Coenzima Q10 contro l’invecchiamento
Esistono diversi approcci che partendo dal miglioramento complessivo dello stile di vita, associato a una corretta integrazione della propria dieta, possono farci vivere meglio l’invecchiamento: un delicato stadio della nostra vita.
L’invecchiamento è dovuto a cambiamenti corporei provocati da fattori molteplici e diversi. Nonostante le numerose teorie prodotte nel tempo, ancora le sue cause specifiche non sono del tutto chiarite. Allo stato attuale, è possibile dire che l’invecchiamento è dovuto a una serie di cause genetiche, ambientali e casuali. Secondo le teorie più accreditate, l'invecchiamento è un evento geneticamente programmato, che si verifica attraverso mutamenti nel funzionamento del:
• Sistema nervoso
• Immunitario
• Endocrino.
Ulteriori teorie fanno coincidere le cause dell'invecchiamento con il graduale accumulo di danni dovuti all’influenza ambientale.
L’invecchiamento si manifesta con segni e sintomi specifici e riconoscibili, a carico delle diverse funzioni di organi e tessuti. L'invecchiamento cutaneo è sicuramente uno dei segni maggiormente visibili nel processo di decadimento, ma i cambiamenti si verificano a livello dell’intero organismo. Tra i principali sintomi e segni dell’invecchiamento figurano:
• Diminuzione della potenza muscolare e della massa magra
• Ipertensione (aumento della pressione sanguigna)
• Aumento dell’insulino-resistenza
• Diminuzione delle difese immunitarie
• Abbassamento della capacità visiva e uditiva
• Perdita di memoria
• Ipercolesterolemia (aumento dei livelli di colesterolo)
• Aumento delle malattie cardiovascolari
• Rallentamento della digestione
• Indebolimento di ossa, denti e gengive
• Diminuzione dell'efficienza di stomaco fegato e pancreas
• Approfondimento delle rughe facciali
• Caduta di capelli e imbiancamento
• Perdita dell’energia complessiva e della forza
• Macchie sulla pelle.
Il coenzima Q10 è un nutriente essenziale che dovremmo tutti conoscere per il suo ruolo centrale nel corretto funzionamento delle cellule indispensabile per il rallentamento del processo di invecchiamento.
Il coenzima Q10, comunemente noto come CoQ10, è un antiossidante vitale prodotto naturalmente dall'organismo. Nella cura della pelle, svolge un ruolo fondamentale nel mantenere una pelle sana e giovane. Il coenzima Q10 aiuta a proteggere la pelle dagli effetti nocivi dei radicali liberi, che possono accelerare il processo di invecchiamento e portare a rughe e linee sottili. Inoltre, il coenzima Q10 favorisce la produzione di collagene ed elastina, proteine essenziali che mantengono la pelle soda e resistente, rendendolo un ingrediente prezioso in molti prodotti per la cura della pelle anti-invecchiamento.
Già dopo i 40 anni, quando si è definitivamente entrati nella fase della “maturità”, il nostro organismo tende lentamente a perdere il vigore e le caratteristiche che gli hanno donato fin lì grandi riserve di energia e di generale benessere. Si registrano ad esempio i primi cambiamenti nei nostri apparati corporei e diminuiscono le quantità di alcuni “fattori” determinanti per l’ottimale funzionamento dell’organismo. Tra questi “fattori” oggi parliamo del Coenzima Q10 e del suo stretto legame con quel fenomeno naturale che chiamiamo comunemente invecchiamento. Il Coenzima Q10, definito da alcuni ricercatori come “l’elisir di lunga vita”, è una molecola presente in tutto il nostro organismo, potentissimo antiossidante indispensabile per il funzionamento del mitocondrio, la nostra “centrale energetica” interna.
La produzione di Coenzima Q10 diminuisce notevolmente proprio dopo i 40 anni con due conseguenze poco piacevoli per tutti noi: si riduce l’approvvigionamento di energia nel corpo e cresce l’accumulo dei radicali liberi, che secondo molti scienziati sono i primi responsabili di quel graduale processo che ci fa “arrugginire” ovvero invecchiare (insieme a concause quali stress, inquinamento, cibo spazzatura, fumo, alcol). L’effetto di tale diminuzione a breve – medio termine, sancisce l’inizio di problematiche di vario genere per l’organismo con conseguenze di rilievo per cuore, muscoli, pelle fegato, parti del corpo che fanno larghissimo uso di Coenzima Q10! E’ dunque utile far fronte a questo calo con specifici integratori alimentari capaci di riequilibrare la percentuale di Coenzima Q10 che il nostro corpo non è più in grado di produrre con la normale alimentazione per generare energia e combattere la “ruggine” prodotta dai radicali liberi.
Sempre più lavori clinici documentano l’efficacia del coenzima Q10 in diverse malattie quali l’ipertensione, il diabete, l’insufficienza cardiaca, le distrofie muscolari, il morbo di Parkinson, la fibromialgia, le parodontiti.
SOSTIENE I LIVELLI DI ENERGIA
La riduzione delle concentrazioni di ubiquinolo nei tessuti si associa a una ridotta produzione di energia a livello mitocondriale che può manifestarsi con una maggiore faticabilità, percepita soprattutto nei muscoli che lavorano più intensamente come il cuore e del cervello. Non a caso le statine, farmaci che sopprimono la biosintesi di colesterolo e la produzione di coenzima Q10, danno come effetti collaterali stanchezza e dolori muscolari. Il coenzima Q10 è uno dei rimedi più in grado di alleviare i sintomi della fibromialgia e migliorare la contrazione muscolare nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca.
