Nasce l’Associazione PARI: un evento per presentare il suo Manifesto
Lunedì 3 febbraio dalle 17:00 alle 19:15 - a seguire un aperitivo fino alle 20:30 STEP FuturAbility District (Piazza Adriano Olivetti 1, Milano)
PARI. Insieme contro la violenza di genere prosegue le sue attività con l’evento di lunedì 3 febbraio a Milano all’interno di STEP FuturAbility District, lo spazio di connessione con il futuro in Piazza Adriano Olivetti 1, per presentare il Manifesto e la neonata Associazione PARI.
Partendo da una ricerca condotta da Jointly, che ha esplorato le azioni concrete messe in campo dalle aziende per affrontare la violenza di genere sono partiti i tavoli di lavoro che, negli ultimi mesi, hanno coinvolto attivamente i referenti delle organizzazioni del network PARI, con l’obiettivo di elaborare linee guida condivise per intervenire contro la violenza di genere nelle dinamiche quotidiane delle imprese e, più in generale, delle comunità di cui sono parte.
Il frutto di queste riflessioni è stato racchiuso in un Manifesto, un documento che non si limita solo a esprimere l’impegno del network, ma traccia un percorso concreto per affrontare la violenza di genere, nei luoghi di lavoro e non solo. Il Manifesto segna così l’inizio di una nuova fase, con azioni future che prenderanno vita anche grazie alla creazione della nuova Associazione PARI.
Il Manifesto, l’Associazione e le riflessioni emerse nei tavoli di lavoro saranno al centro dell’evento pubblico organizzato dal network PARI, che si terrà a Milano lunedì 3 febbraio dalle 17:00 alle 19:15 e a cui seguirà un aperitivo fino alle 20:30.
L’Associazione PARI
Per proseguire il lavoro iniziato nei mesi scorsi che ha visto coinvolto un ampio network di organizzazioni contro la violenza di genere nasce l’Associazione PARI, un’iniziativa no-profit con l’obiettivo di intervenire in modo strutturato contro la violenza di genere, attraverso una rete che coinvolge aziende, istituzioni e realtà locali. La struttura associativa comprende un consiglio direttivo e un organo operativo che coinvolgono le aziende e le realtà partner in modo diretto e attivo. L’approccio dell’Associazione PARI non si limita a sensibilizzare, ma punta a creare un impatto profondo e duraturo, attraverso formazioni, eventi, policy, contenuti editoriali e un osservatorio permanente.
La formazione è uno degli strumenti principali attraverso cui l’Associazione PARI interverrà, realizzando contenuti, eventi e sessioni formative per sensibilizzare, educare e responsabilizzare le organizzazioni associate e le persone che ne fanno parte. Inoltre, promuoverà l’adozione di politiche interne nelle organizzazioni, definendo linee guida e raccogliendo best practices.
Per portare il cambiamento dai luoghi di lavoro alla società, organizzerà anche eventi e attività per stimolare il dibattito pubblico, coinvolgendo esperti, aziende e rappresentanti della cultura in momenti di riflessione collettiva.
In questo senso, tra i progetti dell’Associazione PARI, c’è anche quello di sviluppare un’accurata attività di divulgazione editoriale, con contenuti pensati per sensibilizzare e fare cultura sui temi legati alla violenza di genere. Infine, l’Associazione si pone l’obiettivo di istituire un osservatorio permanente che monitori i numeri e la percezione del fenomeno e misuri l’efficacia delle azioni intraprese.
L’Associazione PARI ambisce a diventare quindi un punto di riferimento per tutte le realtà che vogliono fare la differenza e invita tutti coloro che condividono questo impegno a unirsi e a lavorare insieme per una società più giusta e inclusiva.
Il Manifesto
Per raccontare questo impegno verso il futuro e valorizzare il lavoro svolto dal network nel corso dell’autunno 2024, è nato il Manifesto di PARI: sette punti che rappresentano l’inizio di un percorso per l’Associazione e un metodo per affrontare la violenza di genere nei luoghi di lavoro e nella società, sette punti che sono diventati anche un contenuto editoriale e divulgativo che vuole fare cultura.
Il Manifesto è stato redatto con la curatela editoriale di Holden Studios e con il contributo autoriale della scrittrice Valeria Parrella e del filosofo Andrea Colamedici, che hanno scritto due capitoli del testo. Diviso in sette capitoli, il Manifesto interpreta attraverso linguaggi e punti di vista diversi i sette punti emersi durante il lavoro del network nell’autunno del 2024.
