Clara: la novità disruptive nel settore dell’assistenza. Il lancio sul mercato
Tecnologia intelligente, efficienza innovativa, sistema ‘Install & Forget’: È Clara, l’app che rivoluziona i sistemi di supporto per l’assistenza domiciliare. A lanciarla sul mercato è Prossima, giovane startup marchigiana con una storia davvero originale
Oggi la rivoluzione tecnologica guida il nostro quotidiano e molte sono le innovazioni che migliorano la vita, pensiamo alle soluzioni di smart home a disposizione. L’Intelligenza artificiale pervade questi sistemi, e interviene con funzionalità e interazioni a volte difficili da distinguere da quelle umane. È straordinariamente efficiente ed evoluta, ma non dimentichiamo: l’AI è uno ‘strumento’ da programmare, gestire e guidare.
In Clara, innovativa applicazione lanciata sul mercato da Prossima, l’Intelligenza Artificiale, infatti, è rigorosamente programmata per servire il benessere collettivo, la centralità delle persone, la sostenibilità di un nuovo approccio circolare al consumo. Non poteva che essere così: questi sono anche i principi fondanti del progetto di business di Prossima, giovane startup nata con l’obiettivo di sviluppare, produrre e commercializzare prodotti e servizi innovativi ed efficienti per il settore della Salute (Healthcare) e dell’assistenza domiciliare (Home assistance). Clara è una novità disruptive nel settore dei supporti per l’assistenza domiciliare: l’app, che implementa l’Intelligenza artificiale per la sua attività di monitoraggio, è stata pensata secondo il principio ‘Install & Forget, non è invasiva (non si deve indossare) non si deve ricaricare o attivare, funziona senza soluzione di continuità, è facile da utilizzare, non richiede investimenti iniziali, e ha un costo alla portata di tutti. Per installarla, infatti non si devono acquistare apparecchi o dispositivi, bastano due smartphone. Clara, grazie alla sua tecnologia intelligente, è il rivoluzionario assistente che supporta e alleggerisce l’impegno dei caregiver familiari; chi, per necessità, o anche per lavoro, si deve occupare della cura di parenti e conoscenti non più autosufficienti presso il loro domicilio. Un impegno continuo, non facile da coniugare con il lavoro o con le diverse attività che ognuno ha da svolgere nel proprio quotidiano.
Clara assiste chi aiuta: come funziona
Clara è un affidabile ed efficiente assistente tecnologico che, in autonomia, controlla la persona fragile, consentendo al caregiver di allontanarsi dal suo assistito con la tranquillità di avere anche da remoto, il controllo della persona. Questa app usa l’Intelligenza Artificiale per riconoscere situazioni di pericolo, come cadute o richieste verbali di aiuto, e attivare messaggi di allerta che arrivano direttamente sul cellulare del caregiver, per consentirgli di intervenire tempestivamente o valutare la situazione. Per installare l’applicazione basta avere a disposizione due smartphone, quello personale del caregiver e un cellulare, anche di qualche anno fa, da posizionare nella stanza della persona da assistere che funziona come una videocamera. Ma Clara non offre un monitoraggio video che richiede la nostra attenzione, è sviluppata secondo il principio ‘Install & Forget’, si attiva e ci si dimentica della sua esistenza: in caso di necessità sarà l’app ad avvisarci. Il software intelligente, implementato e sviluppato internamente da Prossima, è in grado di rilevare e riconoscere cadute accidentali, richieste verbali di aiuto, ma anche potenziali focolai di incendio: a fronte di questi pericoli invia immediatamente un messaggio destinato al cellulare con cui è collegata l’applicazione. Ma non solo: con Clara è possibile impostare promemoria vocali per ricordare all’assistito, ad esempio, di prendere la medicina. Ed è uno strumento discreto, la persona fragile non deve indossare nulla, né attivare pulsanti, e nemmeno ricordarsi di ricaricare dispositivi. Dopo aver scaricato Clara sui due cellulari, basta posizionare il secondo smartphone collegato al cavo di ricarica in un punto adatto al controllo della stanza e l’applicazione inizierà il suo servizio di vigilanza. Il modello di business è stato sviluppato con linee guida ben precise: facilità d’uso, efficienza e l’autonomia di funzionamento, un costo di utilizzo alla portata di tutti, con un canone di abbonamento mensile che non arriva alla decina di euro, e un approccio circolare: il software è stato volutamente progettato per ‘girare’ in modo ottimale su sistemi operativi ‘vecchi di qualche anno’, ovvero cellulari che mediamente tutti abbiamo nel cassetto, scartati per qualche lieve difetto o per far posto a un nuovo modello. Sul fronte della privacy, Clara funziona come un canale social, tipo WhatsApp, Prossima non viene a conoscenza dei filmati e dei dati che i due dispositivi si scambiano, la comunicazione fra il caregiver e il cellulare posizionato nella stanza dell’assistito è crittografata e le chiavi di lettura sono in possesso solo dei soggetti in collegamento, proprio per l’assoluto rispetto da parte di Prossima della privacy degli utenti. Tutte le caratteristiche di Clara e del suo modello di fruizione sono il risultato di esperienze professionali e passioni personali dei soci di Prossima, la startup che ha sviluppato l’applicazione. Tommaso Paolucci, amministratore della società è il socio co-fondatore e l’ideatore dell’idea stessa del business; appassionato di tecnologie, a ispirarlo è stata una esperienza personale vissuta con la nonna.
Il lancio sul mercato
Clara, come ogni app, è scaricabile dal mese di febbraio, inizialmente su playstore, successivamente arriverà su Apple store, sottoscrivendo un abbonamento al costo mensile di 7 euro. L’applicazione è user friendly, un tutorial spiega come installarla e come usarla. Gli utenti sono supportati da un servizio di customer care, che inizialmente funzionerà via e-mail. Successivamente è prevista l’organizzazione di un call center, una modalità più favorevole a utenti non particolarmente esperti, più immediata e rassicurante. Sarà Prossima a gestire direttamente il servizio, proprio perché ‘persone che chiedono di essere aiutate trovino persone che rispondono e li aiutano a risolvere il problema’, verificando ad esempio se il dispositivo è posizionato bene, se non è occluso. Comunque, l’utilizzo in sé è davvero molto, facile: “L’abbiamo progettata e ingegnerizzata proprio per essere usata da persona con bassa dimestichezza con i sistemi informatici e gli smartphone” tiene a precisare Paolucci.
Alla fine: perché il nome Clara? “Per tanti motivi – spiega sempre Paolucci - perché significa chiarezza, purezza, perché è un nome breve, si ricorda bene ed è internazionale, è femminile e ispira un senso di protezione”. E perché, alla fine ancora la cura è un ‘expertise’ al femminile.