La Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado di Lecce annulla avvisi di accertamento per 600mila euro
la sentenza penale di assoluzione fa stato anche nel giudizio tributario. Se il contribuente è assolto nel giudizio penale dall’accusa di emissione di fatture per operazioni non deve pagare l’accertamento del Fisco.
Con quattro sentenze della C.G.T. di Secondo Grado di Lecce – Sezione 23 –, comunicate oggi, sono state accolte le eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani ed hanno accolto gli appelli ed hanno totalmente annullato i quattro avvisi di accertamento notificati per gli anni 2013 e 2014 alla Società ed al Socio (per un totale complessivo di oltre 600.000 euro).
In particolare, i Giudici hanno stabilito che:
“Nella specie, non vi è dubbio, inoltre, che i fatti posti alla base dell’avviso di accertamento emesso nei confronti della società ed impugnato nel presente giudizio siano gli stessi fatti oggetto dell’imputazione penale dalla quale il legale rappresentante è stato definitivamente assolto, alla luce di quanto sopra evidenziato, avendo il giudice penale espressamente escluso l’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti contestate alla società appellante ritenendo che le stesse riguardassero approvvigionamenti di carburante verosimilmente utilizzato per far operare il parco mezzi delle due società nell’ambito dei rapporti contrattuali assunti con ENEL.
Ne consegue che, spiegando la sentenza penale di assoluzione efficacia di giudicato nell’ambito del presente giudizio con riferimento all’esistenza dei medesimi fatti posti a base delle riprese fiscali (in forza del terzo comma dell’ art 21 bis citato), deve ritenersi, anche con riferimento al giudizio tributario, che tali fatti non sussistono, con la conseguenza che l’avviso di accertamento deve essere annullato, con assorbimento di tutti gli altri motivi d’impugnazione.”
Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono principi importanti che hanno un rilievo nazionale perché ribadiscono che la sentenza penale di assoluzione fa stato anche nel giudizio tributario, alla luce della normativa nel frattempo intervenuta.