Rapporto del Ministero: calano i ricoveri, cresce l’attività ambulatoriale

Si conferma anche nel 2009 il calo dei ricoveri ospedalieri e delle giornate di degenza. Secondo il Rapporto sulle attività di ricovero ospedaliero, pubblicato dal ministero della Salute, sono stati oltre 11 milioni i pazienti dimessi e 73 milioni le giornate di degenza, segnando una riduzione di circa 500 mila ricoveri (cioè -3,66%rapporto ministero salute per i dimessi) e 2 milioni di giornate rispetto al 2008.

Il calo più consistente, quasi -9%, si è avuto nell’attività per acuti in day hospital, coerentemente con la forte spinta al trasferimento verso il regime ambulatoriale. Scende anche il day hospital riabilitativo (-3,6%), mentre aumenta leggermente la riabilitazione in regime ordinario. Mantiene il suo trend decrescente l’attività per acuti, mentre l’attività di lungodegenza rimane stabile più o meno.
In particolare dal 2001 al 2009 sono diminuiti i ricoveri ordinari di un giorno ed è tornato a ridursi anche il day hospital dopo il picco del 2004-2006. Segno che, secondo il rapporto, “c’è stato uno spostamento verso il regime ambulatoriale, e quindi un aumento dell’appropriatezza dell’erogazione dell’assistenza sanitaria”. Anche i ricoveri con Drg chirurgico tra il 2001 e 2009, superiori a un giorno, sono scesi del 10%. Le principali cause di ricovero sono il parto e i problemi cardiocircolatori.
Circa la riabilitazione nel 2009 ci sono stati 295.441 ricoveri ordinari, con un +1,3% rispetto al 2008. A erogare l’attività in regime ordinario sono gli istituti privati accreditati (con il 50,7%), seguiti da Irccs privati e fondazioni private (15,1%), ospedali a gestione diretta (13,8%) e aziende ospedaliere (10,3%); in regime diurno aziende ospedaliere, ospedali a gestione diretta, Irccs privati e fondazioni private e case di cura private accreditate si dividono quasi equamente circa l’80% delle dimissioni. La degenza non supera quasi mai 60 giorni, e la durata media è di 27,7 giorni. I ricoveri in Lungodegenza sono aumentati dell’1% e sono stati erogati da ospedali a gestione diretta (42,3%) e case di cura private accreditate (45,9%).

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