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Cosa significa welfare aziendale: dai buoni pasto ai fringe benefit

Il termine “welfare” deriva dall’inglese “fare well”, che significa “passarsela bene” e indica un insieme di azioni e servizi finalizzati a migliorare il benessere delle persone...

Foto di Andrea PiacquadioIl termine “welfare” deriva dall’inglese “fare well”, che significa “passarsela bene” e indica un insieme di azioni e servizi finalizzati a migliorare il benessere delle persone.

Storicamente, il concetto di welfare è nato in Gran Bretagna, nel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale, evolvendo poi nel concetto di “welfare state”, o “Stato del benessere”. Questo modello prevede che lo Stato si occupi di garantire la sicurezza socio-economica dei cittadini tramite politiche pubbliche mirate a ridurre le diseguaglianze. Il welfare aziendale è il corrispettivo di quanto appena spiegato, trasferito però nel mondo del lavoro.

Cosa significa welfare aziendale e a cosa serve

Il significato di welfare aziendale in ambito professionale assume una connotazione specifica, includendo benefit flessibili, digitali ed esentasse che un datore di lavoro offre ai suoi dipendenti al fine di migliorare la loro qualità di vita e favorire un equilibrio tra lavoro e vita privata, il cosiddetto worklife balance.

La pandemia ha dato un grande impulso al comparto del welfare aziendale, portando molte imprese a offrire delle soluzioni come risposta ai nuovi bisogni di salute, equilibrio vita-lavoro e sicurezza dei dipendenti.

Cosa comprende il welfare aziendale e come funziona

Per costruire un piano welfare efficace, le aziende possono utilizzare interviste e questionari per comprendere le reali esigenze dei dipendenti. Le iniziative di welfare aziendale possono includere alcuni tra i benefit più apprezzati dai dipendenti.

I Buoni Pasto Pluxee, per esempio, possono rendere la gestione della pausa pranzo e della spesa più flessibile, offrendo ai dipendenti un’ampia scelta tra oltre 100.000 bar, locali e ristoranti in tutta Italia, oltre ad e-commerce convenzionati per l’acquisto di generi alimentari online in qualsiasi occasione.

Tra i fringe benefit, invece, rientrano soluzioni come i Buoni Acquisto Pluxee, voucher di importo variabile che offrono ai dipendenti la massima libertà di scelta per spesa, shopping, carburante ed esperienze di valore in oltre 22.000 negozi fisici, shop online e piattaforme digitali.

Chi può beneficiare del welfare aziendale

I beneficiari delle soluzioni di welfare aziendale includono i lavoratori dipendenti, sia a tempo pieno che part-time, stagisti e apprendisti, in ufficio o da remoto, e in alcuni casi anche i familiari a carico, come figli, coniugi o genitori.

I vantaggi per i dipendenti riguardano un aumento del potere d’acquisto e una maggiore flessibilità nella gestione delle esigenze personali e familiari. Per quanto riguarda le aziende, invece, i vantaggi fiscali sono notevoli: i buoni pasto sono infatti interamente esentasse e 100% deducibili fino a 8€ al giorno, mentre i fringe benefit, come i Buoni Acquisto Pluxee, si confermano, per il 2025, esentasse e totalmente deducibili fino a 1.000€ per dipendente senza figli a carico, 2.000€ per tutti gli altri.

Le aziende possono inoltre godere di una maggiore produttività, riducendo l’assenteismo e migliorando la fidelizzazione dei dipendenti tramite piani di welfare ben strutturati e piattaforme intuitive dedicate che sappiano migliorare la comprensione e la gestione dei benefit stessi.

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