SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Il futuro degli antibiotici è nelle sostanze naturali

Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (ABR), che sta progressivamente riducendo le risorse farmacologiche per la cura delle infezioni batteriche, induce necessariamente allo sviluppo di antibiotici efficaci di nuova generazione.

FotoRecentemente è stato pubblicato sulla rivista Cell uno studio effettuato dai ricercatori della Fudan University, Cina (1), sulla possibilità di utilizzare metodiche di intelligenza artificiale per l’identificazione di nuovi antibiotici.

In tale studio, da differenti microbiomi umani, animali o ambientali (insieme dei microorganismi presenti in un definito distretto anatomico o ambientale) sono stati identificati, mediante un approccio computerizzato ad elevata capacità di calcolo e conseguente analisi comparativa di sequenza, oltre 800.000 peptidi diversi (piccoli frammenti di proteine), una parte di quali in grado di interagire con batteri patogeni.

Tra questi peptidi, è stato selezionato un sottogruppo di 100 molecole le quali sono state saggiate per la loro azione anti-batterica.

Complessivamente, 79 di questi peptidi sono risultati attivi, in test di laboratorio, su ceppi batterici patogeni (tra cui Staphylococcus aureus e Escherichia coli), determinandone l’eliminazione per danni irreversibili alla parete batterica. Dieci di questi peptidi sono stati inoltre valutati in modelli di infezione sperimentale in topi, mostrando una significativa riduzione del decorso dell’infezione batterica negli animali. I dati sperimentali indicano che, con le metodiche di intelligenza artificiale attualmente disponibili, è possibile identificare e saggiare nello stesso tempo un alto numero di sostanze naturali potenzialmente in grado di combattere i batteri patogeni causa di gravi infezioni.

Nei prossimi anni potrebbero essere messi a punto nuovi antibiotici “naturali” in grado di affiancare gli antibiotici sintetici nella terapia delle infezioni batteriche, consentendo la limitazione dei fenomeni di antibiotico-resistenza.

Gli antibatterici naturali sono rappresentati da estratti vegetali ricchi di sostanze biologicamente attive di varia natura, includendo oli essenziali e polifenoli in grado di contrastare la proliferazione batterica. In modo più o meno complesso, questi componenti caratterizzano il profilo “fitochimico” di ciascuna pianta, e agiscono in modo sinergico nel generare determinati effetti (come quello antibatterico).

Gli antibatterici naturali possono rivelarsi un valido strumento di prevenzione e trattamento, funzionando anche da supporto per le nostre difese. Le risorse vegetali, infatti, forniscono componenti sinergici in grado di agire anche da antiossidanti e immunostimolanti. Per quanto riguarda le fonti botaniche di antibatterici naturali, la letteratura scientifica racchiude tantissimi dati. Alcuni derivati vegetali, nello specifico, mostrano proprietà interessanti.

SEMI di POMPELMO

L’efficacia dell’estratto di semi di pompelmo su batteri, virus, funghi e parassiti è stata dimostrata da numerosi studi clinici. Ciò che sorprende è oltre all’efficacia la rapidità d’azione, nel momento in cui i semi di pompelmo hanno reso inerme il microrganismo (100% batteriostasi), lo iodio, l’acido clorico e l’ossido d’argento sono ancora al 10%, 5% o ancor meno della loro azione.

Azione antibatterica: le innumerevoli pubblicazioni in seguito a studi clinici sia in vitro che in vivo dimostrano che l’estratto di semi di pompelmo si è dimostrato attivo contro oltre 800 ceppi di batteri. Considerando il problema della resistenza agli antibiotici da parte di un numero sempre maggiore di ceppi batterici l’estratto di semi di pomplemo potrebbe, in alcuni casi, rappresentare un’efficace alternativa agli antibiotici convenzionali, dato il suo vasto spettro d’azione, sia Gram+ che Gram-. Tutto senza intaccare la fisiologica flora batterica intestinale. L’ottima azione antibatterica dell’estratto di semi di pompelmo può essere sfruttata sia per uso interno che esterno, per esempio aggiunto ai saponi ed ai prodotti detergenti uccide i germi senza danneggiare la pelle e l’ambiente.

