Dalle passerelle ai metaversi, una scuola per le nuove icone di stile: la presentazione di Fashion Heritage Academy a BOOMing
A Palazzo Isolani, in occasione di BOOMing Contemporary Art Show, è stato presentato in anteprima il nuovo progetto di Fondazione M-Cube. Fashion Heritage Academy punta sull’abilità manifatturiera e la capacità di vestire e reinventare i miti contemporanei, ibridando linguaggi e fonti di ispirazione. Un percorso rivolto a professionisti e a studenti diplomati, che unisce la sartorialità dell’Haute Couture, la creatività dei costumi il cinema, il teatro e i cosplay, fino ad approdare ai metaversi e agli abiti d’autore in pixel – nuova frontiera di stile.
Quando l’arte e la moda si incontrano nascono opere d’arte che si ammirano, ma soprattutto si indossano. Idee da toccare, universi immaginari che prendono forma tra le dita di un sarto e ci regalano una nuova identità. Ecco perché Fondazione M-Cube ha scelto BOOMing Contemporary Art Show, la fiera dell’arte indipendente di Bologna, per presentare in anteprima assoluta Fashion Heritage Academy: un percorso didattico per professionisti e studenti che desiderano “materializzare” – con stoffe, tessuti e perfino pixel – le proprie visioni creative.
Da cinque anni Fondazione M-Cube partecipa a BOOMing portando idee e dando vita a talk dedicate alla Mitologia Moderna, ovvero gli eroi e i mondi fantastici creati dal cinema, l’animazione e i nuovi media. Questa è la prima volta che racconta un progetto ambizioso che si proietta nel mondo della moda. Fashion Heritage Academy aprirà i battenti a Torino nel 2025, e sarà dedicata a tre macro-mondi: le passerelle e le collezioni dell’alta sartoria, il cinema, il teatro e il cosplay livello pro, e infine la moda digitale, creata su misura per vestire i metaversi.
È stato Fabrizio Modina, presidente della Fondazione M-Cube ed esperto di Storia della Moda e Mitologia Moderna, a presentare questa nuova avventura, in dialogo con Elisa Badiali – Founder di Pot Agency e membro di Rete Doc, nella cornice della nuova sede di BOOMing, Palazzo Isolani.
“La mission della Fashion Heritage Academy - ha raccontato Modina - è insita nel suo nome: conservare, preservare e promuovere il patrimonio intangibile del "saper fare", una dote trascritta nel nostro DNA da secoli e secoli di esperienze nel campo della sartoria. Questo corredo genetico che ha reso il "made in Italy" un'eccellenza nel mondo è la nostra ispirazione nel formare le nuove generazioni di professionisti e artisti della moda”.
Tra le tappezzerie damascate dell’antica dimora affacciata sulle sette chiese di Santo Stefano, popolata di opere e installazioni d’arte, sono state evocate le mitologie contemporanee che fanno da sfondo alla nascita dell’Accademia.
Il progetto si situa infatti al crocevia tra passerelle e palcoscenici, street look e videogame, dove si creano simboli e icone del presente. Dove si incontrano lo stile iconoclasta di Vivienne Westwood e Grace Jones, i merletti new romantic dei Duran Duran e Harry Styles, i colori alieni di David Bowie. Dove regnano citazionismo e avanguardia, tra la divisa di Lady Oscar e le acconciature di Goku in Dragon Ball, i corsetti di Jean Paul Gaultier indossati da Madonna, il “chiodo” di Marlon Brando o le Manolo Blahnik sfoggiate da Carrie Bradshaw in Sex and the City. Abiti e accessori che racchiudono le storie di chi li indossa, e trasmettono la maestria di chi li ha creati, trasformando filo, stoffa, vernici, plastiche, scarti o pixel in veicoli di identità.
Ad Aprile 2025 esordisce il percorso rivolto ai professionisti nell’ambito della moda o del digitale, con due corsi da 300 ore in fascia serale, il primo dedicato a Cinema, Teatro & Procosplay, e il secondo al Digital Fashion. A settembre invece iniziano i percorsi biennali professionalizzanti per studenti diplomati, per un totale di 2660 ore ciascuno: tre formazioni distinte, nell’ambito dell’Haute Couture, Cinema, Teatro e Procosplay, e Digital Fashion.
Fashion Heritage Academy si interfaccia con un mercato del lavoro in rapida trasformazione, formando professionisti che sappiano abbracciare sapere e culture anche molto diverse tra loro, rivitalizzando un settore in cui le capacità creative e quelle manuali si alimentano a vicenda, generando alta competenza e capacità di innovare.