Felix Mendelssohn: polistrumentista, compositore, direttore d'orchesta ed insegnante
Ricordo del grande musicista che riscoprì Bach
Oggi è il 4 Novembre ed in questo giorno, nel 1847 a Lipsia, in Germania, moriva il pianista, compositore e direttore d'orchestra Felix Mendelssohn. Era nato ad Amburgo, in Germania, nel 1809, con il nome di Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy, in una famiglia ebraica molto ricca e colta che per superare problemi di antisemitismo diffuso a quel tempo in Germania, nel 1819 adottò il secondo cognome Bartholdy da un parente battezzato (dopodichè si battezzarono tutti i membri della famiglia, divenendo cristiani protestanti). Felix imparò a suonare il piano da sua madre all'età di sei anni, e non potendo frequentare le scuole pubbliche in quanto ebreo, ebbe insegnanti privati. Oltre al pianoforte studiò anche il violino, la viola, il clavicembalo e composizione, esibendosi in concerto già a nove anni e venendo considerato un bambino-prodigio. Tra i dodici ed i quattordici anni Mendelssohn compose Concerti per violino ed archi, Concerti per due pianoforti, Concerti per piano e violino e dodici Sinfonie per archi. A diciassette anni scrisse il suo primo grande capolavoro: l'”Overture del Sogno di una notte di mezza estate". Nel 1826 si specializzò in Direzione d'Orchestra e dal 1829 al 1832 viaggiò in Francia, Svizzera, Italia ed Inghilterra esibendosi come pianista, organista e direttore d'orchestra, acquisendo una grande notorietà che gli valse titoli di “Direttore della musica” a Dusseldorf, Responsabile del Festival di Colonia e Direttore della Gewandhaus di Lipsia, prestigiosa istituzione concertistica. In seguito si stabilì a Lipsia dove conobbe Schumann e Chopin e dove, nel 1843, fondò un Conservatorio del quale fu direttore ed insegnante di pianoforte e composizione, istituzione che divenne centrale nella vita artistica tedesca di quegli anni. Oltre a Sinfonie, Overture, e Concerti per pianoforte, violino ed orchestra, scrisse anche fughe e sonate per organo, musica da camera, Opere, musiche di scena, oratori, cantate, salmi e composizioni corali. Ebbe il grande merito di riscoprire la grandezza musicale di Johann Sebastian Bach, considerata una tra le più importanti riscoperte della storia della Musica. Di salute piuttosto fragile, la morte della sorella Fanny, avvenuta nel 1847, lo fece cadere in una grave forma di depressione, che accompagnati da una serie d'infarti, lo portarono alla morte lo stesso anno, a soli 38 anni.
Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa