Lesioni da pressione: gli studi più recenti sulle superfici antidecubito spiegati da Service Med
Service Med, business unit del Gruppo MedicAir, è l’azienda leader nel rental delle superfici antidecubito e sui processi di sanificazione e opera dal 1992 nell’ambito dei dispositivi medici classificati antidecubito. Di recente, la letteratura riguardante il trattamento delle lesioni da pressione (piaghe da decubito) ha subito una profonda revisione: ecco le conclusioni a cui sono arrivati gli ultimi studi pubblicati in materia.
Milano, gennaio 2025 – Le lesioni da pressione sono tra le principali complicanze che si trovano ad affrontare i pazienti fragili allettati. Fortunatamente, oggi esistono superfici antidecubito con un’eccellente efficacia clinica, come confermano anche i professionisti di Service Med, azienda che dal 1992 opera nell’ambito del rental delle superfici antidecubito, processi di sanificazione dei dispositivi medici e di ausili e che fa parte del Gruppo MedicAir, leader nel settore dell’Home Care.
Come spiegano gli specialisti di Service Med le superfici antidecubito, che oggi si trovano in commercio realizzate con diverse tecnologie, sono Dispositivi Medici che permettono di ottimizzare la pianificazione dell’assistenza sanitaria al paziente a rischio di sviluppare lesioni da pressione, migliorando anche il lavoro dei professionisti sanitari. Le superfici antidecubito possono declinarsi in letti articolati integrati, sovramaterassi e superfici antidecubito completamente sostitutive del materasso standard, che si diversificano per altezza, per i materiali e per caratteristiche tecniche, così da adattarsi alle specifiche esigenze di ogni paziente.
Gli studi sull’efficacia clinica delle superfici antidecubito, tuttavia, non si fermano, tanto che di recente, è stata condotta una mirata revisione della letteratura in materia, sulle principali banche dati e riviste specializzate, in modo da aiutare gli operatori sanitari a orientarsi nella scelta dei dispositivi più adatti alle diverse condizioni cliniche del paziente fragile senza però dimenticare il grado di comfort che ciascuna tipologia di presidio è in grado di offrire.
Il risultato di questa revisione non è stato tuttavia significativo, anche se, alla luce dei più recenti studi, è possibile affermare che, sempre tenendo conto dei bisogni e delle preferenze dei pazienti, le superfici ad aria sarebbero più performanti e vantaggiose rispetto a quelle in schiuma viscoelastica o in poliuretano standard. È dunque fondamentale, sottolineano gli specialisti di Service Med, che la ricerca nel campo dell’efficacia clinica delle superfici antidecubito prosegua, ponendosi come obiettivo principale la prevenzione delle lesioni da pressione e il miglioramento dei servizi di assistenza e della qualità della vita dei pazienti.
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