I consigli di Jobiri per riconoscere un ambiente di lavoro tossico
Trascorriamo gran parte del tempo a lavoro e quando questo diventa fonte di stress, ansia, demotivazione e, in generale, di infelicità, è importante agire subito per evitare una vera e propria sindrome di burnout. Molto spesso, infatti, capita che un ambiente di lavoro tossico possa causare un livello di stress tale da avere un impatto negativo non solo su se stessi, ma anche sulle persone che stanno intorno. Come riconoscere un ambiente di lavoro tossico e mettere in atto le azioni giuste per uscire da una situazione del genere? Jobiri, il primo consulente di carriera digitale basato su AI, propone consigli e strategie per riconoscere un ambiente di lavoro tossico e migliorare la tua situazione professionale.
Lavorare in un ambiente sano soddisfa quel concetto di sicurezza psicologica che tutti noi vogliamo appagare. La sicurezza psicologica è stata definita da alcuni studiosi come “l’atmosfera in cui le persone riescono a mostrare ed impiegare se stesse in un’attività, senza paura delle possibili conseguenze”.
Un ambiente di lavoro può dirsi sano nel momento in cui è presente questa sicurezza psicologica: si tratta di un ambiente che, libero dal pregiudizio, dai giudizi e aperto alla crescita personale e professionale, favorisce produttività, serenità e maggiore creatività dei dipendenti.
Al contrario, quando viene a mancare una sicurezza del genere, si parla di ambiente di lavoro tossico. Come riconoscere un ambiente di lavoro tossico? Gli esperti di Jobiri hanno individuato 10 segnali che permettono di identificare un ambiente lavorativo malsano e dannoso per la salute fisica e soprattutto mentale dei dipendenti:
1) Mancanza di supporto
In un ambiente di lavoro sano, i colleghi e i superiori dovrebbero fornire sostegno emotivo, professionale e risorse per il successo individuale e collettivo. La mancanza di supporto può far sentire i dipendenti isolati e poco apprezzati.
2) Eccessivo carico di lavoro
Un carico di lavoro insostenibile può portare a stress, esaurimento e una ridotta qualità del lavoro. Quando i dipendenti sono costantemente sopraffatti da un numero eccessivo di compiti o scadenze irrealistiche, l’ambiente di lavoro diventa tossico.
3) Elevato turnover di dipendenti
Un alto tasso di rotazione del personale è un evidente segnale di insoddisfazione dei dipendenti nei confronti del proprio lavoro e, in generale, dell’azienda.
4) Leadership inadeguata e inefficiente
Una leadership debole o inefficace può portare a una mancanza di guida, visione e supporto per i dipendenti. Questo può generare incertezza, confusione e disconnessione all’interno dell’organizzazione.
5) Mancanza di equità, mobbing e atteggiamenti negativi
Un ambiente di lavoro tossico può essere caratterizzato da disparità nelle opportunità, comportamenti intimidatori o vessatori (mobbing) e atteggiamenti negativi tra i colleghi.
6) Scarse opportunità di crescita
La mancanza di opportunità di sviluppo e crescita professionali all’interno dell’azienda può portare ad un appiattimento di conoscenza dei dipendenti dovuto alla totale mancanza di occasioni per acquisire nuove skills o per avanzare nella propria carriera.
7) Mancanza di comunicazione
Una comunicazione inefficiente o del tutto assente in azienda e all’interno dei team porta a numerosi e continui fraintendimenti ed incomprensioni che generano confusione e mancanza di trasparenza.
8) Insonnia ed eccessivo stress
Un ambiente di lavoro tossico contribuisce a creare livelli insostenibili di stress che possono avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica dei dipendenti, inclusa la mancanza di sonno o altro.
9) Conflitto con la tua etica e i tuoi valori
Un ambiente di lavoro che promuove comportamenti o decisioni che vanno contro i tuoi principi e valori etici, può causare sicuramente un forte conflitto interiore nei dipendenti. Tale conflitto non è sicuramente positivo e rappresenta un campanello d’allarme da tenere fortemente in considerazione.
10) Mancanza di fiducia tra e verso i dipendenti
La mancanza di fiducia tra e verso i dipendenti è un altro segnale evidente della presenza di un ambiente di lavoro tossico. Se c’è competizione, invidia e in generale stati d’animo negativi, non ci potrà mai essere collaborazione e quindi fiducia nei confronti delle capacità e della professionalità degli altri. Stesso discorso vale se anche il datore di lavoro non si fida dei suoi collaboratori.
Come affrontare un ambiente di lavoro tossico
1) Comunica apertamente con il tuo capo e i tuoi colleghi
Parla delle tue preoccupazioni e del tuo disagio con i colleghi e il tuo datore di lavoro in modo aperto e rispettoso. Comunicare, secondo Jobiri, vuol dire essenzialmente tentare di correggere i comportamenti negativi che stanno generando questa situazione. Come? Provare a restare in un ambiente lavorativo tossico non significa, infatti, accettare passivamente atteggiamenti deleteri, ma tentare piuttosto, nel tuo piccolo, di mettere in atto una serie di azioni come:
- disinnescare i pettegolezzi
- comunicare sempre con i tuoi colleghi e far notare loro quando pronunciano nei tuoi confronti parole offensive o poco corrette
- ascoltare e dare conforto ai tuoi colleghi
- discutere le tue esigenze e i tuoi obiettivi con il tuo capo senza timore
- se necessario, far presente alle risorse umane la mancanza di politiche inclusive all’interno dell’organizzazione.
2) Esplora nuove opportunità
Se anche dopo aver messo in pratica gran parte delle azioni consigliate sopra la tua situazione non cambia né migliora, l’unica opzione da prendere in considerazione è quella di esplorare nuove opportunità di lavoro. Ma, attenzione: trovare il lavoro perfetto non è sempre facile e porta sempre con sè la paura della novità e del cambiamento. Essere disposti a valutare compromessi, mettendo sul piatto della bilancia i pro e i contro è sicuramente il primo passo per prendere una decisione consapevole e serena.
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