Quote rosa in Piemonte, il pubblico non resti indietro rispetto al privato
È iniziata questa mattina, in Commissione Bilancio al Consiglio Regionale, la discussione sulla proposta di legge di Sinistra Ecologia Libertà che istituisce quote rosa per le nomine regionali. Questa proposta prevede il rispetto di una quota del 40 per cento di presenze di donne nelle nomine effettuate da Giunta e Consiglio.
È iniziata questa mattina, in Commissione Bilancio al Consiglio Regionale, la discussione sulla proposta di legge di Sinistra Ecologia Libertà che istituisce quote rosa per le nomine regionali. Questa proposta prevede il rispetto di una quota del 40 per cento di presenze di donne nelle nomine effettuate da Giunta e Consiglio.
Ieri Pirelli ha rinnovato il proprio consiglio di amministrazione nominando tre donne. In una nota il Presidente del Gruppo Marco Tronchetti Provera ha esplicitamente dichiarato di voler accelerare sulle quote rosa, anche in assenza dell’attesa legge nazionale bipartisan.
Proprio la mancata approvazione, ad oggi, della legge nazionale ci fa spingere perché il Piemonte si doti di una legislazione regionale sul tema che regoli le nomine di propria competenza. Auspichiamo che il pubblico non resti indietro rispetto al privato su un tema così importante.
In Italia, negli organismi dove le nomine spettano agli enti pubblici, la presenza di donne rimane scarsa e sensibilmente inferiore ai valori riscontrabili in altri paesi, non solo europei. La Regione Piemonte purtroppo non si differenzia dal contesto nazionale, con una percentuale di nominate intorno al 20%.
Con l’approvazione di questa legge, Il Piemonte potrebbe rappresentare un’avanguardia virtuosa sul fonte delle pari opportunità.
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