La città che brucia …per CleaNap
La guerrilla di civiltà non è finita. Ora anche un libro a sostegno di CleaNap
Una città sommersa dall’immondizia, la vita politica e civile regolata dalle mafie, la popolazione costretta a fuggire, un gruppo di ragazzi che non si arrende. Realtà o finzione?
C’è un filo conduttore che lega le vicende narrate ne La città che brucia (Zerounoundici Edizioni), il nuovo romanzo di Marcello Peluso, e la tenace attività di “guerrilla di civiltà” condotta dai ragazzi di CleaNap (www.cleanap.wordpress.com), i volontari che hanno iniziato la loro avventura incontrandosi per pulire, arredare e migliorare le piazze di Napoli come atto di protesta estremo, positivo e attivo, e che oggi si impegnano a 360 gradi in attività volte a sottrarre la città dal degrado e dalla sporcizia:lezioni di compostaggio, eco-orienteering, flash mob per la riduzione rifiuti ecc.
Nata dall’iniziativa di Emilina Mellone, il movimento, apartitico e privo di ogni etichetta ideologica, ha coinvolto pian piano sempre più persone tanto da divenire oggi un’associazione senza scopo di lucro. E’ una guerra per la civiltà e non una guerra di civiltà che mostra la parte più bella e pulita di Napoli.
Arrendersi e pensare ad un futuro senza speranza significa pensare ad un futuro dove interessi e mafie hanno vinto. Ma come sarebbe un futuro senza speranza?
Nel romanzo La città che brucia (www.lacittachebrucia.it), Jenny e Mario, due sedicenni nati e cresciuti nel ventre di una città ridotta a discarica a cielo aperto e territorio di guerra, abbandoneranno le caverne del Sottosuolo, dove la popolazione è costretta a vivere, per scoprire chi ha ridotto quel paradiso in un inferno. In Superficie conosceranno il vero volto dei nuovi padroni, “loro”, che hanno imposto la propria legge del terrore, vietando la parola perché non possa divenire mezzo di ribellione e rivolta.
Metafora di un futuro in cui hanno vinto le mafie, il libro assume un significato simbolico se letto alla luce della resistenza attiva svolta da CleaNap in una città troppe volte alla ribalta dei media per spiacevoli avvenimenti di cronaca e per l’emergenza rifiuti.
L’intento è anche quello di innescare un circolo virtuoso di consapevolezza e legalità. Per questo motivo, e mai come in questa circostanza, l’unione fa la forza e l’acquisto del libro contribuirà a finanziare le attività di CleaNap.
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