Azione antivirale
: sono stati presi in considerazione anche i risultati ottenuti sull’efficacia nei confronti di ceppi virali . Attualmente gli studi effettuati dal Dr. Shannon presso la Divisione di Microbiologia-Virologia, Southern Research Institute, dimostrano che l’estratto di semi di pompelmo è in grado di inattivare l’HSV-1 (herpes simplex virus type 1), dopo un’esposizione di 10 minuti ad una diluizione pari a 1:256. Tale concentrazione è risultata ugualmente effi cace contro infl uenze indotte da virus quali A2/Aichi/2/68. Sono inoltre note testimonianze sulle capacità di curare i sintomi delle affezioni da virus influenzali. Oltre all’effettiva azione diretta su alcuni virus c’è da sottolineare l’attività antivirale indiretta data dalla selettività; cioè la capacità di non danneggiare la fisiologica flora batterica alleggeriscono il “lavoro” del sistema immunitario che mantiene così efficienza e prontezza nella risposta alle aggressioni virali.

Azione antimicotica
: è da sottolineare l’efficacia dell’estratto contro oltre 100 ceppi di lieviti e muffe compresa la Candida albicans, responsabile di infezioni ricorrenti e recidivanti alle mucose e di affezioni sistemiche. In particolare, la candida vaginale è un’affezione molto frequente nel mondo occidentale ed è oramai certa la relazione fra essa e la candidosi sistemica; l’approccio convenzionale che prevede l’assunzione di antimicotici di sintesi non dà risultati soddisfacenti sia per i sempre più frequenti fenomeni di resistenza sia, e soprattutto, per l’azione depauperante verso i batteri fisiologici che crea il terreno “fertile” per continue recidive. L’estratto di semi di pompelmo grazie all’efficacia versa la candida unita alla selettività risulta essere il rimedio d’elezione per la candidosi vaginale e sistemica. Ora, anche in Italia, i successi in tal senso hanno interessato ed interessano migliaia di donne che, deluse dai risultati insoddisfacenti dei trattamenti “convenzionali”, hanno potuto riacquistare salute e benessere.

Azione antiparassitaria: l’efficacia contro infezioni da protozoi è stata dimostrata dalla Food and Drug Administration. Numerose sono inoltre le testimonianze sull’efficacia dell’estratto di semi di pompelmo nei confronti dei vermi intestinali, fra cui i diffusissimi ossiuri. L’attività antiparassitaria del GSE è rilevante anche per l’uso esterno; l’estratto si è dimostrato utilissimo nel contrastare, debellare, ma anche prevenire le infestazioni da parte dei pidocchi.

L’estratto di semi di pomplemo è innocuo perché:

• ha una LD (dose letale) di 5000 mg/kg di peso corporeo
• non interferisce con i farmaci
• non intacca significativamente la flora batterica intestinale

Infinite possibilità di applicazione:

• CANDIDA (in tutte le sue forme ed evidenze: sistemica, vaginale, orale, etc.)
• SECCHEZZA VAGINALE
• CISTITE
• AFFEZIONI PROSTATICHE
• EMORROIDI
• VERMI INTESTINALI
• DISORDINI INTESTINALI (stitichezza, coliti, diarree episodiche, dolori addominali, etc.)
• DIARREE (virali, batteriche, etc.)
• METEORISMO, FERMENTAZIONI, GAS INTESTINALI
• INTOLLERANZE ALIMENTARI
• PROBLEMATICHE GASTRICHE (difficoltà digestive, infezioni da Helicobacter pylori, etc.)
• ULCERE E GASTRITI
• AFFEZIONI DELL’APPARATO RESPIRATORIO (raffreddori, sinusiti, tracheiti, bronchiti, etc.)
• OTITI
• CONGIUNTIVITI (batteriche, virali, allergiche, da agenti chimici o fi sici, blefariti, orzaioli, etc.)
• DETERSIONE DELLA PELLE
• ACNE (brufoli e punti neri)
• DERMATITI (eczemi, eritemi, piede d’atleta, ferite, piaghe, ustioni, etc.)
• MICOSI (della pelle, delle unghie, verruche, etc.)
• IGIENE ORALE
• HERPES LABIALE
• PIDOCCHI (infestazione e prevenzione dell’infestazione)