Il primo capitolo è dedicato alla constatazione che le aziende abbiano un ruolo fondamentale non solo come attori economici ma anche come attori sociali e che debbano promuovere una rete capillare che parte dai luoghi di lavoro e che si estende a ogni livello della società. Per fare questo, è necessario conoscere il contesto della violenza di genere raccogliendo dati e mettendosi in ascolto. Sull’importanza di studiare le cause e le manifestazioni del fenomeno per comprenderlo nella sua complessità si sofferma il secondo capitolo, che spiega l’importanza dei dati e di avvalersi di enti di ricerca e associazioni non-profit autorevoli, alimentando una nuova consapevolezza basata sull’informazione. Con la veste grafica di un fumetto realizzato da Carolina Lemmi, il terzo capitolo è dedicato alla rappresentazione di tutti gli stereotipi, gli squilibri di potere e i modelli relazionali che alimentano ogni forma di violenza: fisica e sessuale, verbale, psicologica ed economica. Proprio a fronte di questi pregiudizi e delle sbagliate abitudini, è necessario intervenire con contenuti, eventi e percorsi formativi per sensibilizzare e responsabilizzare uomini e donne, di cui si parla nel quarto capitolo, per diffondere consapevolezza nelle comunità lavorative, familiari e sociali e investire nell’educazione delle nuove generazioni. Fondamentale per promuovere un vero cambiamento è anche l’utilizzo di un linguaggio capace di riflettere il futuro che desideriamo, non il presente in cui ci troviamo, come scrive Valeria Parrella nel quinto capitolo del Manifesto. In questo senso risulta centrale la riflessione che porta avanti il capitolo sei sull’adozione di policy interne alle aziende e ai luoghi di lavoro per prevenire, gestire e contrastare la violenza di genere. Infine, secondo le parole di Andrea Colamedici nell’ultimo capitolo, per costruire un futuro libero dalla violenza è necessario promuovere un’alleanza tra i generi basata sulla creazione di una nuova cultura delle emozioni che superi le differenze di genere imposte da stereotipi e condizionamenti sociali.
Il Manifesto sarà scaricabile da lunedì 3 febbraio al seguente link: https://www.feltrinellieducation.it/pari-insieme-contro-la-violenza-di-genere
Il programma del 3 febbraio
L’evento avrà inizio alle 17:00 con un monologo della scrittrice Valeria Parrella su Artemisia Gentileschi, una delle pittrici più importanti del Barocco italiano. A seguire ci sarà la presentazione dell’Associazione PARI, con l’introduzione del suo Consiglio Direttivo, del Presidente Fabrizio Rutschmann, della Vice Presidente Federica Santini e della Direttrice Generale Francesca Devescovi, e il racconto del piano d’azione 2025. Successivamente, dalle 17:35 alle 18:05, saranno esposti i sette punti fondamentali del Manifesto coinvolgendo esponenti di Italgas, Jointly, Salp, Hera, Mediobanca, Capgemini. Alle 18:05 Luca Capone, Segretario dell’Associazione e coordinatore per PARI del tavolo di lavoro sulle policy, presenterà le linee guida elaborate in questi mesi in tema di policy interne da adottare contro la violenza di genere. Dalle 18:20 alle 19:15 ci sarà un incontro interattivo, dal titolo Ma cosa ho fatto? Percorso per diventare uomini nuovissimi, a cura dei filosofi Andrea Colamedici e Lorenzo Gasparrini.
L’evento si concluderà con un aperitivo dalle 19:15 alle 20:30 per creare l’occasione di rafforzare le relazioni tra i partecipanti e offrire un ulteriore momento di riflessione comune sui temi discussi.
PARI. Insieme contro la violenza di genere è un’associazione fondata da ATM, Astrazeneca e Alexion, Capgemini, Fastweb, Gruppo Feltrinelli, Hera, Italgas, Jointly, Kering Foundation, Mediobanca, Prysmian, Salp, Snam e Trenord. Con il sostegno di E.ON, Pirelli e Saipem e la sottoscrizione di altre 7 organizzazioni. La direzione generale è di Feltrinelli Education.
Il consiglio direttivo è composto da:
Fabrizio Rutschmann per Snam - Presidente
Federica Santini per Trenord - Vice Presidente
Céline Bonnaire per Kering Foundation - Consigliere
Fabrizio D'Alessio per Salp - Consigliere
Stefano Dedola per Gruppo Feltrinelli - Consigliere
Luciana De Laurentiis per Fastweb - Consigliere
Olimpia Di Venuta per Mediobanca - Consigliere
Claudia Donadon per Astrazeneca - Consigliere
Peter Durante per Italgas - Consigliere
Cinzia Farisè per Prysmian - Consigliere
Alessandra Galeotti per Hera - Consigliere
Daniela Leotta per E.ON - Consigliere
Alessandra Miata per Capgemini - Consigliere
Francesca Rizzi per Jointly - Consigliere
Simona Zandonà per ATM - Consigliere