Stefano Venier: il contributo dell’AD di Snam a “Macrotrends 2024 - 2025” di “HBR Italia”
Stefano Venier: in un contesto di fragilità e incertezze come quello attuale “il ruolo abilitante del gas naturale e delle sue versatili infrastrutture diventa centrale per garantire sicurezza energetica e flessibilità, elementi essenziali per accompagnare il cammino verso il Net Zero”.
“Superare approcci ideologici a favore di azioni concrete e pragmatiche è la chiave per il successo”: il contributo dell’AD di Snam Stefano Venier al rapporto “Macrotrends 2024 - 2025” di “Harvard Business Review Italia”.
Sicurezza energetica, transizione e nuovi equilibri: l’editoriale di Stefano Venier
L'instabilità dello scenario internazionale rende ancora più complesso il percorso verso la transizione energetica: lo scrive l’AD di Snam Stefano Venier nell’editoriale “Oltre la sicurezza energetica: i nuovi equilibri della transizione” pubblicato all’interno dello studio “Macrotrends 2024 - 2025” di “Harvard Business Review Italia”. L’AD di Snam pone l’attenzione sulla necessità di azioni “pragmatiche e concrete” e di “un maggiore coordinamento europeo, capace di attrarre investimenti, migliorare la competitività e accelerare la riduzione delle emissioni” per affrontare questa sfida. “In questo contesto, il ruolo abilitante del gas naturale e delle sue versatili infrastrutture diventa centrale per garantire sicurezza energetica e flessibilità, elementi essenziali per accompagnare il cammino verso il Net Zero”, scrive Stefano Venier su LinkedIn nel post in cui rilancia il suo contributo alla pubblicazione di “Harvard Business Review Italia”. L’invito quindi è a superare le ideologie a favore di “approcci science-based, tecnologicamente neutrali e attenti agli equilibri socio-economici”. È questa la chiave del successo per affrontare le incognite del futuro senza arretrare sul fronte degli impegni presi per la decarbonizzazione, spiega l’AD di Snam.
Stefano Venier: Snam verso un multi-level integration approach
Secondo Stefano Venier, è quindi oggi fondamentale individuare “nel minor tempo possibile soluzioni concrete e convincenti per superare le fratture cristallizzatesi attorno a conflitti militari e guerre commerciali, e ritrovare così – non per un vago idealismo, ma in seno all’azione – un senso dell’umanità intesa – finalmente – come progetto comune”. Nell’editoriale, l’AD si sofferma anche sulla vision di Snam: “Da tempo abbiamo ormai adottato una sorta di “multi-level integration approach”, puntando su infrastrutture a prova di futuro capaci di saldare esigenze di breve periodo (sicurezza e tenuta sociale) e obiettivi di lungo termine (transizione e decarbonizzazione). Lo facciamo attraverso il Piano strategico più ambizioso della nostra storia, che entro il 2027 dispiegherà 11,5 miliardi di euro di investimenti (26 se guardiamo al 2032), per la maggior parte assorbiti da corposi interventi di natura infrastrutturale ma dedicati anche a biometano, idrogeno, cattura e stoccaggio della CO2 ed efficienza energetica”. Essere un operatore multi-purpose è quindi la direzione in cui guarda Snam con una strategia di sostenibilità destinata ad ampliarsi ulteriormente, come evidenzia anche l’AD Stefano Venier: “Nel rinnovare l’impegno nel contrasto alle emissioni climalteranti, abbiamo infatti deciso di valorizzare ulteriormente la nostra capillare presenza sul territorio nazionale (500 cantieri aperti in media durante tutto l’anno) per tutelarne la biodiversità vegetazionale e faunistica, con l’obiettivo – entro il 2027 – di avere cantieri capaci di migliorare l’equilibrio complessivo, anche idrogeologico, degli ecosistemi attraversati”.
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