ECONOMIA e FINANZA
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Il pensiero sulla crisi di Federico Prestileo, CEO di Effepierre-.(Luglio 2009)

15/07/09

Darci dentro, lavorare bene e crederci, coinvolgendo tutta la squadra...

D: Ogni giorno ci si confronta con clienti, fornitori, gente qualunque e ormai da mesi, l'argomento ricorrente è lo stato di crisi dell'economia Europea. Come avete affrontato la situazione in Effepierre? R: La nostra filosofia parte dal presupposto che solo lavorando sodo e bene si può avere successo. La nostra organizzazione è totalmente dedicata alla soddisfazione della clientela e per far questo si avvale solo di partners che nel tempo hanno saputo meritarsi la nostra fiducia.
Abbiamo sempre ritenuto che l'intenzione delle grandi aziende del settore, di monopolizzare il mercato, prima o poi si sarebbe rivoltata contro e così è stato. Una piccola/media azienda come la nostra, sa velocemente fare la sintonia fine dei programmi ed adattarsi velocemente alle necessità espresse dal mercato.
Mentre i grandi operatori sono stati costretti negli ultimi tempi a concentrarsi solo e soltanto sulla riduzione dei costi ed in primis, del personale, noi siamo stati molto attivi, incontrato parecchi clienti e diversi tra questi hanno deciso, pur in un contesto delicato, di lasciare i vecchi grandi fornitori per passare da noi, contando sul supporto esemplare fornito dai nostri collaboratori, così come su di un servizio qualitativo di altissimo livello a prezzi concorrenziali.
D: Ritiene che il punto di svolta sia ormai alle porte? R: Penso sia quasi giunto il momento di ragionare nuovamente su di una crescita controllata, anticipando gli eventi del mercato e soprattutto cercando di accaparrarsi le migliori forze lavorative oggi disponibili sul mercato, ciecamente abbandonate dai grandi gruppi, sempre più rimasti senza ossatura e memoria storica in azienda.
Ci sono parecchi elementi validissimi, disoccupati, così come tantissimi ottimi collaboratori, che stanno pensando di lasciare le loro multinazionali per integrarsi in realtà più piccole, ma notevolmente più solide e sagge.
D: Effepierre Logistics offre principalmente servizi di spedizione dall’Italia per l’Estero. Ci sono dei mercati che stanno riprendendosi più velocemente di altri? R: L’essere attivi in diversi segmenti di attività con le più specialistiche tipologie di mezzi, come cisterne, silos e frigoriferi, ci ha permesso di avere un buon termometro della situazione generale. Il mondo della chimica, nel mese di giugno è ritornato per noi su volumi molto interessanti, addirittura superiori rispetto al giugno 2008, così come il settore alimentare, di prodotti deperibili, che è stato solo sfiorato dalla crisi, ma non ha mai subito grosse diminuzioni negli scambi. Lentamente si comincia a rivedere inoltre una piacevole ripresa anche nel mondo legato all’automotive.
D: Negli ultimi dieci anni le operazioni di merger & acquisitions sono state parecchie; Lei ha definito in passato la crescita dei grandi Gruppi, cieca e spinta solo dalle mire di potere del management. E' sempre di questa opinione?
R: Con i dovuti distinguo, si. Le multinazionali del settore e non solo, seppur guidate da bravi managers, spesso seguono pedissequamente gli indottrinamenti dei Board e dei consulenti, senza intervenire con sufficiente rapidità al mutare degli umori di mercato. Un ciclo di M&A di una grande multinazionale dura mediamente 5 anni. Non è raro che l'obiettivo prefissatosi 5-6 anni prima, risulti essere del tutto anacronistico una volta realizzato.
D: Quali misure auspica vengano intraprese dal Governo a sostegno delle imprese?
Premesso che io ritengo che le aziende valide non necessitano di assistenzialismo, credo sia tuttavia indispensabile un intervento relativamente al peso delle tasse che grava sulle aziende sane, nonché avviare una volta per tutte la macchina delle riforme. Un eccessivo carico fiscale, quale quello attuale, non permette di "mettere fieno in cascina" quando l'economia tira, così che, quando il ciclo verte verso il negativo, occorre ricorrere agli ammortizzatori sociali con costi elevatissimi per tutta la comunità. La politica fiscale degli ultimi 20 anni, non ha mai aiutato i contribuenti sani della Nazione; è stata miope, poco lungimirante, senza innovazioni e creatività, elementi quanto mai necessari per lo sviluppo delle nostre aziende.
D: Lei ha un'importante esperienza anche delle tematiche finanziarie. Qual è il suo rapporto con le banche e le restrizioni sul credito? R.: Il nostro rapporto è ottimo, tuttavia occorre sottolineare che Effepierre fin dalla nascita, si è sempre totalmente autofinanziata. Anche per questo, volendo, non avremmo problemi ad ottenere delle linee di credito, che comunque allo stato attuale, non riteniamo di necessitare, salvo presentarsi qualche opportunità strategica straordinaria.



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