Cosa fa un coach?
Il coach è un professionista dedito allo sviluppo delle potenzialità di un individuo ma anche di un gruppo, per il raggiungimento di obiettivi specifici.
Molti si chiedono cosa fa un coach e se dovessimo definire questa professione la risposta più semplice sarebbe: il coach è una risorsa. Il suo intervento è volto a stimolare e promuovere la crescita del cliente nel pieno rispetto della sua unicità e delle sue caratteristiche individuali. Non aiuta direttamente bensì opera per favorire l’autosviluppo del coachee, assistendo all’intero processo di presa di coscienza, ricerca e sviluppo delle proprie potenzialità personali.
Un bravo coach è in grado di diventare il tramite mediante il quale il coachee viene posto nelle condizioni per esplorare le situazioni ed individuare i piani di azione per raggiungere i propri obiettivi. Il coach fa in modo di non fornire soluzioni, di non trasmettere nozioni e di non proporre un proprio stile di vita ma piuttosto mira a favorire nel coachee un incremento di autoconsapevolezza rispetto alle sue competenze, alle esperienze pregresse, alla creatività, ai suoi punti di forza, affinché il coachee individui autonomamente le proprie soluzioni.
Il lavoro del coach
Il Coach fa il suo lavoro tramite l’accoglienza e l’ascolto attivo, costruendo così un rapporto con il suo coachee di fiducia, fondato sul confronto aperto, rispettoso, costruttivo e libero da pregiudizi.
Il coach è una persona sicura delle proprie scelte esistenziali, costantemente proiettata verso la propria crescita personale e la cura di sè. Ma cosa fa un coach?:
o Ascoltare attivamente
o Aiutare a separare la dimensione razionale da quella emotiva
o Insegnare a focalizzare l’attenzione sulle risorse inutilizzate
o Valorizzare le potenzialità nascoste o talenti dimenticati
o Offrire un sostegno alle difficoltà
o Sfidare il coachee a godere di quello che già ha
Lo strumento principale a cui si affida il coach nell'esercizio della propria funzione è il linguaggio. Il coach deve avere esperienza, una buona dose di intuito e deve saper porre domande in modo incisivo e autorevole. Ma più di ogni altra cosa il coach deve possedere la capacità di ascoltare in modo profondo ed empatico, sapendo cogliere, oltre a ciò che viene detto, anche ciò che non viene detto. Il coach fa in modo di saper utilizzare il silenzio ma avere anche il coraggio di dire la verità, anche quando questa è "scomoda" per il cliente.
Un coach professionalmente preparato è anche un ottimo comunicatore e si impegna a divulgare una "cultura" del coaching nel nostro Paese, adattando un metodo nato nel mondo anglosassone alla realtà italiana.
Le cose che fa il coach portano anche i coachee ad essere creativi, innovatori, intraprendenti.
E lo fa esprimendo le sue potenzialità più profonde, mettendo all'opera la sua creatività, lavorando al servizio del benessere degli altri.