare senile (AMD) rappresenta la principale causa di cecità negli adulti con più di 40 anni negli Stati Uniti. La maggior parte degli studi epidemiologici sostiene la conclusione che un maggior apporto alimentare di xantofille protegge da questa malattia. Alcune evidenze suggeriscono che una maggiore assunzione di luteina e zeaxantina potrebbe proteggere dall’AMD soprattutto chi ha una particolare predisposizione genetica o non assume abbastanza luteina e zeaxantina con la dieta 30, 31.
La cataratta è un "annebbiamento" od opacizzazione del cristallino che ostruisce il passaggio della luce all’interno dell’occhio. Anche in questo caso, mangiare cibi ricchi di luteina e zeaxantina può rallentarne la formazione.
Il fiore del tagete protegge l'occhio e la retina dalle degenerazioni maculari legate all'età e dall'insorgenza di cataratta. Infatti, questo fiore è particolarmente ricco di luteina, un carotenoide dall'azione antiossidante. Una volta che la luteina viene assimilata dall'organismo attraverso la dieta, questa sostanza entra in circolo e raggiunge gli organi target, come la retina. Nella parte centrale della retina, chiamata macula, infatti, la luteina rappresenta il pigmento principale, insieme a un altro antiossidante, la zeaxantina, che funge da filtro alla luce riducendo così il rischio di degenerazione maculare e cataratta e sostenendo la funzionalità visiva.
La luteina, infatti, assorbe la luce blu che è quella più dannosa per la retina. Si stima che la luce blu necessiti di un'intensità di 100 volte inferiore rispetto alla luce arancione per indurre lo stesso danno all'occhio. Non solo, la luteina ha anche un'azione antiossidante e antinfiammatoria, e questo sembra indicare un suo ruolo protettivo contro le uveiti, che sono infiammazioni dell'uvea, un'area posta tra la cornea e la sclera, che, se non curate, possono causare alterazioni anche permanenti della vista.
Data la presenza di potenti sostanze antiossidanti, il fiore del tagete protegge anche la pelle dai processi di invecchiamento e dai danni dei raggi UV. Estratti di tagete hanno mostrato, infatti, di contrastare l'azione dei radicali liberi e di stimolare la sintesi di collagene ed elastina, lasciando la pelle elastica e rigenerata.
Il fiore del tagete, sempre grazie all'eccezionale ricchezza in luteina, protegge dall'arteriosclerosi e riduce il rischio di degenerazioni cellulari. Ma il tagete, svolgendo una profonda azione antiossidante e antinfiammatoria, ha mostrato anche di ridurre la severità della colite ulcerosa, attenuando il rilascio di sostanze pro infiammatorie. In Sud Africa è stato segnalato l’uso delle foglie di Tagetes erecta nel trattamento del diabete mellito (8).
Il tagete si assume sotto forma di estratto e si trova incluso nella formulazione di diversi integratori pensati per il benessere della vista e della pelle come LUTEIN Z proposto da ERBORISTERIA ARCOBALENO (https://www.erboristeriarcobaleno.it/prodotto/lutein-z-30-capsule/). Spesso, in questi integratori il tagete è associato ad altri ingredienti come il mirtillo.
EFFETTI COLLATERALI
La lunga tradizione d’uso della Tagetes erecta nella medicina popolare di vari Paesi depone a favore della sua sicurezza. Tuttavia, non sono disponibili informazioni sufficienti per sapere se è sicura anche per periodi d’uso prolungati e/o ad alte dosi. Uno studio su larga scala non ha riscontrato effetti avversi degli integratori di luteina e zeaxantina assunti per 5 anni. L’unico effetto collaterale identificato è stato un ingiallimento della pelle considerato innocuo.
L’uso topico della Tagetes erecta è controindicato nei pazienti con ipersensibilità alle Asteracee (Compositae). I membri di questa famiglia includono l’ambrosia, i crisantemi, le calendule, le margherite e molte altre piante.
Poiché l’efficacia e la sicurezza della Tagetes erecta non è stata adeguatamente studiata nei bambini al disotto dei 12 anni e nelle donne in stato di gravidanza o allattamento, se ne sconsiglia l’uso a queste persone.
Fonte: https://magazine.x115.it/x115/tagetes-erecta/
Bibliografia
1. Fitomedicina Maya in Guatemala: la ricerca cooperativa può cambiare i paradigmi etnofarmacologici? (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27013096/)
2. Piante medicinali utilizzate nella Huasteca Potosina, Messico (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22750435/)
3. Esplorazione del fiore di Linn di Tagetes erecta per l'attività inibitoria dell'elastasi, dell'ialuronidasi e dell'MMP-1 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21843618/)
4. Piante medicinali tradizionali del deserto freddo del Ladakh, utilizzate contro disturbi renali e urinari (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18550306/)
5. Effetti antinocicettivi e antinfiammatori degli estratti solventi di Tagetes erectus Linn (Asteraceae) (https://www.ajol.info/index.php/tjpr/article/view/45224)
6. Piante medicinali utilizzate per curare la malaria in Madagascar (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1434686/)
7. Studio etnobotanico quantitativo di rimedi erboristici comuni utilizzati contro 13 categorie di disturbi umani a Mauritius (https://www.ajol.info/index.php/ajtcam/article/view/115420).
8. Indagine etnobotanica sulle piante medicinali utilizzate per gestire l'ipertensione e il diabete mellito di tipo 2 a Bitterfontein, provincia del Capo Occidentale, Sud Africa (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27780752/)
9. Kumari N, Cher J, Chua E, Hamzah H, Wong TY, Cheung CY. Association of serum lutein and zeaxanthin with quantitative measures of retinal vascular parameters. PLoS One. 2018 Sep 27;13(9):e0203868. doi: 10.1371/journal.pone.0203868. eCollection 2018.
10. Wu J, Ji X, Tian S, Wang S, Liu H. Ectopic expression of a Citrus kinokuni β-carotene hydroxylase gene (chyb) promotes UV and oxidative stress resistance by metabolic engineering of zeaxanthin in tobacco. 3 Biotech. 2018 Nov;8(11):450. doi: 10.1007/s13205-018-1440-7. Epub 2018 Oct 15.
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