RIDUCE LO STRESS OSSIDATIVO
Il danno ossidativo alle strutture cellulari svolge un ruolo importante nel declino funzionale che accompagna l’invecchiamento e in molte malattie quali quelle cardiovascolari, il diabete, i tumori ecc. Come antiossidante liposolubile, il coenzima Q10 inibisce la perossidazione dei lipidi che si verifica quando le membrane cellulari e le lipoproteine che trasportano il colesterolo nel sangue sono esposte a condizioni ossidanti come ad esempio l’infiammazione o una disfunzione mitocondriale (tipica, ad esempio, dell’insulino-resistenza e del diabete). Ridurre il danno ossidativo alle membrane è una strategia utile nella prevenzione dell’invecchiamento, soprattutto del cuore, dei vasi e del cervello oltre che nelle malattie che coinvolgono questi organi e apparati.
MIGLIORA LA SALUTE DEL CUORE
Il cuore è il muscolo con il maggior numero e dimensioni dei mitocondri e con le più elevate concentrazioni di coenzima Q10. Da qui il potenziale di questo nutriente nella prevenzione e terapia delle malattie del cuore, in particolare nella cardiopatia ischemica e nell’insufficienza cardiaca. Il coenzima Q10, infatti, migliora la bioenergetica cellulare, agisce come antiossidante e aumenta la capacità di eliminare i radicali liberi. Livelli elevati di proteina C reattiva (PCR) e di NT-proBNP, due indicatori di rischio cardiovascolare e di insufficienza cardiaca, si associano a bassi livelli di coenzima Q10. Numerose evidenze scientifiche dimostrano che l’assunzione di coenzima Q10 risulta in un significativo miglioramento della contrazione del cuore e dei sintomi di insufficienza cardiaca.
ABBASSA LA PRESSIONE ARTERIOSA
Diversi studi randomizzati controllati con placebo hanno rilevato che l’integrazione con coenzima Q10 determina una diminuzione dei livelli di pressione sanguigna negli individui ipertesi. L’aggiunta di coenzima Q10 alla terapia medica convenzionale per otto settimane in pazienti con ipertensione e malattia coronarica ha diminuito la pressione arteriosa sistolica di una media di 12 mmHg e la pressione arteriosa diastolica di una media di 6 mmHg, rispetto a un placebo contenente vitamine del complesso B. Nei pazienti con ipertensione sistolica isolata, la supplementazione con coenzima Q10 e vitamina E per 12 settimane ha determinato una riduzione media della pressione sanguigna sistolica di 17 mmHg rispetto alla sola vitamina E. Una meta-analisi di 12 studi clinici, pubblicata nel 2007, ha concluso che la supplementazione con coenzima Q10 riduce la pressione sistolica di 11-17 mm Hg e la pressione diastolica di 8-10 mm Hg.
PROTEGGE DAGLI EFFETTI COLLATERALI DELLE STATINE
Le statine, prescritte per abbassare il colesterolo, agiscono inibendo un enzima presente nel fegato che partecipa non solo alla sintesi di colesterolo ma anche a quella di coenzima Q 10. Si comprende, quindi, come fra gli effetti collaterali delle statine vi sia uno spettro di sintomi che dipendono dalla carenza di coenzima Q10, in particolare dolori muscolari, danno epatico, stanchezza e perdita della memoria. Con la supplementazione si possono ripristinare livelli tissutali adeguati di coenzima Q10 e ridurre così il rischio di eventi avversi.
RALLENTA L’INVECCHIAMENTO
I livelli di coenzima Q10 diminuiscono con l’età, e si crede possano contribuire alla diminuzione della produzione di energia all’interno delle cellule e all’invecchiamento di organi quali fegato, cuore, altri muscoli e cervello. L’assunzione di coenzima Q10 può frenare il danno ossidativo che contribuisce all’invecchiamento e proteggere così i nostri organi nobili.
PROTEGGE DAL DECLINO COGNITIVO
Lo stress ossidativo contribuisce all’invecchiamento del cervello, un organo costituito prevalentemente da grassi e dunque particolarmente vulnerabile al deficit di coenzima Q10. Gli studi dimostrano che le persone con disturbi cognitivi tendono ad avere livelli ridotti di CoQ10 nel sangue. Nel morbo di Parkinson l’aumentato stress ossidativo in una parte del cervello chiamata substantia nigra contribuisce ai sintomi della malattia. Uno studio trial randomizzato, controllato con placebo, ha valutato l’efficacia di 300, 600 o 1.200 milligrammi al giorno di coenzima Q10 somministrato a 80 persone affette da malattia di Parkinson precoce: il coenzima Q10, rispetto al placebo, ha rallentato il deterioramento delle funzioni cognitive. In altri studi clinici la supplementazione a dosaggi di 360 milligrammi al giorno per quattro settimane ha migliorato i sintomi in pazienti affetti da Parkinson.
FONTI DI COENZIMA Q10
Sebbene il coenzima Q10 sia prodotto nel corpo, la dieta contribuisce al suo fabbisogno per un 25 percento. Si trova concentrato soprattutto negli alimenti di origine animale, in particolare nelle sardine, trote e sgombri, nelle carni provenienti da animali allevati a brado e nelle uova da galline che razzolano; importanti fonti vegetali sono soprattutto i pistacchi, i semi di sesamo, le noccioline americane, gli oli vegetali, i broccoli, il cavolfiore, le arance, le fragole e il germe di grano.
Fonte: Dott.sa Debora Rasio in https://www.pleinair.it
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