ARGENTO COLLOIDALE
L’argento colloidale agisce in modo del tutto simile a un antibiotico ad ampio spettro e, oltre ai batteri, uccide o inibisce - nel giro di poco tempo – la proliferazione di virus, miceti (funghi), parassiti e muffe.

Le minuscole particelle d’argento penetrano nei batteri monocellulari e danneggiano gli enzimi responsabili della respirazione cellulare, il metabolismo del batterio si blocca e questo di conseguenza muore.

Nella pratica è stato notato che i cosiddetti batteri "buoni” e gli enzimi a noi utili, cioè quelli che ci aiutano nella digestione, vengono inspiegabilmente risparmiati. Per il momento non vi sono teorie scientifiche che possano spiegare questo fenomeno. A chi ha già una digestione difficile o un apparato gastro-intestinale particolarmente sensibile, si consigliano sostanze che sostengano la flora batterica intestinale (yogurt o probiotici) durante e dopo l'assunzione di argento colloidale per bocca.

Un ulteriore vantaggio rispetto agli “antibiotici tradizionali” è dato dal fatto che non c’è mai stato un patogeno che abbia sviluppato resistenza.

AZIONE DELL’ARGENTO COLLOIDALE
• Uccide i virus: si pensa che ciò avvenga tramite la produzione di complessi di argento - DNS o RNA oppure tramite la distruzione degli acidi nucleici.
• È antibatterico in concentrazioni di 10 mi contro Streptococcus pyogenes, Staphilococcus aureus, Neisseria genorrhoeae, Gardnerella vaginalis, Salmonella typhi e altri patogeni enterici
• Uccide organismi monocellulari, protozoi, miceti (Candida albicans, Candida globate e M. furfur), le loro spore e attacca perfino i vermi, sia platelminti che nematodi, modificando la permeabilità della membrana cellulare.
• Funge da tampone in caso di reazioni eccessive del sistema immunitario, in questo modo attenua gli effetti negativi in caso di allergie e infiammazioni.
• Agevola notevolmente la guarigione e ravvicinamento dei lembi di tessuto, in caso di ferite da taglio, da morso, ustioni, escoriazioni o lacerazioni.
• Nell’organismo si comporta come una “calamita” legando a sé gli elettroni vaganti e aiutando la chelazione da metalli pesanti.

AZIONE DELL’ANTIBIOTICO TRADIZIONALE
Gli antibiotici sono sostanze prodotte da batteri e funghi battericida) oppure inibire la riproduzione di altri microrganismi (sostanza batteriostatica). Gli antibiotici, a seconda di quanti diversi tipi di microrganismi riescono a contrastare, si definiscono ad ampio spettro oppure a spettro ristretto. Ovviamente è possibile un'associazione fra diverse sostanze allo scopo di ampliarne lo spettro d’azione, ma non hanno alcun effetto contro la maggior parte delle infezioni virali (raffreddore, bronchiti, mal di gola). A loro volta i microrganismi colpiti sono in grado di adattarsi alla nuova situazione e grazie alla loro incredibile velocità di riproduzione e alle frequenti mutazioni; le nuove generazioni sviluppano antibiotico-resistenza cioè non reagiscono più a sostanze che poco prima erano per loro un veleno. Di conseguenza necessitiamo di antibiotici sempre più tossici e potenti. L’antibiotico può essere la salvezza in casi di infezioni batteriche gravi ma spesso se ne abusa.

