VARIE
Articolo

Spunti e idee per le elezioni con i migliori manifesti elettorali scovati in giro per il mondo

08/01/13

Colorati o in bianco e nero, con o senza fotografie, con slogan brevi o lunghi i manifesti elettorali sono una vera sfida per ciascun candidato alle elezioni. Molte volte però le idee sono sempre le stesse, spesso usate male, c’è parecchia omologazione e incapacità di differenziarsi dall’avversario. A parte alcuni casi che hanno fatto discutere.

In Messico Natalia Juarez ha lanciato la sua campagna elettorale decidendo di mettersi in topless sui manifesti elettorali insieme ad altre donne con un messaggio eloquente: "Ti sfido a costruire un nuovo progetto per una nazione senza pregiudizi". In Germania Vera Lengsfeld, candidata dell'Unione Cristiano Democratica alle elezioni federali tedesche nel settembre 2009, posa accanto a una immagine della sua leader di partito Angela Merkel scattata all'Opera di Oslo con lo slogan: "Abbiamo di più da offrire". Le elezioni sono più vicine ed è necessario prepararsi nel migliore dei modi per evitare di essere banali o di cadere in gaffe come è successo a Campomarino al candidato dell’Udeur Francesco Di Lena che ha scelto come sfondo la parte antica e il mare di un'altra città: Termoli!

Colorati, in bianco e nero, con foto o senza, con testi brevi o lunghi i manifesti elettorali sono una vera sfida per ogni candidato alle elezioni. A volte però le idee sono sempre le stesse, spesso usate male, c’è tanta omologazione e difficoltà di differenziarsi dall’avversario.

In Italia, però, sono molti i manifesti elettorali che negli anni hanno lasciato il segno. Dagli slogan più curiosi come quello di "Michele Dell'Utri, ma non sono parente" a Fabio Desideri "Diamo vita ai nostri desideri"; da quello di Vendola con "Tutti con Nichi Pugliamo l'Italia" a “Piemontesi. Non pirla. L'orgoglio, il Lavoro e la Cultura piemontesi non sono in vendita". E ancora “Non sono una escort ma mi candido lo stesso”, “Sarò sempre franco” per Franco Landella, "Prof. Fabrizio D'Addario, votatemi e non confondetemi"; Antonello Florio "Non finirà come al solito a tarallucci e vino" e il manifesto che ritrae il principe ranocchio che dice "Non credere alle favole. Scegli la certezza".

Dagli Stati Uniti poi vengono idee interessanti che, nel corso degli anni, hanno trovato spunti curiosi. La Library of Congress conserva gran parte dei manifesti che successivamente sono stati raccolti nel libro Presidential Campaign Posters: Two Hundred Years of Election Art. Tra i tanti troviamo Jimmy Carter ritratto come una specie di Gesù Cristo contemporaneo; Gerald Ford nei panni di Fonzie di Happy Days; Abraham Lincoln che pubblicizza pacchi di sigarette durante la campagna elettorale del 1859 e per finire il manifesto disegnato da Shepard Fairey per Barack Obama nel 2008 divenuta una delle immagini più simboliche in America ma costata all’artista 300 ore di servizi sociali, due anni e mezzo di libertà vigilata e a una multa di 2.500 dollari poiché accusato di violazione di copyrighte. Secondo l’Agenzia Associated Press, infatti, il suo manifesto “Hope”, sarebbe la rielaborazione di una imamgine del fotografo Mannie Garcia.

Marianna Alicino, ufficio stampa VotoClick



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
NovaStart di Michele Alicino
Responsabile account:
Michele Alicino (Responsabile pubblicazioni)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere