Sostituzione mutuo
Quando i tassi dei mutui scendono, può venire l'idea di sostituire il debito in corso con un mutuo più conveniente. Ma conviene davvero?
Per saperlo può essere utile fare due conti, infatti anche con differenze di 5 punti percentuali non è detto che sostituire il vecchio mutuo convenga. Anche se il tasso è importante non bisogna dimenticare che esso agisce sul capitale residuo e solo per il periodo rimanente. Al tempo stesso la sostituzione di mutuo implica l'intervento del notaio con costi globali piuttosto consistenti. Tra l'altro le spese non sono strettamente proporzionali all'importo di mutuo, incidendo in misura maggiore sulle cifre più piccole. Quindi affinché l'operazione sia vantaggiosa è necessario che il risparmio prodotto dalla riduzione del tasso di interesse sia maggiore delle spese di sostituzione. Calolare il risparmio potrebbe sembrare un operazione difficoltosa, in realtà basta sapere i costi indicativi e ipotizzare di stipulare un nuovo mutuo di importo pari al capitale residuo maggiorato di tutte le spese, con durata uguale a quella residua del mutuo da sostituire. Ovviamente il vantaggio si perde o addirittura si trasforma in perdita quando l'importo e/o la durata residua sono modesti. La sostituzione del mutuo può però essere un valido metodo per distribuire il rimborso su un periodo più lungo e giovare così alla qualità della vita. Sarà così possibile abbassare la rata, anche se ciò rappresenterà un aumento della spesa, talvolta cospicuo. La bontà della sostituzione del mutuo dipende quindi dalle singole esigenze personali. Con questi cosigli potrete ora sceglire come comportarvi con il vostro mutuo.
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