Imballo eco-sostenibile per le spedizioni de l'e-commerce
Ormai è quasi impossibile trovare qualcuno al di sotto dei 50 anni che non abbia mai effettuato un ordine su un sito internet. Se anche tu hai tra i 18 e i 50 anni c'è una probabilità che sfiora l'85% che almeno una volta hai cliccato sul bottone di acquisto per qualcosa che ti piaceva o di cui sentivi il bisogno.
In effetti non c'è che dire: mentre sei seduto sul divano di casa e puoi navigare tra mille negozi, prima o poi ti viene la tentazione di fare un acquisto, anche solo per placare quel desiderio di appagamento dopo una giornata come le solite in cui hai fatto ciò che dovevi ma non ti si è attivata l'adrenalina.
L'e-commerce in Italia sta crescendo progressivamente ogni anno anche se ancora è lontano dai risultati raggiunti in paesi come l'Inghilterra in cui il consumatore ricorre agli acquisti online mediamente 4 volte in più rispetto agli standard nostrani.
Di certo si tratta di una modalità di acquisto in constante crescita e con la quale ogni imprenditore dovrà confrontarsi.
Un aspetto molto importante è quello legato agli aspetti logistici dell'e-commerce. Non basta infatti avere il prodotto giusto per il cliente ma occorre consegnarlo nel tempo più rapido possibile e nel modo a minor impatto ambientale.
Una domanda che in pochi si pongono infatti è dove finiscono tutti i pacchi una volta che il cliente ha ricevuto l'ordine e recuperato l'oggetto acquistato dalla scatola?
Domanda interessante anche alla luce delle regole sulla raccolta differenziata dei rifiuti, ormai divulgata e utilizzata in tutta Italia.
Il venditore professionale si accerterà che l'imballo dell'oggetto che va a spedire, sia tale da poter essere smaltito con facilità dal cliente e sopratutto tenendo conto della massima sicurezza per l'ambiente.
Facciamo un esempio: viene spedito un libro confezionato in una scatola di cartone, con all'interno polistirolo per evitare contraccolpi all'oggetto; il tutto sigillato con nastro adesivo in pvc.
Se si volesse fare una raccolta differenziata ad hoc, il cliente finale dovrebbe separare cartone, nastro adesivo e polistirolo, quindi riporre il cartone nel box della carta e portare polistirolo e nastro adesivo in pvc all'isola ecologica più vicina. Questo perché in linea generale si tratterebbe di rifiuti da poter conferire nel secco indifferenziato ma nella realtà si tratta di rifiuti speciali che andrebbero trattati separatamente per un corretto smaltimento.
La probabilità che il cliente finale porti i suoi imballi da e-commerce all'isola ecologica già separati sono estremamente basse.
Il problema può essere risolto a monte dal venditore professionale. Come?
Imballando i propri prodotti in scatole di cartone (e qui nessuna differenza), utilizzando come materiale di riempimento pezzetti morbidi derivati dall'amido di mais che fanno lo stesso servizio del polistirolo ma in fase di smaltimento si decompongono con l'acqua senza lasciare alcun rifiuto tossico e possono essere smaltiti tranquillamente nell'indifferenziato secco.
Per chiudere il pacco invece si può utilizzare un nastro di carta che una volta separato dal pacco può anch'esso essere smaltito nell'indifferenziato secco.
Quando facciamo acquisti online prestiamo quindi attenzione e diamo valore al venditore che investe in un imballo eco-sostenibile.
Il vantaggio sarà per tutti perché un ambiente sano ci mette in condizione di vivere una vita sana.
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