Crivelli: da Trecate alla Provincia per ricordare “La Campagna di Russia”
Nelle Scuole una pagina di storia importante per non dimenticare tanti giovani ragazzi, nostri concittadini.
A seguito della deliberazione di Giunta del Comune di Trecate n.93 del 22 marzo 2018, fortemente voluta da Andrea Crivelli in collaborazione con Francesco Cusaro, con la quale è stata istituita una Giornata cittadina a ricordo dei Caduti e dispersi Trecatesi sul Fronte Russo, anche nelle Scuole viene ricordata questa importante pagina di storia che ha visto una prima edizione all’interno della scuola media "Cassano" di Trecate (NO) coinvolgendo, successivamente, anche le Scuole Superiori.
Quest’anno, a causa della pandemia, l’incontro in aula non c’è stato ma è avvenuto in modalità “a distanza”: Francesco Cusaro, già presidente di UNIRR (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia) e profondo conoscitore di questa pagina di storia che ha toccato così da vicino anche il nostro territorio, è stato relatore alla Scuola Media “G. Cassano” di Trecate, dove i ragazzi di terza media hanno potuto ascoltare il racconto visto “con gli occhi” di quei tanti novaresi che dalla Russia non sono tornati. Parliamo, infatti, di 652 caduti della provincia novarese, dei quali 112 di Novara e 45 di Trecate; un tributo che è costato caro a tante giovani vite che nel 1942 partirono da casa e non vi fecero più ritorno. Nella battaglia di Arbuzovka, per esempio, alla quale partecipò anche il nonno di Francesco Cusaro, presero parte 30mila soldati e ne uscirono 5mila. Per non dimenticare dunque, ma soprattutto per spiegare ai ragazzi quello che accadde agli italiani non solo da un punto di vista storico ma soprattutto umano.
Tra fine Aprile e inizio Maggio l’intervento di Cusaro sarà invece destinato alle Scuole superiori: “perseguiremo anche quest’anno il percorso di raccontare una pagina di Storia importante per il nostro territorio - spiega il Consigliere delegato all’Istruzione Andrea Crivelli- attraverso il racconto delle storie dei tanti italiani che hanno combattuto quella guerra”. “Non fermiamoci alla memoria perché la storia va avanti ma troviamo in essa un insegnamento. Non dimenticare è importante perché la storia ci lascia un catalogo di comportamenti infiniti dai quali poter conoscere e capire le conseguenze che ne possono derivare”, afferma Cusaro.
Pamela Romanello
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