ALOE VERA
Classificata tra le piante erbacee perenni, l’Aloe vera costituisce, da tempo, l’oggetto di numerosi studi fitoterapici. Tra le proprietà benefiche attribuite all’Aloe spiccano quelle antimicrobiche, valutate con diverse indagini di laboratorio. In particolare, ne viene documentata l’efficacia antibatterica contro diverse specie di patogeni, come lo stafilococco aureo e l’Escherichia coli. Attualmente, il succo di Aloe e i suoi componenti bioattivi rientrano nella formulazione di vari integratori. Questi sono indirizzati, per esempio, alla gestione delle infezioni urinarie, sfruttando, tra l’altro, anche la blanda attività antinfiammatoria dell’Aloe. Interessanti le potenzialità antiossidanti e antifungine, anch’esse documentate, contro le specie di Candida. In ragione del suo contenuto di aloina, una sostanza nota per i suoi effetti lassativi, è buona norma evitare i preparati di Aloe di dubbia provenienza.

PROPOLI
La propoli è una resina che le api raccolgono ed elaborano per la protezione degli alveari. Studiata da tempo per le presunte proprietà benefiche, la propoli vanta un’interessante attività antimicrobica. Alcuni esperimenti ne hanno suggerito il potenziale piuttosto ampio su più tipologie di batteri. Tra questi, alcuni si collocano tra i patogeni delle vie respiratorie. Gli effetti in questione vengono associati alle sostanze fenoliche contenute nella resina e al relativo effetto sinergico. Esistono in commercio svariati prodotti a base di propoli, come preparazioni spray per le infezioni delle prime vie aeree o integratori in compresse per le infezioni intestinali. Degni di nota anche il miele alla propoli e le soluzioni idroalcoliche, per lo più indirizzati alle piccole infezioni del cavo orale. Oltre agli affetti antimicrobici, la propoli vanta proprietà antiossidanti e lenitive, senza dubbio funzionali alla sua efficacia.

OLIO DI MELALEUCA
Melaleuca alternifolia, o albero da tè, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. Diversi studi di laboratorio ne hanno dimostrato le potenzialità antimicrobiche, associandole ai relativi oli essenziali. Questi, in particolare, sembrano agire su diversi patogeni di tipo virale, batterico, fungino e parassitario. Per quanto concerne gli effetti sui batteri, gli oli di melaleuca agiscono su diverse specie, sia danneggiandole sia bloccandone la moltiplicazione (a concentrazioni più basse). Gli integratori alimentari a base di olio di melaleuca ne sfruttano sia la componente antimicrobica sia l’effetto antinfiammatorio, che rappresenta una proprietà aggiuntiva della pianta. Le formulazioni in questione vengono indirizzate ad applicazioni di vario tipo, a seconda dell’infezione da prevenire o trattare (micosi, cistite, afte, ecc.).

I FUNGHI MEDICINALI REISHI E SHIITAKE
Ganoderma lucidum, noto soprattutto come Reishi, e Lentinula edodes, conosciuto come Shiitake, sono funghi medicinali ampiamente utilizzati nell’ambito della medicina orientale. Si tratta di specie contenenti componenti bioattivi in grado di favorire diversi aspetti della salute. In particolare, essi sembrano espletare attività immunomodulanti e antiossidanti, ma anche antitumorali, antinfiammatorie e antimicrobiche. Per quanto concerne quest’ultima proprietà, gli effetti vengono attribuiti a particolari sostanze (polisaccaridi) presenti negli estratti fungini, così come alla sinergia di più componenti. Le evidenze, che sono limitate a esperimenti di laboratorio, riguardano diverse specie batteriche, come Bacillus cereus (per entrambi i funghi), Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa (per il Reishi). Gli integratori di Reishi e Shiitake sono disponibili sotto forma di compresse, pastiglie e capsule, e vengono utilizzati per conferire sostegno alle difese naturali del corpo.

Fonti:
1. Scoperta di peptidi antimicrobici nel microbioma globale con l'apprendimento automatico (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0092867424005221)
2. https://www.lifegate.it/antibiotici-naturali
3. https://www.uniticontrolaids.it/attualita/



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Erboristeria Arcobaleno
Responsabile account:
Gentilin Maria Cristina (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere