Dalla Sardegna l'esperienza di Filar Optomaterial, un'azienda dal know how trentennale sul settore strategico delle terre rare
Il know how trentennale dell’azienda sarda sul settore delle terre rare. Le prospettive di crescita, anche al servizio del Sistema Paese
Nei mesi scorsi, il tema delle terre rare in Sardegna è stato al centro delle vicende politiche e di conseguenza anche delle cronache giornalistiche: da quando nel 2022 è stato scoperto un giacimento di materiali strategici nel territorio sassarese (il granito di Buddusò), si è aperta una querelle fra Stato e Regione per capire chi dovrà e potrà sfruttare queste terre rare, che sono ormai fra i beni più preziosi nella competizione geopolitica internazionale.
Forse pochi sanno, però, che in Sardegna opera già da anni un’azienda che produce terre rare, grazie a un know how che permette di trattare la sinterizzazione degli ossidi (appunto le terre rare) per le applicazioni duali. Si tratta della Filar Optomaterial, una piccola impresa a gestione familiare creata a Tortolì da Pier Giorgio Lorrai – dentista di professione, ma da sempre appassionato di scienza – coadiuvato oggi dal figlio, che dedica invece l’intero suo operato all’azienda.
Fin dal lontano 1997, Filar Optomaterial distilla monocristalli, estraendone le parti nobili del laser: si tratta di materiali attivi dal punto di vista fotonico, in grado di dare vita ad energia monocromatica partendo da quella multispettrale. Un processo che permette all’azienda produrre materiali che la fanno interagire con clienti di settori diversi, dal medicale all’estetica fino ai delicatissimi ambiti dell’aerospazio e della difesa.
Sicché oggi, a maggior ragione dopo la scoperta dei giacimenti sardi di terre rare, il know how di Filar potrebbe davvero essere strategico per molteplici referenti.
“Ci auguriamo che anche il mondo politico e quello finanziario si accorgano finalmente di noi – sottolinea Lorrai -: un aiuto da parte loro sarebbe fondamentale per l’ulteriore crescita di un’attività che potrebbe essere decisamente strategica anche a livello di Sistema Paese”.
(Nelle foto: Pier Giorgio Lorrai e alcune fasi di lavorazione delle terre rare)