Paolo Arrigoni: strumenti e investimenti per la riqualificazione energetica
All’evento di AGICI, Paolo Arrigoni ha presentato le strategie del GSE per ridurre consumi, emissioni e dipendenza energetica attraverso strumenti vecchi e nuovi.
Paolo Arrigoni è intervenuto all’evento di AGICI su tematiche riguardanti l’efficientamento energetico e ha parlato delle misure che il GSE lancerà per riqualificare dal punto di vista energetico gli alloggi residenziali pubblici e privati, in vista della direttiva europea “Case Green”.
Paolo Arrigoni sull’importanza dell’efficientamento energetico
In occasione dell’evento “L’Efficienza Energetica cambia pelle: nuove policy e strategie per una transizione competitiva”, organizzato da AGICI lo scorso 2 aprile a Milano, è intervenuto il Presidente del GSE Paolo Arrigoni. L’energy efficiency first è stato uno dei concetti cruciali toccati dal manager: una riduzione dei consumi che possa portare a una diminuzione delle emissioni, dei consumi finali e della dipendenza energetica, con una maggiore efficienza. Per raggiungere questo obiettivo, ad alcuni sistemi di sostegno già usati in passato, come i certificati bianchi, “si affiancano strumenti nuovi o rinnovati: transizioni 5.0, che serve per la transizione energetica e digitale per le imprese; il conto termico che sta evolvendo alla versione 3.0 — ha aggiunto Paolo Arrigoni — che si estende anche al settore terziario, agli enti del terzo settore che non erano fino ad oggi coperti”.
Paolo Arrigoni: il ruolo del GSE per la riqualificazione energetica dell’edilizia
Uno dei prossimi interventi del GSE è rappresentato da Missione 7 Investimenti 17, per cui sono previsti 1,4 miliardi di euro “per la riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e di alloggi privati posseduti da famiglie a basso reddito”, ha evidenziato Paolo Arrigoni. Per adempiere alla nuova direttiva europea “Case Green”, il manager ha auspicato un nuovo strumento di incentivazione per il comparto residenziale, che “oggi è rappresentato dall’ecobonus, che conferma la percentuale del 50% sulle abitazioni principali, ma vede un 36% con una riduzione sulle seconde case”. Al momento, sono al lavoro numerosi tecnici appartenenti sia al MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sia al MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, per intercettare le giuste misure per adempiere alla direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) e, ha concluso Paolo Arrigoni, “intervenire su un patrimonio immobiliare residenziale italiano che per il 75/70% vede gli alloggi in classe E, F, G e che hanno bisogno effettivamente di interventi significativi”.