Evdard Munch: l'Urlo dell'anima inquieta
Ricordo del grande pittore norvegese
Oggi è il 12 dicembre, ed in questo giorno, nel 1863, a Loten, in Norvegia, nasceva il grande pittore Edvard Munch. Dopo la morte della madre e della nonna per tubercolosi, anche per occupare il tempo passato a casa durante l'anno, per varie malattie, intorno ai 14 anni, Munch iniziò a dipingere e visse in un ambiente familiare caratterizzato da psicosi depressive. La pazzia della sorella Laura e la morte prematura del fratello Andreas acuirono le visioni macabre di Edvard, che caratterizzarono in gran parte il suo lavoro d'artista. Dopo studi ingegneristici si iscrisse alla Scuola di Disegno di Oslo per poi trasferirsi alla Scuola di Arti e Mestieri. Dopo vari anni di studio e di evoluzione interiore elaborò un proprio stile e linguaggio simbolico. Vinse una borsa di studio che gli permise di studiare Arte a Parigi, dove presto ebbe successo ed una sua opera fu selezionata per l'Exposition Universelle. Da quel momento, seppur con fasi alterne, il suo successo si allargò a livello europeo. L'opera più famosa dell'artista fu “L'Urlo”, opera nella quale la deformazione della persona urlante rappresentò pienamente ed in modo espressivo il concetto di disperazione. Devastato dall'alcool e da disturbi psichici, morì ad Oslo nel 1944, donando prima tutte le sue opere alla città di Oslo.
Questa mia opera realizzata con la tecnica della “Computer Art” è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa