SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Sonno, sistema glimfatico e invecchiamento del cervello

Venerdì 21 marzo alle ore 21 in via Po 18 a Torino e in diretta web sul sito www.accademiadimedicina.unito.it seduta scientifica organizzata dall'Accademia di Medicina. Intervengono Alessandro Mauro, Alessandro Vercelli, Elena Tamagno e Lorenzo Priano.

FotoVenerdì 21 marzo 2025 alle ore 21 l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Sonno, sistema glimfatico e invecchiamento del cervello”. Dopo l’introduzione a cura di Alessandro Mauro, Professore di Neurologia, Università di Torino interverrà Alessandro Vercelli, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, Vice direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino e socio dell’Accademia di Medicina, Elena Tamagno, Professoressa Ordinaria di Patologia Generale, Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini", Istituto Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi (NICO) e Lorenzo Priano, Professore Associato di Neurologia, Dipartimento di Neuroscienze "Rita Levi Montalcini".

Alessandro Vercelli racconta come il sistema glimfatico, già identificato da Mascagni e poi dimenticato nel tempo, è stato recentemente riscoperto come sistema di “lavaggio del cervello” e potrebbe essere utilizzato per ridurre l’accumulo di molecole che sono alla base di alcune patologie neurodegenerative. Tale sistema sembra particolarmente efficace nel sonno.

Elena Tamagno considera come sempre più numerose evidenze scientifiche dimostrino come la qualità del sonno sia correlata non soltanto al benessere fisico complessivo ma possa influenzare la nostra salute mentale. Non solo la deprivazione di sonno (insonnia) ma anche la frammentazione del sonno sono da considerarsi come fattori di rischio per lo sviluppo della demenza poiché compromettono il funzionamento del sistema glimfatico.

Lorenzo Priano riflette sul sonno non come fenomeno passivo, bensì attivo: la “costruzione” ed il mantenimento di un sonno stabile dipende da complesse interazioni neuronali e numerosi fattori di regolazione. In un sonno disturbato con alterazione del sonno NREM, la riduzione di funzione glimfatica potrebbe favorire l’accumulo di sostanze di scarto pro-ossidanti ed il danno neuronale. Nel contesto delle malattie neurodegenerative (es. Malattia di Alzheimer), l'alterazione dei sistemi che regolano il sonno potrebbe quindi contribuire alla progressione della malattia.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’aula magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 sia in diretta web al link riportato sul sito www.accademiadimedicina.unito.it.

La registrazione dell’incontro verrà pubblicata sul sito dopo qualche giorno.



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